Il Tiger di Cecina fu distrutto da uno Sherman armato con il 75mm del 752° battaglione carri, aggregato alla 34.a Divisione di fanteria. I primi (pochi) Sherman con il 76mm arrivarono ad agosto 1944 e furono assegnati alla 1.a Divisione corazzata.
QUI si trova un resoconto completo (in inglese) del combattimento, completo di mappe e numerose foto.
In breve, lo Sherman ed il Tiger avanzavano (da direzioni opposte) sulla stessa strada, senza vedersi a causa di una curva. Si avvistarono a distanza ridottissima e fecero fuoco entrambi pressoché contemporaneamente. il Tiger mancò il bersaglio ed il colpo (probabilmente esplosivo) sollevò una nube di polvere, lo Sherman colpì la piastra frontale del Tiger senza riuscire a penetrarla. Subito dopo, lo Sherman manovrò in una strada laterale e, quando il Tiger gli passò davanti, lo colpì a bruciapelo su un lato, causando un incendio a bordo.
Indubbiamente, l'equipaggio dello Sherman fu abile, ma anche molto, ma molto fortunato.
Per inciso, il 508° battaglione carri pesanti perse molti carri durante la ritirata fino alla linea Gotica nell'estate del 1944, ma la maggior parte non per azione nemica, bensì per guasti meccanici, esaurimento del carburante o altre cause. Il 504° battaglione carri pesanti, invece, nel 1945 si trovò a combattere con gli Sherman Firefly delle unità corazzate inglesi, canadesi e polacche e subì molte più perdite per fuoco nemico.