Ora controllo.

Allora,come aggiuntivi ci sono:
2 scalette,un secondo gancio con innesto a coda di rondine,un gancio realistico,condotte complete e condotte mozzate per utilizzarle col gancio modellistico,il meccanismo di molleggio dei respingenti,che è montato solo sul pancone realistico ma non su quello modellistico.

Ad essere pignoli c'è scritto nel foglietto di istruzioni che ci sono 2 cerchiature di aderenza di ricambio ma...in realtà non ci sono.

Max, con carrello asimmetrico, vuole dire, come ha già precisato, che al vero i perni dei carrelli sono asimmetrici, nel senso che la lunghezza tra l'asse estremo e il perno è di 1.650mm e tra il perno e l'asse interno è di 1.550. Ciò si traduce nel fatto che la balestrona centrale del carrello dovrebbe essere un pò spostata in scala verso l'asse interno. Quindi non è che le fiancate del carrello siano da plastico, come quelle delle 772 Oskar, ma sono semplicemente sbagliate nella disposizione delle balestre della sospensione primaria.

Ad essere precisi, sono entrambe le cose.
Quindi, oltre alla disposizione non conforme al vero delle "balestre grandi", come si può vedere dalle foto il carrello presenta delle parti scavate per consentire la circolazione su curve strette.
Mancano in confezione dei carrelli completi da vetrina, come ci si aspetterebbe in un modello prodotto al giorno d'oggi. Peccato.

Adesso che mi ci fai fare caso sembra anche a me dalla foto del carrello che hai postato, ma potrebbe essere un effetto fotografico. Se hai il modello e confermi per averlo sperimentato, allora il guaio è duplice.

Odore di nafta

D342 4013. il modello acme mi restituisce la sensazione della Macchina reale, l'impatto estetico è buono-
Bestioni fragorosi maleodoranti di trasudi di gasolio, ambiente caldo soffocante in cabina, notevoli vibrazioni di tutta la struttura.
macchinisti frastornati dopo il viaggio.
la condotta a vapore che queste macchine andavano a sostituire era più impegnativa e scomoda e questi primi locomotori, pure con le loro casistiche di sofferenza, erano lo spiragli di miglioramento.

i contributi degli amici forumisti, dei siti dei negozianti, magari effettuate con macchine fotografiche semplici, danno la possibilità di concentrarsi su particolari che anche con il modellino in mano possono sfuggire o almeno non possono essere goduti, conosciuti con intensità,conoscere le improprietà ed il "si poteva fare meglio".
questi contributi sono preziosi, unendo i vari dati segnalati che emergono, ognuno può con calma esaminare il particolare oggetto del rilievo espresso.
darà uno sguardo e saprà poi decidere se tale rilievo compromette il suo entusiasmo all'acquisto o semplicemente lo arricchisce nel conoscere in toto il modellino.

credo che chi fornisce la propria osservazione lo faccia per estendere la propria esperienza ad altri amici che sono in procinto di acquistarlo.
è un volenterosa analisi estesa a tutti.

ognuno che legge può interpretare le imprecisioni rilevate come una denigratoria sul modello.
libero di pensarlo, ma si pensi che le esperienze manifestate dagli altri ci mettono in condizione di acquistare o ammirare il modellino per quello che è.

sono supporti per la valutazione....poi si à liberi di trascurare il particolare non proprio perfetto e il desiderio di avere il modellino, a sua valutazione, non è denigrato e quei partricolari sono tollerabili, o scaturiti da compromessi adequari per circolarità o per difficoltà di realizzazione.

pertanto grazie a tutti per gli apporti manifestati. io osserverò meglio, i compromessi potranno più o meno rendermi meno trionfale l'aquisto e con quei compronessi la macchina è a ogni parere più o meno stupenda.

attendo la versione con il terzo faro:
ho una fotografia del 03/1979 in deposito fi Firenze di Fabio Cherubini dove la D342 4013 conterzo fanale e vomeri è agganciata, lato cabiba anteriore, al carro riscaldo.
tale macchina che con lo stesso numero 4013 è la stessa di questa 4013 uscita Acme ha i mancorrenti sotto i finestrini frontali, i manorrenti (tientibene?) lungo le feritoie degli spioventi del tetto/imperiale, e alcune alette verticali a nicchia nall fiancata sinistra.....la parte destra non la vedo.

quello vorrebbe essere il mio acquisto, devo contenere le spese e quella versione ha un lasso di tempo più ampio per le mie composizioni.

per quanto riguarda il carro riscaldo che "urgenterebbe", chissà se il nuovo allestimento della 685 con fuoco nel forno non ci illumini con le fiammate del bruciatore.
facciano loro, gradirei un pulsante per poterlo spenger.

comunque mi la 342.4013 mi rwestituisce l'acquattamento sul binario un immagine di muscolosa robustezza......che magari era solo scena.

però qunto bene vogli a questa macchine.

felice degustazione

Daniele Pecchioni

Ma che bella poesia!
Anche se io non ci ho capito niente.
Non è che potresti risciaquare i panni in Arno?

A parte la disquisizione poetica ( che comunque ha il suo peso nell'acquisto del modello), per le "palpebre" che non vediamo riprodotte sopra i finestrini frontali Buonopane dice di guardare le foto della macchina riprodotta , almeno così mi hanno detto al CFB ...io non ho foto , ma chi le ha le tiri fuori così vediamo il tutto.
MOOOOOOLTO più preoccupante sembra essere il discorso del gancio... Da foto viste il portagancio ad innesto di rondine è ad un'altezza che non consente l'utilizzo dei ganci corti...chi ha la macchina può verificare ?
Per il resto il modello c'è , personalmente aspetto il terzo faro...
saluti

Io la macchina l'ho presa e ho parecchi articoli e la monografia sulle 342,cercherò la 4013.

Stavo per fare una foto del 342 affiancato ad un interfrigo ACME con ganci corti Roco...............ho desistito Non si agganciano. Eppure, secondo il mio modestissimo parere si poteva tranquillamente fare l'asola del gancio più in basso, spessorando il portagancio si poteva tranquillamente prevedere l'utilizzo anche dei ganci corti Roco. Mi auguro che facciano questa miglioria (anche solo allungare verso il basso la sede del portagancio dove iserire il gancio stesso) in futuro perchè la macchina è veramente ben fatta e merita veramente. Meccanica eccellente, personalmente le modanature a me non dispiacciono (anche se le modanature della vecchia lima sulle E444 sono tutt'ora le migliori).
Max

Si infatti...con tutte le norme che ci sono al giorno d'oggi una cosa del genere non ha senso di esistere.
Sarebbe bello rendessero disponibili in futuro e gratuitamente dei nuovi portaganci che arrivino più in basso.

Concordo, sarebbe una spesa assai ridotta ma estremamente efficace

Salve ragazzi quanti pezzi sono ? 600 oppure 900 ?
Grazie per la risposta
Silver

Sono 600 pezzi.

Ieri ho visto il modello, il primo impatto è stato positivo e restituisce bene l'idea della locomotiva reale, molto bene la verniciatura, lodata ieri da più persone, passino le modanture con il filo rosso troppo generoso e la parte terminale di forma sbagliata (meglio le aveva realizzate OsKar nella D.341-4001 anche se più spesse). La vetratura è come pensavo abbastanza rientrante sia nei frontali che nelle fiancate, considerando il già citato modello OsKar si poteva fare di meglio.
Funzionamento molto buono e fluido, provata su curvedi raggio Fleischmann R4 non ha dato segni di rallentamento, illuminazione buona.
Il principale problema però manifestato al momento della prova di traino è l'eccessiva altezza dell'nnesto del gancio a coda di rondine, di 2mm abbondanti rispetto le norme NEM. Provando con ganci corti Fleischmann l'aggancio con un carro dello stesso produttore non è stato possibile neanche abbassando il gancio della 342, ed anche con i ganci ad occhiello il tutto pare forzato. Inoltre la rotazione dello stesso portagancio appare molto limitata, è da verificare anche l'operatività su R3 (=420 mm), ieri invece su R4 andava.
Come da miglior tradizione, Acme ha realizzato un'altra locomotiva a 4 assi senza timone di allontanamento (vedere la differenza tra E.444 Acme/Roco), ma questa volta mi pare che abbia fatto di peggio, realizzando un modello del tutto inagganciabile e quindi inutilizzabile in un plastico.