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MessaggioInviato: lunedì 29 giugno 2009, 12:28 
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fermod ha scritto:
Nessuno ha un modello Roco art. 45445 da cui leggere il deposito e il numero di immatricolazione? La carrozza inoltre e' immatricolata RIC vale a dire poteva circolare all'estero? Grazie per l'aiuto da Stefano.


Leggo solo ora questo interessante argomento; questa richiesta, fatta intorno a dicembre scorso, mi sembra sia rimasta senza risposta.
Il sito gia' citato di Thomas Nosske
http://www.fh-merseburg.de/~nosske/EpocheII/
riporta le info richieste (purtroppo non ho la 45445 per controllare di persona, solo il bagagliaio e la mista 1/2, prodotte da Roco intorno al 2000 - per inciso sono tutte Altona - il bagagliaio ha il RIC ma non la carrozza).
In breve, la 45445 risulta una C4ü-22 / Altona / 16076 - non so se ha il RIC ma sebamat da una foto di eba* lo aveva notato.
Si possono incrociare i contenuti dei due link sottostanti (rispettivamente prototipi e modelli) per le opportune verifiche (se non altro della correttezza delle marcature sui modelli)
http://www.fh-merseburg.de/~nosske/Epoc ... _pwed.html
http://www.fh-merseburg.de/~nosske/Epoc ... efidx.html

Se ho ben compreso, per l'abbinamento di cui si parlava vedrei meglio la Lima "gemella" dell'art.309642 Halle menzionato, cioe' la
309644 C4ü-26 Halle 16097


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 6 luglio 2009, 13:25 
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Caro Riccardo, grazie per l'interessante intervento. Se ben ricordo si trattava di trovare quale poteva essere la carrozza di terza classe delle DRG piu' adatta da inserire in un treno internazionale da Berlino a Milano, con il vincolo che la Kreisdirektionen doveva essere Halle.
In commercio esistono diverse carrozze di produzione commerciale
(Brawa Hannover, Fleischmann, Berlin) ma mi confermi che l'unica giusta sarebbe quindi quella della LIMA. Un saluto, Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: sabato 11 luglio 2009, 11:02 
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Per carrozze FS ex Kpev e EL ...numero di luglio agosto 2009 di nota rivista italiana :)
pietro


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 13 luglio 2009, 17:10 
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WOW :D :D :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: martedì 21 luglio 2009, 14:53 
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salve a tutti

l'articolo sulle carrozze KPEV capita proprio come il cacio sui macchieroni, in quanto in questo periodo sono particolaremente affascinato dal materiale in epoca II e in particolar modo al materiale Prussiano/Austroungarico immatricolato FS.
Dopo aver acquistato in asta varie carrozze ex KPEV (ROCO e FLS) e ex kkstb (LILIPUT, KLEINBAHN) per l'italianizzazione, ho fatto preparare le decals (per chi volesse, ho alcuni fogli disponibili). Questo articolo in parte chiarisce alcuni aspetti, ma anche mi mette alcuni dubbi.
Chiedo all'autore alcuni chiarimenti:

1) E' possibile che ci sia stata un errore di stampa, invertendo la marcatura tra la carrozza Cycr 74.281 e la carrozza Cycr 74.002? questo emerge dal fatto che, oltre a non coincidere con le carrozze italianizzate della Roco (non che sia da considerarsi Vangelo), nel trafiletto "POSTI IN PIEDI E RITIRATE..." la sezione in pianta della carrozza Cycr 74.002 sembra avere la disposizione dei finestrini come da carrozza rappresentata dal figurino Cycr 74.281
2) La carrozza FS Cycr 74.281 (art. ROCO 64282) non ha la garitta del frenatore, come analogamente tutte le carrozze a catalogo ROCO delle altre amministrazioni aventi la medesima finestratura. La garitta è un "must" oppure é possibile che qualche carrozza non l'avesse?
3) Per il bagagliaio mi sono fidato della ROCO che riproduce il carro D78.245 (art. 64279): ho acquistato un bagagliO DR di fattezze analoge a quanto proposto da ROCO. Dal figurino dell'articolo però, questo bagagliaio è più simile all'D78.005 (il figurino non ha il terrazzino e presenta una finestratura leggermente diversa). Chi ha ragione?

Aggiungo che è molto utile la tabella che riporta gli articoli e le ditte che producono carrozze italianizzabili; immagino che per motivi di spazio non sia stato possibile elencare tutti gli articoli delle carrozze (KPEV, DR, DB, BBO, PKP, ecc) disponibili sia sul nuovo che sul fuori produzione. Con un pò di pazienza, confrontando le finestrature in asta si trovano decine di queste carrozze (sull'usato anche a 10-15 euro)

A questo punto, attendiamo con ansia un analogo articolo sulle carrozze KKStB.

Saluti da Epoca III (nel frattempo convertito all'epoca II)


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: martedì 21 luglio 2009, 19:21 
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Dall'articolo di Pietro Merlo sul boll.FIMF 232 le carrozze citate risultano tutte con garitta. Almeno, vengono fatte risalire a carrozze KPEV con la pubblicazione di figurini tutti con garitta. Da quei figurini la 74281 risulta con disposizione dei finestrini 3-3-3-3-1-3-3 mentre la 74002 con 1-2-1-2-1-1-2 (spero si capisca cio' che intendo).
Certezze, vorrei certezze ! :) Ora mi cerco l'articolo KPEV nuovo... c'e' qualche aggiunta/precisazione rispetto al citato FIMF ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 22 luglio 2009, 22:49 
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è chiaro quello che intendi dire, Riccardo: anche sul bollettino FIMF viene confermata la mia ipotesi di un errore di stampa; d'altrocanto il nuovo articolo riprende il vecchio bollettino FIMF...


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 23 luglio 2009, 22:53 
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la ex IV classe KPEV(Ib11.3) è la FS 74002 come detto in tutte le tabelle(sia quella al vero che quella riferita ai modelli) purtroppo in sede di revisione dell'impaginatura a tutti(ed in primo luogo al sottoscritto) è sfuggita l'inversione dei figurini....
......Roco aveva in produzione anni fa anche il modello tedesco ex KPEV terza classe Ib9a con garitta(44206 ad esempio)...ora non lo ha più....
Bagagliai ex EL....non pensate che sia più attendibile la documentazione d'archivio EL,oltretutto "incrociata"coi dati FS? io sì!!...e di conseguenza ho scritto ed illustrato l'articolo.

...per citare tutti modelli utilizzabili fra quelli in produzione e quelli fuori produzione di ROCO e Fleischmann non so se sarebbe bastata una pagina...lo scopo è proprio stato quello di indicarne alcuni in produzione(fuori produzione se senza alternativa con qualcuno in produzione) per permettere di inviduare il tipo e facilitare così la ricerca in internet o nei mercatini

rispetto all'articolo del bollettino FIMF ci sono tutti i figurini KPEV e tutta la documentazione,figurini compresi, EL

Ex kkstB e SB sono centinaia di veicoli...qualcosa ho fatto in questo argomento(sfogliatene le pagine all'indietro...) limitandomi ai modelli prodotti in HO (in Austria o Cechia...)ma sono realmente disponibili?
per la numerazione di quelli ricavabili dai Liliput e Kleinbahn avevo scritto su Fermodel News n42 nel 1987

ciao a tutti
pietro


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 23 luglio 2009, 23:04 
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pagina 22 di questo argomento :wink:
pietro


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 23 luglio 2009, 23:13 
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Ti ringrazio per i chiarimenti.
Purtroppo sono sicuro che sia tu ad avere ragione circa i bagagliai. Speravo anche in questo caso di un errore di impaginazione.

Mi piacerebbe un articolo analogo anche per le carrozze kkstb (so che sono state molte di più delle 13 carrozze kpev) in modo tale da avere in un unico documento tuto quanto avvenuto nel periodo post-bellico.

un saluto "Herr" merlotreno


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 31 luglio 2009, 8:58 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:59
Messaggi: 490
Località: Aprilia (LT) - Firenze
Un cordiale saluto a tutti. Vedo che questo filetto in un modo o nell'altro è ancora in piedi e così, visto che sono interessato alle composizioni, ho pensato di scaricarlo tutto e di riorganizzarlo in modo da fornire un quadro coerente agli interessati. Sono a buon punto, ma ho notato quella che, apparentemente, sembra un'incoerenza. Mi spiego... Una buona fetta delle composizioni è desunta da informazioni SBB relative agli anni '20, solo che la numerazione dei treni sembra apparentemente opposta a quella FS. Per quanto ne so, i treni internazionali cambiano numero con il passaggio di Amministrazione, ma il criterio generale di assegnazione dei numeri è sempre stato Dispari = Nord-Sud ed Ovest-Est, Pari= Sud-Nord ed Est-Ovest. Ora siccome la numerazione svizzera sembra seguire criteri esattamente opposti a quelli suesposti, chiedo conferma che la stessa è corretta (almeno per l'epoca).

Grazie!


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: giovedì 13 agosto 2009, 22:04 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 9:45
Messaggi: 2193
Località: Breil sur Roya
sebamat ha scritto:
Interessanti invece le carrozze usate:

- una carrozza mista AB4ü di BLS (Bern-Lotschberg-Simplon): é una New entry non ancora incontrata! Potrebbe essere del tipo 'Schwere bauart' come quella C4ü proposta da Roco:
Immagine

ma devo ammettere la mia ignoranza sul tema rispetto alle varie varianti esistenti.
Altra possibilità sono le carrozze 4 assi a cassa di legno del 1914 con le quali BLS iniziò il servizio sulla linea del Loetschbrg (e Sempione) alla sua apertura. Ne esisteva una riproduzione di Metropolitan o Fulgurex. Come linee generali assomigliano alle C4ü diMaerklin-TRIX, devo cercare a casa se trovo una foto.
saluti!
sebastiano

Ciao, di questa carrozza B.L.S. che transitava via Tenda esistono due foto, del 1934, in transito a Breil sur Roya, qualcuno mi sa dire se è riprodotta in H0 ?:
Immagine

Immagine

Ciao, alpiliguri.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 14 agosto 2009, 7:22 
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Iscritto il: mercoledì 22 novembre 2006, 11:04
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Località: Svizzera
andrea.vanzetto ha scritto:
Un cordiale saluto a tutti. Vedo che questo filetto in un modo o nell'altro è ancora in piedi e così, visto che sono interessato alle composizioni, ho pensato di scaricarlo tutto e di riorganizzarlo in modo da fornire un quadro coerente agli interessati. Sono a buon punto, ma ho notato quella che, apparentemente, sembra un'incoerenza. Mi spiego... Una buona fetta delle composizioni è desunta da informazioni SBB relative agli anni '20, solo che la numerazione dei treni sembra apparentemente opposta a quella FS. Per quanto ne so, i treni internazionali cambiano numero con il passaggio di Amministrazione, ma il criterio generale di assegnazione dei numeri è sempre stato Dispari = Nord-Sud ed Ovest-Est, Pari= Sud-Nord ed Est-Ovest. Ora siccome la numerazione svizzera sembra seguire criteri esattamente opposti a quelli suesposti, chiedo conferma che la stessa è corretta (almeno per l'epoca).

Grazie!


Ciao Andrea,
Fa piacere sentire che le nostre chiacchierate hanno trovato interesse…

Per la tua domanda: sulla base della mia doc, che copre il periodo 1908-1958, ti confermo che il criteri delle FFS è diverso da quello da te citato fino al 1962 circa (da confermare, mi ricordo aver letto l’articolo del bollettino ffs che ne trattava), anno in cui le ferrovie svizzere riorganizzarono tutto lo schema di numerazioni, tra l’altro adottando il criterio generale di assegnazione dei numeri: Dispari = Nord-Sud ed Ovest-Est, Pari= Sud-Nord ed Est-Ovest.

quindi nel periodo qui discussoil treno 70 è Luzern Chiasso, Nord --> Sud ,


alpiliguri ha scritto:
sebamat ha scritto:
Interessanti invece le carrozze usate:

- una carrozza mista AB4ü di BLS (Bern-Lotschberg-Simplon

Altra possibilità sono le carrozze 4 assi a cassa di legno del 1914 con le quali BLS iniziò il servizio sulla linea del Loetschbrg (e Sempione) alla sua apertura. Ne esisteva una riproduzione di Metropolitan . Come linee generali assomigliano alle C4ü diMaerklin-TRIX, devo cercare a casa se trovo una foto.
saluti!
sebastiano

Ciao, di questa carrozza B.L.S. che transitava via Tenda esistono due foto, del 1934, in transito a Breil sur Roya, qualcuno mi sa dire se è riprodotta in H0 ?:
Immagine

[
Ciao, alpiliguri.


Ciao,
si, metropolitan negli anni 1980 ne fece un set. Ma non sono facilissime da reperire, pochi mesi fa ne ho persa una dopo che ha passato i 125 euro…. Stando ad un articolo di LOKI (o del suo predecessore Modell-eisenbahn) ha alcuni problemi di scala (troppo alto??)

Immagine

sebastiano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 14 agosto 2009, 9:07 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 19:59
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Ehi, Sebastiano! Non sono solo chiacchierate!!! Questo, a mio parere, è uno dei più importanti thread mai scritti.

Grazie per tutte le interessantissime informazioni e speriamo che Andrea porti a termine il suo progetto !!! :D

Ciao a tutti
Nicola


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 14 agosto 2009, 10:47 
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Iscritto il: mercoledì 22 novembre 2006, 11:04
Messaggi: 1134
Località: Svizzera
nicvoci ha scritto:
Ehi, Sebastiano! Non sono solo chiacchierate!!! Questo, a mio parere, è uno dei più importanti thread mai scritti.

Grazie per tutte le interessantissime informazioni e speriamo che Andrea porti a termine il suo progetto !!! :D

Ciao a tutti
Nicola


Grazie per i complimenti!

Devo ammettere che sia Fermod che io ci abbiamo investito non poche energie, tanto, tanto tempo ed anche parecchi soldi (la documentazione non la trovi per strada... p.es. un orario SBB del 1908 va a 140 euro, ed uno del 1935 sempre ancora 30).

Io negli ultimi 2 anni ho acquistato una decina di libri per risponder(mi) a domande sorte in questo thread... ed il più difficile é stato sapere quali libri comperare per trovare certe informazioni (e non sempre é stato 'centro' al primo colpo), e sia io che Stefano abbiamo visitato biblioteche anche non proprio sotto casa alla ricerca di documenti originali.

Perché dico questo? Perche spesso sui threads nei forums si dimentica che le 'informazioni hanno un costo ed un valore', visto che oggi, alcuni pensano si trova tutto a gratis con il web. Ed é vero, il web aiuta moltissimo in ricerche come questa, ma spesso la documentazione é superficiale (o anche sbagliata... ) e comunque lacunosa se riferita ad epoche cosi lontane. Quindi l'accesso a documenti cartacei, sia originali che in libri resta indispensabile, con tutti gli impegni ch cio' comporta.

a presto

sebastiano


Ultima modifica di sebamat il venerdì 14 agosto 2009, 20:33, modificato 1 volta in totale.

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