MUSEOGIOCANDO - Treni

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Riprendiamo la cronistoria della costruzione del plastico D di Museogiocando.
Sistemati i binari, adesso tocca alla linea aerea, di cui Giorgio è uno specialista.

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Per i cablaggi, ove possibile, meglio lavorare comodi.

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Ultimi ritocchi alla piazza della stazione, con al centro un monumento equestre ricavato da un pezzo di pilone di ponte in scala N e un soldatino dipinto in “bronzo”.

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Ecco la sezione pronta per essere trasferita a Piticchio.

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Nell’agosto del 2013, a Piticchio, la sala destinata ai plastici è ormai (quasi) pronta ad accoglierli, per cui, mentre si pulisce il pavimento si organizza l’ennesimo trasloco. In queste circostanze, Andrea, il gigante buono, e il suo Ford Transit risultano preziosi. Ad oggi abbiamo fatto 13 viaggi insieme, e non abbiamo ancora finito.

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Scarichiamo le ultime sezioni, che finalmente possiamo cominciare a ricongiungere con quelle che erano state immagazzinate in precedenza.

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Il plastico D inizia a prendere forma nella sua sede definitiva.

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Se il tutto sembra troppo alto da terra, è perché l’intero piano calpestabile del Museo verrà rialzato di 35 cm, in modo da poterci far passare liberamente al di sotto tutti i cavi di connessione, e lasciando però al contempo sotto ai plastici spazio sufficiente per lavorare ai cablaggi con un minimo di comodità.

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Sennonché – dopo aver già fissato i sostegni al pavimento – ci si accorge che quella non era la posizione giusta. Per cui occorre mobilitare dieci persone per traslare il plastico di 40 cm.

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Adesso ci siamo: fissati a terra i sostegni, si possono ricollocare i ponti e scoprire con sollievo che si adattano perfettamente.

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Ricongiunte le diverse sezioni, neanche il tempo di stuccare e rifinire le giunture che è già venuto il momento di ricoprire tutto e lasciare campo libero agli operai che devono andare avanti con la posa delle basi di cartongesso per le vetrine perimetrali.

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Intanto, a Roma, si costruisce l’elicoidale che permetterà ai convogli di scendere fino al fondo della valle e di passare sotto al ponte della Biechtal. Dopo aver disegnato la sagoma, ritagliamo i sei piani e li disponiamo a spirale bloccandoli in posizione corretta con delle barre filettate.