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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: martedì 8 novembre 2016, 12:49 
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certo che in Italia una bella tratta merci così ce la sogniamo...

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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: venerdì 11 novembre 2016, 13:56 
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L'unico servizio extra-aziendale (lo stabilimento siderurgico ne serviva un altro separato, sia pure a circa un chilometro e mezzo soltanto) italiano di questo tipo ce l'ho avuto io sotto il naso e non esiste più da cinque anni.
A questo mi ispirerò ma l'ambientazione sarà suppergiù francese (o di quella zona lì) visto che i carri siluro sono basati su un progetto francese. Anche in Francia, pure, servizi del genere c'erano, oggi non ci sono più... :?


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: venerdì 11 novembre 2016, 21:21 
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Ciao a tutti io i carri ghisa li manovravo all'Ilva a Genova nell'area a caldo .Nell'ultima foto ci sono io al fianco del carro ghisa :lol: :lol: :lol:
Erano degli autentici giganti delle rotaie , ben 200 ton di peso a vuoto e 450 ton a pieno carico ,12 assi .
Il pericolo maggiore di questa tipologia di carri e' di sicuro la possibilita' di bucarsi quando il refrattario e' consumato ,cosa che ho visto diverse volte, e i deragliamenti .
In caso di deraglio venivano rimessi sulle rotaie con degli staffoni che venivano posti sotto le ruote e tirati dai locomotori diesel per rientrare
Allego le foto dei carri


Allegati:
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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: venerdì 11 novembre 2016, 22:33 
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gianmodel ha scritto:
Ciao a tutti io i carri ghisa li manovravo all'Ilva a Genova nell'area a caldo .Nell'ultima foto ci sono io al fianco del carro ghisa :lol: :lol: :lol:

Non uscivano però dall'area dello stabilimento? Che locomotive usavate per manovarli?


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: sabato 12 novembre 2016, 9:22 
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Ciao no dallo stabilimento non uscivano assolutamente .
I nostri erano carri di produzione Ansaldo , che hanno condotto le prove al momento della consegna sulla linea dei Giovi .
I locomotori sono dei General Electric , noi ne avevamo di tre tipi dal piu' leggero 50 Ton a 75 ton .

https://www.bing.com/images/search?q=lo ... ay&first=1

https://www.bing.com/images/search?q=lo ... ay&first=1


https://www.bing.com/images/search?q=lo ... ajaxhist=0

Generalmente per manovrare i siluri usavamo i piu' pesanti in quanto li manovravamo due /tre alla volta per dei pesi che variano dalle 900 alle 1350 ton a pieno carico e senza condotta in quanto questi carri non hanno condotta .
Quando l'area a caldo di Genova ha chiuso i carri sono stati smontati e caricati sulle navi per essere trasferiti a Taranto dove attualmente prestano servizio .
A Genova erano presenti 4 siluri provenienti dalla dismessa area a caldo di Bagnoli .


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: domenica 13 novembre 2016, 22:29 
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gianmodel ha scritto:
Generalmente per manovrare i siluri usavamo i piu' pesanti in quanto li manovravamo due /tre alla volta per dei pesi che variano dalle 900 alle 1350 ton a pieno carico e senza condotta in quanto questi carri non hanno condotta .

:shock: Ma come si fermavano una volta messi in movimento? 1350 t equivalgono a una piccola nave.
Forse allora ho capito il perchè (al di là di "come manovrare") i carri triestini non solo avevano i carri scudo ma due locomotive: se non c'era condotta, una loco e un carro dovevano frenare metà convoglio. Io potrei essere agevolato: il carro Lima riproduce uno francese che è dotato di freni (nelle foto del carro esposto in museo si vedono i ceppi e in altre si vedono anche i cilindri freno, due per semicarro). A proposito, lancio una domanda: qualcuno fa come aggiuntivo dei cilindri freno?
Per raffinare bene il carro Lima* dovrò lavorare parecchio, più di quanto pensavo. :roll:

Cita:
A Genova erano presenti 4 siluri provenienti dalla dismessa area a caldo di Bagnoli .

Ne hai qualche foto?

*Se arrivo, me ne prendo un secondo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: lunedì 14 novembre 2016, 10:09 
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Wagenverk fa i cilindri freno. Per chi non lo sa, bisogna cercare "bremse" (freno).


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: lunedì 14 novembre 2016, 18:44 
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Località: 'Lisondria...
snajper ha scritto:
gianmodel ha scritto:


Cita:
A Genova erano presenti 4 siluri provenienti dalla dismessa area a caldo di Bagnoli .

Ne hai qualche foto?



Le foto che ha messo Gianmodel sono proprio i siluri di Genova nell'ex area altoforni. Ora li ci passa la nuova strada che porta alla Fiumara.Te lo ha anche scritto.... :wink:


Allegati:
Cattura.JPG
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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: lunedì 14 novembre 2016, 22:57 
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A dire il vero, io chiedevo se gianmodel avesse foto dei carri siluro "ex Bagnoli"...


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: martedì 15 novembre 2016, 8:47 
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Località: Genova
Ciao le foto le sto cercando ma non so se le trovero' :roll:
Comunque l'unica differenza rispetto i nostri erano i tetti dei cassoni che invece di essere arrotondati erano a spiovente .


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: martedì 15 novembre 2016, 18:03 
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Il carro francese (quello riprodotto da Lima) aveva l'impanto frenante, ricordate che ho chiesto se si trovano cilindri freno, no? :wink: Così rispondo ad uno dei primi post di ammiraglio in questa discussione: no, con quel tipo di carro i carri scudo non servono.
Posso pensare che i carri triestini (su photorail c'è una foto abbastanza eloquente) NON avessero l'apparato frenante e nemmeno la condotta, quindi non solo trova spiegazione la presenza dei carri scudo (otto assi frenati per compensarne altrettanti che non lo sono) ma la presenza di due locomotive. Non tanto per semplificare le manovre quanto perchè ciascuna frenava la sua parte.
Anche gianmodel ha riferito che pure i carri siluro genovesi (alcuni oggi tarantini) erano/sono privi di impianto frenante.
Carri scudo potrebbero aver un senso coi carri francesi o tedeschi se le opere d'arte della linea imponessero di contenere la massa per metro lineare. Quindi ammiraglio non ha sbagliato (nell'ipotetica realtà) a farli circolare appaiati: al vero con quelli si poteva.
Sapendo questo, potrei pensare di sistemare i binari nel mio stabilimento per permettere un salto macchina e quindi una locomotiva sola (sì, certo, usarne due è più spettacolare ma anche più problematico nel controllo).

EDIT: nelle foto ad alta risoluzione reperibili del carro siluro francese a 10 assi ce n'è una che permette di vedere sul longherone di un semicarro la scritta Frein WG e sotto (LU-I), quindi è confermato che il carro Lima può viaggiare anche in linea e solo con la locomotiva (eventualmente anche con un gemello) perchè al vero era dotato di freno proprio e continuo. Beh in quella foto enorme, si vede perfino la condotta di testata con la sua valvola... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: venerdì 18 novembre 2016, 13:56 
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Qualcuno di chi ha seguito questa discussione è in grado di trovarmi un figurino del carro a 8 assi GHH (ne esistevano più varianti, ad ogni modo)?
Forse per questo filetto forse per altro, il carro Lima Hobby è andato esaurito, quelli che ancora ce l'hanno richiedono un ordine per importo minimo superirore al prezzo del carro e magari non ne hanno neppure due in casa.
Il GHH penso sia fattibile partendo da più kit di carro F (ne serve il solo telaio e i parasala). Ne servono sì quattro ma viene sempre un terzo di quanto costa l'ingovernabile carro Trix.
Per il "siluro"? Un forumista bravissimo ha fatto un qualcosa di simile per un carro da cereali spiegando bene come ha fatto. viewtopic.php?f=15&t=90450
Spero di essere alla sua altezza (in più non ci sono chiodature...).


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: venerdì 18 novembre 2016, 14:41 
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Ingovernabile è il carro Trix in tutto metallo (un po' per il peso e un po' per gli assi).
Quelli leggermente più piccoli in plastica sono sicuramente più gestibili (e elaborabili).
Potresti prendere spunto da questi ed utilizzare invece che parti dei TTM kit direttamente dei carrelli americani.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: venerdì 18 novembre 2016, 15:16 
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Dario Durandi ha scritto:
Ingovernabile è il carro Trix in tutto metallo (un po' per il peso e un po' per gli assi).
Quelli leggermente più piccoli in plastica sono sicuramente più gestibili (e elaborabili).
Potresti prendere spunto da questi ed utilizzare invece che parti dei TTM kit direttamente dei carrelli americani.

Quell'altro (quello elaborato dal tedesco di Stahlbahn) è stato in produzione solo tre anni (2003-2006)... per poi sostituirlo con "l'ingovernabile". Valli a capire. :?
I carrelli americani avrei qualche problema a trovarli ma potrei costruire carrelli diversi basandomi "suppergiù" sui carrelli P FS, molto semplici e già di suo apparentemente irrobustiti (peraltro discendono dal tipo americano Fox). Quanto mi fa paura è la miriade di articolazioni (carrelli due a due, fra le unioni delle coppie di carrelli e sopra questa unione il semicarro. Anche se il disegno c'è, un po' di problemi a farsi tutto da solo ci sono.
Il diametro del "siluro" credo sia sempre sui 3 metri, ossia 32 mm circa (esiste una canalina per impianti elettrici di tale diametro). Come impedire che si distrugga per gli sforzi lo so: un'anima metallica formata da una barra filettata.


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MessaggioInviato: venerdì 18 novembre 2016, 21:41 
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Giusto per soddisfare la curiosità, la sigla CAFL apparsa sulla priva versione del carro siluro Lima (giusto in questo periodo sono 50 anni dalla sua prima comparsa sul mercato) sta per Compagnie des Ateliers et Forges de la Loire, quindi non so quanto volontariamente, sì, Lima fece un modello di un carro nuovo di fabbrica (a voler essere pignoli, la sigla sul carro, nella sola foto disponibile, appare nera) e perciò adatto ad andare in composizione anche a treni non dedicati. Se fu una scelta volontaria e deliberata, onore a chi la fece.
Per chi sa il francese, qui una pappardella sulla cosa è stata la ditta anche prima e dopo...


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