Al 99% quello è il dato che trattiene le linguette prendicorrente. Non deve mancare, se non c'è bisogna fissare in altro modo la rispettiva linguetta prendicorrente.

Tecnicamente l'innesto tra vite senza fine e l'ingranaggio non si chiama differenziale, perchè non lo è.

Tipicamente la vite senza fine dei modelli Lima-Rivarossi fa parte di un gruppo di pezzi preassemblati:
1- vite senza fine
2- albero
3- bicchiere o testa del cardano, dipende dal modello installato
4- boccola tra testa del cardano e vite senza fine, di fatto è imperdibile selvo rottura dei calettamenti
5- boccola dalla parte opposta della testa del cardano, questa si può perdere poichè semplicemente infilata sull'asse, la sua forma esterna è tipicamente bombata per avere un calettamento oscillante
6- eventuali rondelle di spessore e centraggio
Questo gruppo è trattenuto in sede nella scatola di trasmissione da due naselli presenti sul coperchio, le sedi delle boccole sono lunghe circa il doppio del loro diametro.

Se la vite senza fine non si caletta sull'ingranaggio le possibilità sono:
- ganci che trattengono il coperchio rotti, succede molto spesso quando si tenta di aprirlo
- naselli mancanti
- una boccola assente, tipicamente quella indicata al n° 5
- ingranaggio con perno rotto
- ingranaggio con perno fuori dalla sua sede
- ingranaggio con denti consumati o mancanti
- scatola della trasmissione rotta
- il carrello è orientato all'incontrario, le due boccole hanno sedi diverse.

Per loro natura sia gli ingranaggi sia la vite senza fine, se non fissati a modo nella scatola di trasmissione nel girare si separano tra di loro.

Il mio 610 SBB ha avuto problemi ai primi giri di plastico, gli alberi di trasmissione sforzavano perchè bloccati da qualche cosa troppo stretto (non so se fosse un dado, o la struttura che trattiene la cascata di ingranaggi). Il risultato era treno, bloccato, motore e cardani sotto sforzo, nessuna rotazione e trasmissione del moto.

Il modo semplice e normale per ovviare alla cosa? Telefonare al negozio, farselo sostituire o riparare in garanzia, farselo rispedire.

marco grazie per l'esauriente risposta!

trikikki...il problema è che l'ho preso anni fa solo ora ho visto che non funziona

Cari amici, avrei bisogno di un consiglio a causa di un regalo, ahimè riguardante il prossimo compleanno.

I modelli in causa sono due:

940 o uno della famiglia 740

Chi ha un’esperienza dei suddetti modelli, potrebbe dirmi quale è piu’ da plastico. In pratica quello che ha il migliore funzionamento come scorrevolezza e soprattutto quello che meglio si iscrive nei raggi di curvatura non troppo ampi, scambi etc..
Più che l’estetica esasperata, cerco modelli meglio funzionanti.
Grazie a chi potrà consigliarmi.
Giovanni

non disperare, la soluzione è alla portata di tutti: anche attraverso il forum, cerchi un appassionato che abiti non lontano da casa tua; una domenica scegliete una buona trattoria a metà strada tra voi; un tavolo nei pressi di una presa a 220V; pranzetto leggero, ma di gusto. Dopo ricca chiacchierata (diciamo fino alle 15:00-15:30) l'appassionato tira fuori dallo zainetto attrezzi e piccolo saldatore (non si sa mai), alimentatore e un metro di binari. Salvo particolari pietanze che vi costringeranno a rinnovare l'appuntamento (o qualche pezzo da sostituire non presente nello zainetto...), sono certo che prima che l'amaro del capo abbia fatto effetto il 610 riprenderà la sua corsa regolare.

Nessuno possiede entrambe le macchine (dell’ultima generazione) e potermi dare un contributo? Oltre ciò che ho chiesto, mi piacerebbe conoscere anche le differenze della forza di trazione. Grazie

Alla tua domanda la risposta esatta è che non ci sono differenze.
Sia la 940, che le 740 e famiglia, hanno gli identici assi accoppiati, con identico biellismo, motore, cascata di ingranaggi ecc.
Quindi il raggio minimo di inscrizione nelle curve, la forza di trazione, la velocità, la scorrevolezza, le prese di corrente sono identiche.
La scelta la devi quindi fare in base al tipo di plastico ed al tipo di servizio che vuoi riprodurre.

Piuttosto vi sono molte più differenze di funzionamento fra i modelli recenti e quelli prodotti in passato: le 740 delle prime uscite soffrivano di scarsa forza di trazione per mancanza di anelli di aderenza e soprattutto avevano un biellismo più sottile e molto delicato.

TENDA PASS, grazie per la risposta.

Capisco che strutturalmente i modelli siano identici ma non conoscendo le macchine nei particolari costruttivi, ho pensato che potessero esistere differenze dovute ad esempio ad un numero maggiore di prese di corrente presenti sulla 740 per la presenza del tender e quindi assicurare un migliore funzionamento specie alle basse velocità.
Oppure per quanto riguarda il comportamento su curve strette, l’accoppiamento macchina/tender, sempre della 740 potesse creare qualche inconveniente.
E poi ancora, il minor spazio all’interno della 940 ( infatti non è previsto il decoder sonoro), potesse creare problemi per il dispositivo fumogeno, etc...

Mi confermi che quanto scritto sopra è identico per entrambi i modelli?

Grazie!

Se succede questo, hai probabilmente la boccola che accoglie l'albero che tende a girare a vuoto. Se il problema è questo, hai 2 possibilità: o trovi il ricambio (difficile ma non impossibile), oppure provi una soluzione fai da due, scalettando la boccola e reincollandola in sede con bicomponente.

Per Giovanni:
la mia risposta vale per l'esperienza che ho sul mio plastico, con alimentazione analogica, sugli spazi per decoder sonori e generatori di fumo non saprei cosa dirti.
Per la forza di trazione la presenza del tender e delle sue prese di corrente probabilmente ridurrà quella delle 740 rispetto a quella della 940, ma in misura insignificante, da me non rilevata. Come iscrizione in curva non ho rilevato differenze.

Secondo me la scelta è da fare in base al tipo di plastico e di servizio che vuoi riprodurre.

Se non erro tutte le 740 di RR avevano anelli di aderenza…..forse di scarsa fattura ma li avevano.
Infatti sulle prime 740 se li sostituivi avevi un sensibile miglioramento nella trazione.
Poi ce anche chi si è divertito con elaborazioni più pesanti...molleggiando uno o più assi

Sono delicate si ma sicuramente più prestanti delle vaporiere Oskar….

TENDA PASS, grazie ancora per i chiarimenti, da quello da te riportato, apprendo che il tender della 740 è munito di prese di corrente, queste sommate a quelle della macchina, assicurano una presa di corrente più ampia, quindi anche con binari non perfettamente puliti e sui cuori degli scambi, a bassa velocità, il funzionamento è decisamente migliore.

Credo a questo punto che acquisterò un modello della famiglia 740 e più precisamente la versione Caprotti.

Ciao e grazie

per Giovanni:
con la Caprotti vai tranquillo: la mia funziona benissimo, ottima forza di trazione e nessun problema sul plastico;
per Brennerlok:
hai ragione, mi confondevo, anche la 740.108 ha gli anelli di aderenza;
concordo pienamente anche sull'opinione che le Rivarossi (740, 741, 743, 940 ed anche 744) sono più affidabili, più robuste e più potenti rispetto alle vaporiere Oskar, belle ma fragili e che in alcuni casi possono presentare dei problemi.

Io ho sia la 740 144, sia la 744 Caprotti. La prima va molto bene, senza impuntamenti, ma ha due piccoli difetti: il bissel anteriore può sviare su armamenti messi un po' "alla buona" (credo qualcuno abbia sperimentato un rimedio con una piccola rondella per fare spessore alla molla), e le ruote tendono a sporcarsi rendendo meno efficace la presa di corrente. La 744 è invece un vero mulo, un po' rumorosa ma dinamicamente una delle migliori vaporiere che abbia provato.

Ho anche la 640 e la 685 OsKar, che non mi hanno dato nessun problema; l 685 è un po' più rigida, ma la 640 va ovunque, se elettrificassi il pavimento forse andrebbe anche su quello. Certo, se poi le volessi far tirare una dozzina di UIC-X, mi manderebbe a quel paese... come del resto farebbe anche la vera.

La 940 non l'ho provata.

Nel complesso (a prescindere dalle alternative che ponevi), io consiglio la 744 o la 640 (che però ormai è introvabile). Ma anche la 740 (a partire dalla 144, da cui hanno risolto i problemi alle bielle) è una buona macchina, nella mia esperienza richiede solo una pulitura più frequente alle ruote.

Restituito un minimo di dignità a questa bella macchina. Se non fosse stato un regalo (comunque gradito quando si parla di ...trenini) non l'avrei presa ma ... Gli interventi che vedete hanno, almeno ai miei occhi, fatto si che il frontale con le cornici e gli sbrinatori più consoni, oltre ad un vomere corretto, sia più "guardabile". Le condotte le ho modificate.
Ma sarà necessaria una patinatura per rendere la livrea delle semicasse più uniforme. Sono riusciti a dare due tonalità di isabella ... roba da prenderli a schiaffi.
Il colore isabella che ho dato nei punti dove ho cercato di eliminare le sbavature del cialtronissimo stampo non mi dava fastidio ma le due semicasse diverse ...
Purtroppo non l'ho potuta controllare e quando l'ho tirata fuori dalla scatola ... ho subito preso a smontare il modello per fare gli interventi e, complice una luce ingannevole, proprio non avevo visto la magagna. Appena riallestita e questa volta con una luce adeguata le due tonalità sono state evidentissime.

Non ho potuto allestire la loco con gli smorzatori (seppur presenti tra gli aggiuntivi) perchè mancano i supporti sulle casse ... Non mi è sembrato coerente attaccarli alle ... funi del cielo e ho lasciato la macchina priva di questo particolare molto caratterizzante.

Quando l'avrò inzozzata posterò altre foto. Sono sicuro che farà la sua porca figura (devo sistemare meglio una cornice ... il macro, ormai, ci "vede" più ...della mia vista

Ciao a tutti

Riccardo