...in termini generali ovviamente. L'altro giorno sono venuto faccia a faccia con questo signorino.

Ste ruote gridano vendetta. Ovviamente per mettere delle ruote migliori, cioè RP25/88, bisogna renderlo meno rigido di una tavola da surf.
Ecco quindi qualche foto. Ho tolto un po' di roba dal telaio

per fare spazio ad un telaio interno e al supporto su tre punti






Per il momento è tutto.
Ciao
Antonio

Fammi,indovinare.......carrello a tre assi del,carro SSy ovvero il,nostro salp a tre assi Lilliput.......
Bel lavoro cmq, complimenti!
Mandi, max

Salve.
Scusami Antonio, non voglio essere polemico, ma se non contestualizzi il tutto, il tuo post è ...... inutile. Quando si fanno degli interventi bisogna sempre spiegare il perché e il per come.

Saluti,
Riccardo

Buongiorno Riccardo.
Nessun problema. In che senso devo contestualizzare? Cioè vorresti sapere qual'è l'obiettivo finale del lavoro?

Grazie max333. Prendo il tuo intervento come un incoraggiamento: io e la plastica di solito litighiamo, quindi vediamo cosa ne esce.

Ciao
Antonio

Caro Antonio, in effetti mi piacerebbe avere un po' di informazioni, tipo: perché hai aggiunto quelle "barre", perché hai fatto quel telaietto e soprattutto questo carrello dove lo inserisci.

Grazie e saluti,
Riccardo

Aaah! Ho capito.
Davo per scontato si capisse. Nessun problema. Allora solo un attimo di pazienza e amplio un po' il discorso in modo da rendere il tutto ancora più chiaro. Recupero anche delle foto esplicative che parlano abbastanza da sole.

"Torno subito"
Antonio

Ho ben capito,il,tuo,scopo.......il problema,sta,nelle,ruote RP25 cod 88......molto,sottili e molto,realistiche.......il rendere il carrello a,tre,assi,isostatico è quasi obbligo. Unica cosa,che,non capisco perché usare ruote,cosi,belle su un carrello cosi chiuso?!
Mandi, max

Ciao.
Max hai capito correttamente. Per chiarezza faccio comunque qualche passo indietro.
Il mio obiettivo è realizzare un carro pianale tipo Salp (anzi Poz poiché sarà in epoca III) a sei assi, con freno e boccole a strisciamento. Vorrei un bel modello.
Per me bello comprende, oltre ad una buona cura del dettaglio, anche bordini bassi e buona qualità di marcia.
C'è già un filetto nel forum dedicato al carro in questione, con, in particolare, una foto del Sig. Giancarlo Maraviglia,

che tempo fa ha scatenato la mia voglia riproduttiva.
Questo il filetto:
viewtopic.php?f=16&t=76177
L'avere bordini bassi e una buona qualità di marcia implica un telaio isostatico come ha detto giustamente max333. Che il carrello sia chiuso, è vero, ma in questo momento non mi interessa. Volevo anche sperimentare sull'argomento e confrontarmi con chi ne sa più di me.

Ancora un attimo di pazienza e vado a dettagliare il perché e il per come delle operazioni sul carrello.

Ciao
Antonio

isostatico! fico! ma dove hai preso i "pezzi" per farlo?

Mi sa che i pezzi son tutti di,risulta.......due oezzettini,di,lamierino 0,5.....tubo da 2 mm con interno 1 mm e filo,di ottone crudo da 1 mm......correggimi se sbaglio.
Un bel lavoro,cmq come,già,detto, io,lisostaticita dei miei carri l'ho,ottenuta con un metodo,molto,più semplice, ma è. Un mezzo,compromesso
Mandi, max

Buongiorno.
Cosa ho fatto sul carrello: ho realizzato un supporto su tre punti. Cioè un telaio (del carrello) isostatico. Qui una immagine esemplificativa

Quanto realizzato in realtà è leggermente diverso dall'immagine. Ho infatti costruito un telaio articolato interno al carrello per i due assi mobili.


Ecco quindi segnati i tre punti che individuano il piano su cui giace il telaio del carrello.

Ho scelto di fare questo perché non volevo forare le pareti laterali del carrello per inserire la barra rigida.
Chi fosse interessato può approfondire l'argomento sul sito http://www.clag.org.uk, ed in particolare in una sottosezione:
http://www.clag.org.uk/41-0rev.html
Il carrello così ottenuto consente ai due assi mobili questi movimenti


Tutti i disegni sono tratti dal sito clag.org.uk.

@marcodiesel: tutto materiale di recupero. Filo di ottone da 1 mm e due rettangolini di alpacca da 5 x 20 mm, colorati col blu di Prussia e segnati con calibro e punteruolo per individuare i punti dove forare. Per recuperare in altezza e portare il carrello orizzontale, ho messo due anellini ricavati da un tubicino di ottone.


@max333: se ne hai voglia mostra la tua soluzione!

Ciao
Antonio

Buongiorno.

Grazie Antonio per la spiegazione. Ora è più chiaro tutto.
Ciò che mi lascia perplesso (e che mi ha sviato) sono la barra di torsione del carrellino che dovrebbe essere più lunga, per potersi ancorare al telaio del carrello, e le punte coniche degli assi che dovrebbero essere limate per svincolare gli assi dal telaio.

Saluti,
Riccardo

Riccardo dice:

[quote=
Ciò che mi lascia perplesso (e che mi ha sviato) sono la barra di torsione del carrellino che dovrebbe essere più lunga, per potersi ancorare al telaio del carrello, e le punte coniche degli assi che dovrebbero essere limate per svincolare gli assi dal telaio.
[/quote]
Se non vado errato Nanniag ha provveduto alla sostituzione degli assi, inoltre ha rettificato le sedi degli stessi fresando e incollando (vedi il tondo) le nuove sedi per l'asse fisso mentre ha ricavato lo spazio per gli assi mobili allargando le vecchie sedi delle punte coniche.



penso che l'operazione piu' difficile sia quella di trovare la "quota zero" iniziale per trovare il giusto allineamento tra assi mobili e asse fisso cioé il giusto posizionamento della barra longitudinale.

Salve
Caro amagio hai ragione. Non ho considerato gli spessori interposti tra asse e carrello. Concordo inoltre con te che individure la quota zero sia piuttosto difficile.

Saluti,
Riccardo

Buonasera.
No trovare la quota "zero" non è difficile. Basta trovarla usando gli assi stessi. Mi spiego: La barra di appoggio, quella fissa con l'anellino, e stata incollata per prima. Poi ho inserito il carrello interno con gli assi già montati, ed infine l'asse posteriore. In questo momento il carrello poggia su tre punti. Basta spessorare dal lato degli assi mobili e tutto va a posto. Gli anellini che ho inserito infatti servono a questo. Come dice giustamente amagio, l'asse fisso è stato maggiormente vincolato al telaio del carrello con quei due piccoli fazzoletti. L'uso della colla bicomponente facilita la regolazione, avendo a disposizione un po' di tempo durante l'asciugatura.
Ma vi assicuro che non è per niente difficile: anzi, è più facile a farsi che a dirsi.

Riccardo m, se la barra di torsione proseguisse infilandosi nel telaio del carrello, quest'ultimo non sarebbe più isostatico, perché si appoggerebbe su 4 punti, pur dando gioco agli assi mobili. Hai ragione sulle punte coniche. Potrebbero essere limate. Io invece le ho lasciate così, perché si infilano nelle sedi originarie e mantengono il passo degli assi. Ho semplicemente dato gioco, limando verticalmente, le sedi coniche originarie. E gli assi mobili non cascano sollevando il carro,pur rimanendo estraibili...
Non so se mi sono spiegato...

Antonio