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 Oggetto del messaggio: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: lunedì 12 marzo 2018, 14:58 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Salve amici, con questo thread desidero porre all’attenzione degli amanti di un'epoca che fu un modello che, a quanto leggo da altro forum, è molto apprezzato, credo da modellisti di una certa età. In realtà io non ho mai avuto la possibilità di ammirare questo progetto della creatività italiana nella sua veste operativa, perché non mi sono trovato mai nei luoghi in cui ha viaggiato, ma l’immagine e le notizie che ho raccolto nel tempo mi hanno fatto innamorare di questo modello e così mi è venuta l’idea di realizzarlo in scala H0, tralasciando momentaneamente la mia preferenza per le locomotive a vapore. Forse è meglio così, poiché fa piacere di tanto in tanto cambiare tema.
Il materiale da me scelto è il plasticard, che ormai conosco da anni e che mi dà notevoli soddisfazioni, ferma restando la convinzione che l’ottone sia l’elemento principe nel nostro modellismo.
Con tutto il materiale a disposizione ho progettato di procedere come si fa nel navimodellismo, cioè partendo da strisce di plastica e dime di posizione. Le foto saranno certamente più esplicite di quanto io possa descrivere e quindi illustrerò il lavoro con quante foto mi sarà possibile postare. Il fascicolo di Pedrazzini, edito ormai nel 1976, è pur sempre una base di partenza essenziale per definire le misure e le proporzioni, per cui seguirò le tracce dei disegni ivi presenti. Occorre tener presente però che anche qui ci sono delle inesattezze, seppur di poco rilievo, ma che possono falsare alcuni dettagli. Per es. Il passo del carrello centrale che dovrebbe essere di 37,93 mm in scala H0, ma che nel disegno è rappresentato in misura di 32,50 mm. Altri dettagli corrispondono e quindi non c’è da allarmarsi. Nel disegno prospettico frontale si può ben notare che non solo le fiancate sotto il piano di calpestio sono leggermente bombate, ma anche la carrozzeria dai finestrini in giù segue una linea leggermente curva. Nel forum parallelo “arlecchino” ha postato tutto il trittico da cui si può notare quello che ho osservato.
Da qui in poi seguiranno le foto con qualche aggiunta didascalica per chiarire i passaggi salienti, salvo poi che non ci siano osservazioni del lettore, nel qual caso mi premurerò di rispondere al meglio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: lunedì 12 marzo 2018, 15:19 
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Ecco le prime istantanee scattate con il cellulare. Si possono notare le dime già posizionate e le strisce che servono da fiancate.


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: lunedì 12 marzo 2018, 15:30 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Nelle foto precedenti si intravvede già il frontale che ha ricevuto le strisce verticali, di sezione molto stretta, che servono da base per la creazione della cabina di pilotaggio. Si riconosce la dima superiore con il profilo del tetto che servirà da guida all'aggiunta di altre strisce più robuste (2 mm di spessore) che riempiranno tutto lo spazio frontale dell'imperiale. Non importa la grossolanità degli spezzoni incollati uno accanto all'altro, perché poi è necessaria una lavorazione di carta vetro e lima. Ciò delineerà il profilo complessivo del tetto.
Sulle testate è già stato applicato una mano di stucco e poi carteggiato, per cui si intravvedono anche qui gli spezzoni di plastica incollati in batteria.
Il corpo carrozzeria superiore è già incollato e emergono solo le dime per il tetto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: lunedì 12 marzo 2018, 18:36 
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Iscritto il: domenica 31 dicembre 2006, 19:04
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Treno che mi ha sempre affascinato, forse perché come dici tu era lontano anche per me, dai "suoi" luoghi percorrenza. La sua tratta era limitata ad una sola "fetta" d'Italia". Poi, rispetto agli altri ...TR, ha sempre avuto meno bibliografia dei colleghi elettrici e questo, almeno per me, ne ha sempre aumentato ancor di più il fascino, considerando anche il fatto che mai nessuna casa modellistica si è cimentata nella sua ricostruzione. Esiste soltanto la striminzita monografia che hai rammentato tu, da cui ho tratto il trittico. Ti seguo con molto interesse. Auguri!
alberto


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: lunedì 12 marzo 2018, 19:11 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
Salve Alberto, d'accordo su tutto e sono convinto che se si vuole veramente una cosa;sempre che sia possibile, si può ottenerla. Vecchia filosofia, lo so, ma nel mio caso ha sempre funzionato. Adesso è il momento di rischiare un successo o un fallimento ed io mio sento sempre intricato dalle difficoltà. Grazie per l'interesse e vedremo cosa ne verrà fuori.
Intanto aggiungo qualche altra foto dalla mia OGR. Naturalmente ponete le domande che ritenete opportune.
Nelle foto si distingue la cassa già completata dai listelli che formano il tetto e dopo una prima ritoccata di stucco che presenta delle macchie più o meno estese. Su questa "machette" ho riportato a matita e a penna i segni di massima dei successivi interventi e delle collocazioni degli aggiuntivi. Si tratta quindi di una bozza di scocca che mi dà l'idea della sagoma complessiva. Da questa poi passerò ad ulteriori interventi di precisione. Ricordo che la mia è un'attività senza ausilio di tecnologia e spero sempre di indovinare. Per questo sono utili i pareri del lettore.
Saluti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2018, 16:17 
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Due parole sulla forma delle testate, superiore e inferiore. Per ottenere le pareti anteriori delle due semiscocche, quelle tonde per intenderci, ho sfruttato la malleabilità della plastica PS, con cui sto eseguendo il lavoro; solo che gli spezzoni sono di 2 mm di spessore, tagliati a tocchettini e incollati uno sull’altro lungo il perimetro tondo della testata bassa del piano in plasticard. Ne sono occorsi tre strati. Una volta capovolta, la testata mostra un semicerchio grezzo e abbozzato con tanti spigoli che fuoriescono. Asciutta la colla, ho proceduto con cartavetro grossa e poi più fine, fino ad ottenere la giusta rotondità e la giusta bombatura come da disegno. Così ho proceduto anche per la testata superiore, con la differenza che gli spezzoni di plasticard erano disposti in senso verticale seguendo la linea del piano del disegno in forma di dima, che per l’occasione è stata replicata al livello del sottotetto e incollata alla dima verticale della scocca. Le due dime di testa devono essere esattamente uguali per potervi incollare gli spezzoni verticali, che poi vengono completate e armonizzate con lo stucco. Spero di essere stato chiaro. Osservando le foto si possono distinguere gli spezzoni verticali tra le macchie di stucco. Nel caso esposto io ho incollato gli spezzoni in verticale sull’esterno delle dime, quindi le dime devono essere ritagliate con un perimetro più stretto di 1 mm.
L’imperiale della testata, come si vede dalle foto, ha avuto una dima guida centrale che poi è stata affiancata dagli spezzoni da 2 mm di spessore di plastica di diversa provenienza, che siano comunque di PS. La levigatura avviene anche qui con cartavetro e lima fine, lavorando fino ad ottenere il giusto profilo. Anche qui il disegno del Pedrazzini è indispensabile per seguire la giusta rotondità. Io chiamo questa fase quella della scultura del modello, visto che è tutto lavoro di gomito.
Subito dopo, avendo accertato che le superfici hanno il contorno desiderato e il modello sembra abbozzato nella sua veste quasi definitiva, ho eseguito le verifiche delle dimensioni che talvolta possono venire intaccate dal lavoro di carteggio. Nel caso eventuale ho fatto ricorso ancora a fogli di plasticard per riempitivo.
Tutto il tetto, infine, è stato ottenuto con delle ordinate incollate l’una accanto all’altra per tutta la lunghezza della scocca sulle apposite dime. Quindi la testata ottenuta a parte, viene incollata al resto del corpo carro e quest’ultimo alla base di calpestio, ottenuta in un solo pezzo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2018, 16:29 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
Aggiungo alcune altre foto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: mercoledì 14 marzo 2018, 23:14 
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Nome: Maurizio Bellesia
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 18:05
Messaggi: 1489
Località: MATVTIA
Sai che ti seguo con ....mooooolto interesse.... :wink:

E mi dispiace non venire a Verona anche quest anno.....mi girano non poco.

Ciao Claudio.

Maurizio


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: giovedì 15 marzo 2018, 18:47 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
Messaggi: 6395
Località: Regione FVG
Fantastico. Spiega poi bene come fai finestrini e vetri, eh :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: venerdì 16 marzo 2018, 14:15 
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Iscritto il: giovedì 30 ottobre 2014, 21:00
Messaggi: 178
Complimenti per la realizzazione dell' architettura costruttiva. Se possibile: come è stato realizzato il radiatore ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: lunedì 19 marzo 2018, 19:25 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
Saluti a tutti. Sono appena reduce da quella bolgia che è la fiera, che sia Novegro o Verona, è sempre una grande fatica per chi è impegnato in montaggi e smontaggi. Quest'anno poi la presenza di un folto gruppo di europei appartenenti al club dell'EUROTRACK ci ha letteralmente sfiancato. Oggi, dopo una mattinata di sgomberi sono finalmente alla mia postazione internet. OK.
Come ho realizzato il radiatore? Domanda più che legittima, visto che è l'elemento distintivo del frontale, senza il quale non si caratterizzerebbe il modello. Si tratta di uno spezzone tratto da una basetta in plastica grigia che mi ritrovo tra i miei refusi, che comprai parecchi anni fa (non ricordo nemmeno dove) di marca BRAWA o KIBRI, che riproducono vari particolari di un modello, da utilizzare per modificare o rifinire un supermodello in H0. Queste basette rettangolari avevano stampate le riproduzioni di piani di calpestio vari, a losanghe, a zigrinatura, a fasce sottili, ecc. Insomma, io ho utilizzato una di queste basette che riproduce le fasce in modo talmente sottile da somigliare molto alla griglia anteriore dell'ATR. Riconosco però che nella realtà la griglia è composta da fasci di lamelle così sottili da sembrare quasi inesistenti viste da vicino. Nella realtà si intravvede il radiatore interno, ma nel mio modello dovrò accontentarmi di una certa approssimazione. Solo la fotoincisione potrebbe risolvere il problema della finezza realistica, vedasi i modelli citati nell'altro thread. Chiedo adesso, qualcuno ricorda la confezione di queste basette di plastica grigia che avevano delle misure circa di 10 cm x 5 cm?
Grazie per le risposte.


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: lunedì 19 marzo 2018, 22:42 
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Località: Fabriano
Claudio, l' importante è dare l' impressione! Appagare l' occhio. Non c'è bisogno della ricerca assurda del particolare in scala esattissima!
Io, appena ho visto le foto, ho avuto subito l' impressione del realismo delle forme!
Bravo!
Fai tutto di plastica, che mi piace!!!
Fabrizio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: mercoledì 21 marzo 2018, 12:01 
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Località: San Martino Buon Al.
Dalla foto che allego si può scorgere con chiarezza il fascio di ordinate che hanno formato il tetto in fase di montaggio; listelli di plasticard da 1 mm di spessore e di 2/3 mm di larghezza, della lunghezza della scocca con termine a ridosso della cabina. Si notano anche gli stralci di plastica rimasti ai lati delle pareti interne dopo l'operazione di trapanatura allo scopo di eliminare i piani di calpestio che sono serviti a determinare il disegno della pianta del modello e supporto per la fiancata-scocca. Questi spuntoni interni vanno poi eliminati con carta vetro, magari quella rotante montata sul trapanino da banco. Sono rimaste in opera le dime della scocca e del sottoscocca, giusto per mantenere una certa solidità ancora fino alla finitura delle parti esterne che devono essere ancora carteggiate con forza. Quando vedrò che i contorni della carrozzeria corrispondono all'immagine della realtà del prototipo, saranno eliminate anche queste.


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: mercoledì 21 marzo 2018, 12:12 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
Un ulteriore step mostra i primi ritagli dei finestrini anteriori e il metodo di eliminazione dei ritagli dei finestrini laterali. Si comincia con il trapanino, a punta da 1,5 mm, che si apre un varco nello spazio destinato al vetrino e poi si passa alla limetta di vario calibro per ottenere la forma desiderata. Il disegno del finestrino si ricava dai disegni del Pedrazzini e dato che io ho scelto di riprodurre una versione recente del modello, quello in livrea grigio-verde, cioè nella versione finale, prima dell'accantonamento, ho allineato gli stessi seguendo le distanze presenti nella scocca dell'elemento privo di cucina (praticamente tipico degli ATR 102,103, ecc, escluso il 107 che ha delle finestrature leggermente diverse). A voi le osservazioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Un autotreno di lusso: ATR 100
MessaggioInviato: mercoledì 21 marzo 2018, 16:39 
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Nome: Paolo Bartolozzi
Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 15:34
Messaggi: 3397
Località: Dicomano (FI)
Claudio, ti faranno santo :wink:
Ti sei imbarcato in un lavoro "allucinante"!!!!!!


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