claudio.mussinatto ha scritto:
Una ultima considerazione e la chiudo qui...
Quando fai produrre un oggetto in un numero tra i 150 e 400 pezzi , dove la stessa azienda ha a che fare con ordini dai 3000 ai 10000 pezzi , tu non hai nessun potere contrattuale ne sui tempi ne sul discutere l'eventuale problema di qualità.
Anche se ci fossero delle penali , ti tengono loro per la collottola , perchè ti mandano la merce, se non ti va bene , ti dicono anche che hai ragione , ma le finestre di produzione slittano , magari di 6/9 mesi e tu che fai?
Accetti e mandi all'utente finale pezzi non proprio perfetti , magari considerando già a priori un eventuale scarto o reso diciamo di un 15%?
Ecco quale è il vero e unico problema...la dimensione ormai artigianale ( dei bei tempi ) del mercato italiano , che non consente magazzini , ricambi , pianificazione ( se non su decisione del produttore , non del committente ) e quaindi investimenti.
Tutto qui ...le dimesioni , come spesso accade, contano...
E secondo te di chi è la responsabilità?
Una causa te la elimino subito io: non è il mercato. Perchè la dimensione del mercato dipende dalle azioni degli attori (scarsi, scarsissimi, anzi pessimi) che gravitano e "stimolano" il mercato stesso.
Ti faccio un esempio: se Acme domani assumesse un atteggiamento più… più… più… diciamo agisse come una azienda non monopolista (cambiamento causato -o se vuoi, obbligato- da un mercato piu' smart...), non pensi che le vendite aumenterebbero?
E poi, chi ha determinato (e deciso di avvelenare il mercato con certe politiche) di fare queste tirature così basse?
Devo per forza ricordare la storia delle serie limitate e certificate, che ormai erano giunte ad essere una uscita di nuovo materiale si e l'altra no?
Oppure dire che tiratura bassa = rischio di invenduto basso? Con buona pace di chi non può permettersi di comprare quattro modelli di interesse perchè usciti tutti contemporaneamente, e non possiede la disponibilità?
E poi... diciamocela tutta... chi ca@@o è sto mercato?
Anche qui, ti levo un risposta dal mazzo delle opzioni: non è l'appassionato fermodellista. Per ovvi, straovvi motivi.