Ciao Claudio!
Spendo volentieri due parole sull F
Cominciamo dalle decal:
In effetti danno un po l effetto di essere spezzate complice anche il primo piano in macro ma ad occhio nudo la cosa si riduce ed è meno fastidiosa anche se c è...daltronde è una cosa che ci si può lavorare su la butto la magari sostituendo in futuro il nero con del grigio...vedremo
Avevo pensato all ammorbidente per decal che è molto utile per i bordi delle parti in rilievo e spigoli vivi, pero per le zone incavate ,non so.. non mi convinceva tra l altro essendo le fughe molte e ravvicinate temevo che l effetto " fisarmonica " avrebbe deformato comunque le decal accorciandole in lunghezza...
Avevo provato anche un altro metodo che si può fare solo con decal ben asciutte e fissate: con una lametta da barba di quelle intercambiabili tagliare le decal lungo la fuga il problema e che una volta tagliate i bordi non avendo un supporto su cui fissarsi si riuniscono ...riprovero tale tecnica sull F del '12 che sto autocostruendo forse li funzione dato cvhe le doghe che ho fatto di legno hanno fughe più strette staremo a vedere ....
Verniciatura:
dopo la mano primer faccio un preshading con del nero ad olio diluito, cioe evidenzio tutti gli interstizi del modell e parti in ombra ( il primer deve essere ben secco se no la trementina usata per diluire il nero lo scioglie)
Poi ad aerografo do il colore di fondo lasciando un po di trasparenza nelle zone ombreggiate, non molta.
Dopo do una mano di trasparente lucido per preparare la superfice ad una nuova ombreggiatura ad olio ;lucido perchè l effetto capillarità del colore ad olio viene accentuato, fatta l ombreggiatura applico le decal
Premetto che questa tecnica che sto descrivendo è puramente indicativa in quanto personale ,non è detto che sia la migliore e l unica perchè in tutti questi anni ho imparato che bisogna osservare le tecniche altrui ,provarle ed poi adattarle alle proprie carateristiche , quello che per me è congeniale potrebbe non esserlo per un altro nessun modellista userà una tecnica esattamente ad un altro ..la tecnica pittorica è la nostra firma
Si passa poi alla sporcatura con le polveri , si potrebbe fare anche ad aerografo ma io preferisco usarlo per dare il colore di fondo e fare le lumeggiature di grandi superfici come ad esempio ho fatto per lo Spad XIII per soggetti che presentano molti particolari come un carro preferisco usare il pennello e le polveri perchè mi permettono di fare un lavoro più localizzato su i particolari.
Uso dei pennelli per acquarelli per via della loro punta relativamente tonda e soprattutto morbida , carezzando il modello depositandoci sopra poca polvere per volta ( una volta che si fa una macchia per la troppa polvere non la sfumate più
)
Mano di trasparente opaco per fissare il tutto.
Solitamente ripeto più volte questo passaggio terre/trasparente perchè i colori che uso per tutti i miei modelli me li preparo da solo usando delle basi per uso professionale (sono comunque normali colori acrilici solo che un barattolo da 750 ml costa circa 10 euro) e una volta dato il trasparente la sporcatura si attenua di molto anche perchè il solvente dello smalto(acqua) la diluisce smorzandola, cosi ripeto il passaggio fino a che il risultato non mi soddisfa.
Il filtro:
Viene usato a volte nel modellismo militare soprattutto nei mezzi terrestri, ed è si potrebbe dire un cugini del lavaggio; il lavaggio infetti ha il compito di evidenziare i particolari mentre il lavaggio serve a modificare la tonalità del colore di base lasciandolo nella sua predominanza caratteristica senza necessariamente evidenziare i particolari esempio il rosso vagone di un carro a ferragosto non ha la stessa tonalità del medesimo a novembre in pianura padana,quindi serve a trasmettere la senzazione che darebbe un determinato materiale in base alle condizioni circostanti
Io i filtri li faccio usando del trasparente molto diluito con una parte molto ma molto piccola di colorante opportuno, opportuno perchè non è detto che debbano essere necessariamente grigi altro esempio:
immagginate un carro armato nella neve in russia con la sua classica mimetica prevalentemente bianca, anche se ombreggiato lumeggiato ecc il bianco delle superfici non trasmetterebbero la sensazione del metallo gelido, quindi con un filtro con una piccolissima dose di blu( ma piccola )si trasforma il bianco in quella tonalità di bianco ghiaccio appena velato che è diverso dal darlo direttamente ad aerografo
Sembra difficile ma provando, nel tempo ci si rende conto che non è così certo se poi anche solo per curiosità personale si legge qualcosa sulla cromatologia ( colori primari, secondari egli effetti che hanno tra loro) aiuta, ad esempio solo accostando certi colori tra loro se ne accentua otticamente la luminosità (espediente molto usato nell allestimento di interni ,trompe l oeil e pittura classica ,l abbinamento di certi colori in alcuni affreschi non è casuale ma ha un suo perchè
)
So cosa stai pensando:" per fortuna che dovevano essere due parole..
) chiedo scusa ma per cercare di essere esaustivo non sono riuscito a far di meglio
Ciao Gianfranco