Non so se l'argomento sia stato già affrontato, ma resto allibito da cosa leggo sul sito di fondazione.
premetto che mi è già capitato di acquistare foto da archivi privati, ma se ben ho compreso fondazione richiede la bellezza di 250 euro per ogni immagine.....e stiamo parlando dell'utilizzo a scopo ferromodellistico!
NON HO PAROLE!
poi ci si chiede il perchè il nostro hobby sta morendo ...... ci tocca prendere ciò che le case modellistiche ci proprinao, al costo non propriamente abbordabile e quando uno decide di documentarsi per realizzare dei modelli in proprio ti sparano 250 euro a foto da un sito istituzionale come fondazione fs.
beh, se non fosse così forte la mia passione mi sarei già dato al modellismo statico.
mandi, max

Mi sia concesso un ricordo personale.

Quando ero ragazzo, negli anni Sessanta, venni a sapere che qui a Roma, a piazzale della Croce Rossa, dove c'era e mi pare ci sia ancora il Ministero dei Trasporti, una o due stanze contenevano una immensa fototeca. Insomma, ben divise per sigle e numerazioni, vi erano le foto di tutte le loco italiane: elettriche, a vapore, diesel e anche delle carrozze e carri merce.

Le foto, nel casellario, erano di piccolo formato. Un giorno mi feci coraggio e riuscii ad accedere a questi locali. Fui ricevuto da un funzionario o dirigente di nome Ciambricco o Casacci. Riporto il nome perché scoprii in un secondo momento che si trattava di uno degli sceneggiatori che aveva lavorato alla nota serie TV del Tenente Scheridan con Ubaldo Lay (a cura, appunto, di Casacci, Ciambricco e Rossi: forse qualcuno che ha la mia età lo ricorderà).

Incuriosito e un po' meravigliato dalla mia passione per i treni, e anche perché gli avevo confidato che avevo l'ambizione di studiare, un domani, per diventare ingegnere ferroviario (sogno irrealizzato perché mi specializzai invece in fisica atomica e nucleare applicata nel campo della medicina), costui mi disse che potevo scegliere un po' di foto, quelle che gradivo di più, contenendo però la mia cernita nell'ordine di una decida di istantanee, non di più. Mi fece quindi compilare un modulo e mi disse che se fossi ripassato dopo una decina di giorni mi avrebbero dato le foto da me prescelte, stampate su carta lucida in formato 18 x 24. Uscii da lì in preda alla gioia e con altrettanto entusiasmo tornai poi a prendere la busta con le foto.

Ovviamente, come si dice... l'appetito vien mangiando.
Non era ovviamente possibile "saccheggiare" la fototeca, però ogni uno, due mesi, col mio entusiasmo di ragazzo, facevo di nuovo la mia comparsa in quegli uffici e questa persona, gentilissima mi consentì, insomma, di raccogliere man mano circa una cinquantina di foto che poi raccolsi in un album di cui andavo davvero molto fiero.

Insomma, a quei tempi non c'era internet e non esistevano le foto digitali, ma la cortesia di una persona "speciale" e il fatto di poter avere un po' di immagini che provenivano dall'archivio ufficiale delle FS fu una cosa che mi riempì l'animo di felicità.

Ciao a tutti,
a Piazza della Croce Rossa 1, c'era e c'è il Ministero dei Trasporti. Mio padre, ex ferroviere Impianti elettrici a Torino P.N., rientrato a Roma ci ha terminato la carriera negli anni 90' (Potenziamento e Sviluppo). Quando capitava di entrare al "Ministero", da appassionato già navigato, avevo l'abitudine di osservare attentamente tutto ciò di ferroviario potesse girare, dato che gli uffici, lontani dai binari, erano per lo più occupati da scrivanie, macchine da scrivere elettriche, tecnigrafi, i primi PC Olivetti M24 e qualche (per me) fantascientifico plotter. Quelle foto che oggi vendono a peso d'oro, erano il mio bottino preferito; giravano regolarmente nei formati descritti in B/N. Erano una forma di pubblicità interna, o comunque un gadget molto diffuso. Le stampavano li dove ha descritto Pierpaolo, ovvero un mezzo seminterrato che ospitava il centro con l'AudioVidoeteca delle FS. Ho visitato Fondazione circa 3 anni fa, riconoscendo molto di quel seminterrato Anche se la parte dove conservavano le cassettiere metalliche con i negativi fotografici, mi è parsa molto ridotta.
Molto è stato fatto negli ultimi anni, anche di lodevole.
Unico neo, a mio avviso, riguarda il fatto che non traspare molta cultura o conoscenza ferroviaria in chi cui cura le didascalie delle immagini.
All'inizio ho mandato un po' di mail, segnalando descrizioni imprecise o errate, ma poi, valutando la mole di castronerie, ho desistito.
Scambiare una trifase con un 626 (una 431 con una 626) su un'immagine del dep.locomotive di Bolzano, significa non sapere di cosa si sta trattando...e non una volta sola. Il famoso ponte mobile (ponte trasbordatore), o la piattaforma rotante (piattaforma girevole).
Senza polemica,
saluti

Penso che questi prezzi siano dovuti al saccheggio via web fatto delle foto che sono a disposizione negli archivi o sui siti , vedi la vicenda Photorail...
Si potrebbe , magari tramite la rivista, fare una petizione a Cantamessa per far si che le foto siano fornite in due maniere...chi le vuole perfette le paga 250 euro , altro prezzo tipo 10 euro, con la dicitura FS semitrasparente sulla diagonale della foto , così l'uso modellistico può essere accontentato...
saluti

beh dai
quello che risparmi non acquistando

lo puoi investire in cultura spendendo i soldi in fotografie

anche perchè

poi se li tiene per se, oppure magari decide di venderli guadagnandoci sopra ?


idea geniale !
adesso però basta dai

Quello che riaparmio a comprare lo spendo in materiale per fare i modelli.......e cmq nulla vieta a chiunque di farseli senza comprare da chi ha perso tempo oltre che a documentarsi per evitare di fare castronerie tempo per progettare e realizzare un modello che ae vai a vendere sarebbe fuori mercato.
Deduco che non hai neanche idea di cosa voglia dire farsi un modello da zero.

Per le foto....gia acquistate con la clausola dell uso personale e della non divulgazione con watermark sulle foto.....ma a 15 euro luna non a 250!
Mandi max

È probabile che quella cifra sia chiesta, come contributo per i diritti, alle aziende che producono modelli ferroviari. Cifre che si avvicinano a quelle relative ai diritti chiesti a chi poi pubblica tali foto su riviste, ecc…

Per l’uso personale, ci sarebbe l’altro modulo di richiesta, e le foto costerebbero solo 8,00 €, per chi è interessato. Certo la risoluzione non sarà la medesima, ma se si cerca una foto a grande risoluzione, o un disegno da cui estrarre dettagli e quote, poi forse bisogna essere in grado di dimostrare di aver tenuto quei dati per sé, per il proprio modellino, e non per magari realizzare dieci modellini poi piazzati ad amici e conoscenti di una chat o di forum di modellismo.

In ogni caso, la richiesta di chiarimenti dovrebbe pervenire a Fondazione FS, se si vogliono delle risposte certe. Qui non ve ne sono.

Altrimenti ci si fa bastare la risoluzione delle immagini e dei disegni già a disposizione di tutti sul portale archivistico.
Oppure si prende e si va di persona a visionare i documenti di proprio interesse in sede, prendendo appuntamento.

Per concludere, il fermodellismo è andato avanti da sempre per un’infinità di motivi, non certo solo perché ci si costruiva i modelli da zero. Se foto e documenti fossero gratuiti, il fermodellismo, e ciò che ruota attorno ad esso, non andrebbe di certo avanti solo per quei tre o quattro che si costruiscono da zero un modello. Non piangiamoci addosso ogni volta, per niente.

Saluti.

Se una foto è a bassa risoluzione diventa difficile capire cosa ce scritto! Poi ripeto archivi privati forniscono foto ad altissima risoluzione con i veti che ho gia citato prima.
Non capiaco perche unk debba pensare sempre che qualcuno debba necessariamente lucrarci.
Cmq provero a chiedere lumi al sito di fondazione.