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 Oggetto del messaggio: Restauro 345
MessaggioInviato: mercoledì 10 gennaio 2024, 10:34 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Buongiorno.

Ho il 345 1088 Roco (Art. 43614.1 (1)) la cui cassa ha la verniciatura rovinata.
La prima idea per risolvere il problema è sostituire la cassa completa, mapare non ce ne siano. (se qualcuno ne ha una, ben volentieri...)

Una seconda idea è quella di rispristinare la verniciatura, ma tra filetti argento e colori vari, sembra una operazione articolata.

Però mi domandavo se per caso i 345 uscissero dalle RG delle officine di Rimini solo con il primer per la corsa prova. Non ho visto foto di 345 ripresi in questa condizione, ma mi ricordo foto di 646 che uscivano da Foligno per la corsa prova, appunto solo con la mano di fondo.
Se così fosse e la riverniciatura non mi riuscisse, opterei per questo piano B, riproducendo una macchina in questa particolare e curiosa situazione.

Ringrazio
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Restauro 345
MessaggioInviato: mercoledì 10 gennaio 2024, 16:11 
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Iscritto il: martedì 21 marzo 2017, 12:08
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Antonio, io ho anche sostituito la pcb inserendo i led e un'interfaccia PluX22 che permette di avere una serie di funzionalità aggiuntive:
viewtopic.php?f=21&t=99087&p=1188528&hilit=pcb+per+345#p1188528


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 Oggetto del messaggio: Re: Restauro 345
MessaggioInviato: mercoledì 10 gennaio 2024, 18:08 
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Iscritto il: lunedì 8 ottobre 2012, 20:31
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Ciao, un annetto fa avevo trovato da un negozio di modellismo milanese una 345 maldestramente sporcata che veniva svenduta ad un prezzo interessante, ho deciso di riverniciarla dopo averla pulita usando lo smalto humbrol 3 per il verde e l’isabella puravest, mascherando con scotch per mascherature Tamiya anche le cromature dei baffi rifatte con humbrol 191 argento cromo. Poi ci ho montato la pcb Almrose.
Un saluto
L


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 Oggetto del messaggio: Re: Restauro 345
MessaggioInviato: mercoledì 10 gennaio 2024, 18:35 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Bonasera.

Si, la pcb nuova di trinca e un decoder (forse sound) sono inclusi nel piano di restauro, assieme ad altre cose minime come fari, fischio e qualche altra scemenza che magari troverò da modificare. Io e l'aerografo non andiamo molto d'accordo, ma pare che ho risolto per la cassa, grazie ad un amico.
Se riesco provo a fare la 1001 nel 75, come da foto presa da "Il portale dei treni".

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 Oggetto del messaggio: Re: Restauro 345
MessaggioInviato: sabato 20 aprile 2024, 14:44 
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Gentilissimi,

alla fine il restauro è stato portato a termine.
Per prima cosa ho riparato le lamelle prendi corrente. Il bordino delle ruote su cui strisciavano avevano creato dei solchi: ci ho saldato una strisciolina di bronzo fosforoso che avevo in casa

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Poi è venuto il momento del telaio. Desideravo un modello da plastico, full optional, e affidabile. Quindi ho optato per un decoder sound Zimo Portigliatti equipaggiato di stay alive e gancio digitale. Avrei potuto mettere la PCB Almrose, ma non ci sarebbe stato lo staylive. Quindi ho deciso di procedere senza PCB e fresare il telaio per far spazio ai vari componenti.
L'altoparlante l'ho piazzato sopra il cardano posteriore. Sopra di esso la batteria di condensatori. Dal lato opposto, il decoder vero e proprio.

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Poi un leggero lifting ai carrelli: aggiunta la dinamo tachimetrica, un cavo di cui ignoro la funzione sulla boccola opposta, e i tubi delle sabbiere. Poi tutto verniciato di nero satinato, assieme ai serbatoi aria e relative tubazioni

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Per il momento è tutto
Saluto
A


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 Oggetto del messaggio: Re: Restauro 345
MessaggioInviato: lunedì 22 aprile 2024, 12:26 
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Buongiorno.

Come anticipato nel precedente messaggio, nel perimetro del telaio sono stati installati tutti i componenti del decoder sound con stay alive.
E’ bello pienotto ma ci è stato tutto. Per tenere in posizione i cavi e dare una parvenza di ordine, ho usato del nastro isolante da elettricisti.

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Terminato di operare nelle viscere del modello, ho messo le mani sulla cassa.
Il difetto principale che volevo correggere era la totale mancanza della riproduzione dei fanali.
Oltre a costruire i fanali, ho dovuto risolvere il problema della loro illuminazione, non potendo più usufruire delle guide luci originali.
Volendo riprodurre una macchina allo stato d’origine, ho pensato di realizzare il corpo del fanale in tornitura di alpacca, in modo che si inserisse nel foro già presente sulla cassa e potesse accogliere un pezzettino di fibra ottica. Sul retro del fanale, un led commerciale da 1x1 mm provvede a generare la luce, e questa è portata all’esterno grazie alla fibra ottica. Sul lato esterno, un pochino di colla bicomponente provvede a fissare la fibra ottica e a riprodurre il vetro del fanale. Anche il led è stato fissato in posizione con della colla bicomponente.
Ho dovuto fare diversi tentativi per avere un aspetto complessivo decentemente somigliante al reale: è stato necessario riprodurre la parabola interna e verniciarla di grigio chiaro.

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Per il fanale di profondità in alto, è stato sufficiente incollare il led, e verniciare di nero la parte che rimane all’interno della cassa; senza la vernice nera, accendendo il terzo faro si illuminerebbe anche la cabina.

Della cassa non ho toccato altro ed il risultato è questo:

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A proposito del gancio digitale: acquistando il pacchetto completo Zimo Portigliatti, ho optato per un gancio Krois Mk1. Sfortunatamente il magnete va in interferenza con il vomere.
Per risolvere il problema ho dovuto tirare in fuori il gancio di un paio di millimetri, e per evitare che si sfilasse in trazione, vincolarlo in posizione con una spina.
Ho quindi forato portagancio e codolo del gancio ed inserito uno spezzone di filo di ottone da 0.5 mm.

Immagine

Un video del funzionamento.

https://youtu.be/6qgvhrJXYdM?si=cAKP1aPPVtZI4tUO

E' tutto.
Saluti
Antonio


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