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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: domenica 29 giugno 2014, 21:55 
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La questione della tracciabilita' mi sembra importante, e fare un fonogramma non credo sia una operazione lunga.


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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: lunedì 30 giugno 2014, 2:12 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
E646.003 ha scritto:
... forse se a Manarola ci fosse stato "il superfluo" personale di stazione ...
Ma il "superfluo" costa, molto più del "necessario" ...


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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: martedì 1 luglio 2014, 15:59 
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tipomilano ha scritto:
La questione della tracciabilita' mi sembra importante, e fare un fonogramma non credo sia una operazione lunga.


Giusto, peccato che l'informazione data dal fonogramma sia evanescente: non viene detto "il segnale è a via libera, si autorizza la partenza", ma un inutile "con segnale a via libera si autorizza la partenza dal binario x"

Questa procedura va utilizzata quando, per esempio, l'agente di condotta dalla cabina non vede il segnale di partenza (perchè in curva o per nebbia) e nemmeno l'indicatore alto di partenza (perchè è più indietro), quindi chiede a uno che sta a centinaia di chilometri (DCO tirrenica o adriatica per esempio) se il segnale è via libera. Il capotreno mentre aspetta il termine di queste folli regole, guarda beato l'indicatore di partenza acceso....

Altro caso emblematico. Treno merci in partenza da stazione d'origine con un agente di condotta e agente polifunzionale. All'apertura del segnale l'agente di condotta deve chiamare il gestore dell'infrastruttura (DM/DCO) per farsi autorizzare la partenza (con la solita formula evanescente), perchè i suoi occhi potrebbero ingannarlo e l'agente polifunzionale sa fare il verificatore, formatore e manovratore, ma non sa distinguere un rosso da un non-rosso. Bene, dopo la partenza l'SCMT perde il punto informativo e il DM/DCO per la prosecuzione prescrive "rispettate le indicazioni del segnale"!
Allora adesso l'agente di condotta è considerato affidabile, mentre prima era solo un fantoccio?

E se si dovesse escludere l'SCMT, si prosegue a 50km/h, ma senza fermarsi a ogni segnale per chiede conferma al gestore dell'aspetto (cosa che non potrebbe assolutamente accertare)

:? :oops:


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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: martedì 1 luglio 2014, 18:51 
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Messaggi: 495
[quote="Ivan Vatteroni"][quote="Roberto Fainelli"]A Ponte Galeria c'é il DM e nonostante ciò é un viavai di genti che attraversano i binari; a volte anche davanti alla polfer.Ci vuole la repressione e la certezza della pena.

RF[/quote]
Nulla di tutto ciò: basta fare come a Berlino, ci sono le pensiline altissime, se scendi ti rompi l'osso del collo.[/quote]

A Berlino sono in Germania: anche se i marciapiedi fossero a livello dei binari non li attraverserebbero.
In Italia li attraverseremmo anche se il marciapiede fosse di due metri.
Come ha detto Andrea Camilleri in una sua intervista:
"Viviamo in un paese strano, affetto dalla sindrome del motorino. La caratteristica del motorino é l'anarchia. Puoi passare col rosso, andare contromano, parcheggiare sui marciapiedi. Chiunque proponga di vietare qualcuna di queste cose, é un nemico da mettere in un angolo. Governare l'Italia non é impossibile, é inutile."
Giovanni


Ultima modifica di aln668.1900 il mercoledì 2 luglio 2014, 8:30, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: martedì 1 luglio 2014, 20:44 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
archeofer ha scritto:
Giusto, peccato che l'informazione data dal fonogramma sia evanescente: non viene detto "il segnale è a via libera, si autorizza la partenza", ma un inutile "con segnale a via libera si autorizza la partenza dal binario x"
La partenza dei treni adesso avviene d'iniziativa dell'agente di condotta, ergo lui deve accertare direttamente l'aspetto del segnale, non farselo dire, altrimenti andava ancora bene la paletta.

Cita:
Il capotreno mentre aspetta il termine di queste folli regole, guarda beato l'indicatore di partenza acceso....
I rapporti tra AdC e CT seguono specifiche procedure stabilite dalle rispettive IF e di cui RFI non è a conoscenza.
Può essere che le IF abbiano stabilito che in quel caso il CT possa fornire l'informazione all'AdC.

Cita:
Treno merci in partenza da stazione d'origine con un agente di condotta e agente polifunzionale. All'apertura del segnale l'agente di condotta deve chiamare il gestore dell'infrastruttura (DM/DCO) per farsi autorizzare la partenza (con la solita formula evanescente), perchè i suoi occhi potrebbero ingannarlo e l'agente polifunzionale sa fare il verificatore, formatore e manovratore, ma non sa distinguere un rosso da un non-rosso. Bene, dopo la partenza l'SCMT perde il punto informativo e il DM/DCO per la prosecuzione prescrive "rispettate le indicazioni del segnale"!
Allora adesso l'agente di condotta è considerato affidabile, mentre prima era solo un fantoccio?
Se un AdC mi chiama (io sono un RC) per dirmi che i suoi occhi potrebbero ingannarlo, io chiamo la sua IF chiedendo di sostituirlo e mandarlo a visita oculistica.


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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: martedì 1 luglio 2014, 21:41 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 5901
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Scrivendo da adetto ai lavori. :wink:
L'automazione, in tutti i campi, ormai da alcuni anni si stà autodistruggendo, le ragioni sono tante e questa non è la sede, ma se tanto mi da tanto fra qualche tempo, in ferrovia, si tornerà al "bastone pilota" magari da inserire in un lettore di un PC (che stampa "bastone pilota inserito"). :roll: :?
Per non dire di precedere i treni da un uomo a cavallo, va beh, ai giorni nostri, gli danno una motocicletta. :P


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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: martedì 1 luglio 2014, 21:51 
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 17:46
Messaggi: 203
Cita:
La partenza dei treni adesso avviene d'iniziativa dell'agente di condotta, ergo lui deve accertare direttamente l'aspetto del segnale, non farselo dire, altrimenti andava ancora bene la paletta.

Nei casi in cui serviva la paletta ora serve la comunicazione registrata. Stiamo parlando di questi casi.


Cita:
I rapporti tra AdC e CT seguono specifiche procedure stabilite dalle rispettive IF e di cui RFI non è a conoscenza.
Può essere che le IF abbiano stabilito che in quel caso il CT possa fornire l'informazione all'AdC.

Ho riportato la procedura stabilita da trenitalia: se l'agente di condotta non vede nè il segnale, nè l'indicatore alto di partenza, deve rivolgersi al gestore dell'infrastruttura che comunicherà "con segnale a via libera si autorizza la partenza dal binario x"


Cita:
Se un AdC mi chiama (io sono un RC) per dirmi che i suoi occhi potrebbero ingannarlo, io chiamo la sua IF chiedendo di sostituirlo e mandarlo a visita oculistica.

Ti dirà: sono davanti al segnale, per me è a via libera, ma mi serve l'autorizzazione al movimento perchè sono con un agente polifunzionale.


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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: martedì 1 luglio 2014, 23:20 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
Messaggi: 25850
Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
archeofer ha scritto:
Nei casi in cui serviva la paletta ora serve la comunicazione registrata. Stiamo parlando di questi casi.
Appunto, proprio per questo deve essere l'AdC ad accertare se il segnale è a via libera o meno, la responsabilità è sua.

Cita:
Ho riportato la procedura stabilita da trenitalia: se l'agente di condotta non vede nè il segnale, nè l'indicatore alto di partenza, deve rivolgersi al gestore dell'infrastruttura che comunicherà "con segnale a via libera si autorizza la partenza dal binario x"
Bene, procedura identica al caso precedente.

Cita:
Ti dirà: sono davanti al segnale, per me è a via libera, ma mi serve l'autorizzazione al movimento perchè sono con un agente polifunzionale.
Ripeto: se un AdC afferma di non fidarsi dei propri occhi (questo il caso che tu hai proposto), va tirato giù dalla macchina e mandato a visita.


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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: mercoledì 2 luglio 2014, 12:22 
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Omnibus ha scritto:


Cita:
Il capotreno mentre aspetta il termine di queste folli regole, guarda beato l'indicatore di partenza acceso....
I rapporti tra AdC e CT seguono specifiche procedure stabilite dalle rispettive IF e di cui RFI non è a conoscenza.
Può essere che le IF abbiano stabilito che in quel caso il CT possa fornire l'informazione all'AdC.


per molte IF è cosi:il vecchio CT(ora cambiato in AST)può verificare l aspetto del segnale in quanto ha le competenze necessarie per farle.

archeofer ha scritto:
Cita:
Ho riportato la procedura stabilita da trenitalia: se l'agente di condotta non vede nè il segnale, nè l'indicatore alto di partenza, deve rivolgersi al gestore dell'infrastruttura che comunicherà "con segnale a via libera si autorizza la partenza dal binario x"


ovviamente questa comunicazione sarà debitamente registrata come da 01/14 rfi e sue integrazioni(art.24 "RS in uso sull IFN").


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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: venerdì 4 luglio 2014, 21:41 
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Ai tempi della paletta "grigioverde" ...

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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: venerdì 4 luglio 2014, 21:54 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 22:05
Messaggi: 2146
Bill ha scritto:
Ai tempi della paletta "grigioverde" ...

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....e del personale del genio sulla vallèè


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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: sabato 5 luglio 2014, 23:35 
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Messaggi: 2697
Quando ero bambino e mio padre mi portava a vedere i treni alla stazione di Pontelagoscuro, mi ricordo che ogni volta che transitava un treno, un addetto in divisa si precipitava dall'altra parte dei binari ove era posta una specie di 'casetta' in cui l'uomo si riparava aspettando il passaggio del treno. Dopo che il treno passava ritornava al suo posto al banco di comando della stazione. Qualcuno mi sa dire cosa servisse tale 'rito'? Erano i primi anni 80.


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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: domenica 6 luglio 2014, 0:30 
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Iscritto il: lunedì 15 agosto 2011, 16:44
Messaggi: 715
Località: Torino
Si tratta del "presenziamento ed accertamento della coda dei treni".
Allo scopo di accertare la regolarità dei treni ed, in particolare, che ogni treno abbia le regolari segnalazioni di testa e di coda (ossia non si sia spezzato strada facendo), il D.M. o un deviatore deve assistere al passaggio dei treni.
Questa operazione veniva effettuata nei posti di movimento delle linee con circolazione regolata dal blocco elettrico manuale e non è più fatta sulle linee dotate di blocco elettrico automatico - oggi tutte - (a conta-assi, a correnti codificate, o a circuiti di binario)

Luigi Cartello


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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: domenica 6 luglio 2014, 15:35 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
Messaggi: 2697
Grazie, molto affascinante! Sarebbe anche interessante riprodurre tale postazione sul plastico.


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 Oggetto del messaggio: Re: La paletta di comando
MessaggioInviato: domenica 6 luglio 2014, 22:12 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
Messaggi: 25850
Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Per essere più precisi, l'agente che presenziava il treno lato opposto F.V. era il deviatore o l'ausiliario.
Il presenziamento doveva essere fatto contemporaneamente dal DM dalla vedetta dell'UM e dal deviatore in garitta (se c'era) o da idonea posizione.
Oltre alla completezza del treno si dovevano accertare porte aperte, ruote frenate, condizionamento del carico nei carri scoperti, copertoni svolazzanti, eccetera e quindi era previsto in tutte le linee indipendentemente dalla presenza del blocco automatico.
Tuttora si deve presenziare i treni ogni volta che ciò sia materialmente possibile.


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