marchetti625 ha scritto:
Ehmmm, caro Sig. Esposito, complimenti per la sua descrizione! Mi sembra che Lei ha una buona predisposizione per la scrittura romanzata
Tornando alle cose ferroviarie...
Grazie
l'effetto non era voluto, ho solo raccontato il susseguirsi degli eventi secondo i miei ricordi.
marchetti625 ha scritto:
1) Il gruppo E626 è una macchina reostatica quindi non HA chopper ( che è un dispositivo elettronico) ma solo contattori a funzionamento elettropneumatico.
Gli stessi contattori che servono per impostare le varie sequenze del reostato e dell'indebolimento di campo, giusto?
marchetti625 ha scritto:
2) In particolare il 266, nella cabina AT che è fisicamente isolata dalla due cabine di manovra(quelle di testata) ha inserito un IR(Un interruttore extrarapido) a protezione dell'intero equipaggiamento di trazione che,tuttavia, in caso di necessità è escludibile dal circuito manovrando l'apposito sezionatore a coltello.
Quindi, da quello che ho capito, l'interruttore extrarapido (una sorta di fusibile) è in serie agli apparati motori (reostato + motori). Tali apparati possono dunque essere esclusi manualmente ed in modo indipendente dal personale di macchina.
marchetti625 ha scritto:
3) Nella sua permanenza(breve) a Roma si è provveduto a risanare il tetto del locomotore dove effettivamente la lamiera si era corrosa esattamente in prossimità delle ghiere di spurgo dei due serbatoi pneumatici che vi sono montati sopra. Precedentemente questo danno permetteva all'acqua piovana di infiltrarsi e cadere gocciolando su un contattore che infatti durante un treno andò a "massa" con conseguente scatto dell'IR.(contattore successivamente sostituito)
4) Sanato il tetto, ci sono sicuramente altri punti,sopratutto nei due avancorpi,dove l'acqua piovana potrebbe penetrare.
A quanto pare c'è un altro punto in cui l'acqua è penetrata e ha provocato il danno di domenica scorsa.
marchetti625 ha scritto:
5) Lei ha scritto di "fumo nero"proveniente da una delle due cabine(presumo) Quindi ammesso che effettivamente il fumo sia uscito da lì,potrebbe essere dalle apparecchiature di alimentazione dei due compressori.... Ma ci sono anche le apparecchiature che alimentano i motoventilatori e le dinamo del circuito a bassa tensione....
Non proprio fumo nero e denso, ma di colore chiaro e non abbondante. Personalmente l'ho associato al botto sentito in precedenza, credendo anche alla spiegazione del personale di macchina che parlava di un guasto in cabina AT.
marchetti625 ha scritto:
In conclusione...Nulla di irreparabile per l'E 626 266 che è un locomotore come le sue consorelle, pressochè indistruttibile! Questa macchina era stata intensamente utilizzata già ad Ancona, nel corso degli anni...Oggi avrebbe solo bisogno di una riparazione approfondita che eseguita, la metterebbe in grado di funzionare egregiamente per i prossimi 50 anni....!
Lo spero tanto. E spero anche che in questo momento si trovi in buone ed amorevoli mani.
marchetti625 ha scritto:
PS. di tutto quello che è stato scritto non ho ancora capito se quel giorno pioveva o meno: pioveva?
Si pioveva ed anche intensamente per alcuni minuti.
Grazie ancora per la risposta e la descrizione che mi ha gentilmente fornito. Credo che esperienze e conoscenze come la Sue debbano in qualche modo essere conservate, perché valgono tanto quanto le stesse macchine che oggi vediamo muoversi per merito di quei pochi appassionati.
Grazie ancora.
Saluti
Luciano
PS. può anche darmi del tu, in fondo siamo entrambi appassionati di ferrovie
...non ho nemmeno 30 anni e non sono abituato ad essere chiamato così.