Un bel salto indietro nel tempo! Foto di un piccolo plastico del modellista Maurizio Zampetti. Alla costruzione ha partecipato anche il sottoscritto. Correva l'anno... 1970 (!); entrambi avevamo allora vent'anni ( sob!). Materiale di trazione, armamento, palificazione, catenaria di produzione Rivarossi.
Si noti la 625 col motore in cabina e il 428 che, allora, era un po' il top della produzione commerciale. Comunque noi eravamo fortunati perché molti nostri coetanei dovevano arrangiarsi con modelli Lima, sensibilmente più economici. Ho rifotografato gli scatti originali, che comunque non erano un granché: mi scuso per la qualità delle immagini, fatte ben 48 anni fa (sob! e ancora sob!). Ovviamente, da anni e anni, il plastico non esiste più (e neanche... i nostri verdi anni. Triplo sob!).
Voglio aggiungere, però, che mi lega al ricordo di questo piccolo
impianto solo il
rimpianto (ripetizione voluta) della... verde età. Inoltre era un plastichetto estremamente limitato, a causa del poco spazio che avevamo a disposizione.
Niente più mi lega a quei modelli. Per anni infatti, pur di possedere motrici e vagoni di una certa qualità, mi sono dovuto adattare a comprare riproduzioni di prototipi tedeschi, austriaci, svizzeri e americani.
Poi è arrivata fortunatamente la produzione Roco di modelli italiani... la Lima affinò la produzione, la Rivarossi si decise - troppo tardi -a passare alla scala esatta e intanto pian piano sono nate altre marche che ben conosciamo. Così ora la mia collezione annovera solo rotabili FS (dal vapore al trifase all'epoca attuale) e traxx o Taurus di compagnie private che al vero circolano in Italia (ho però qualche modello americano interessante).
Detto questo, aggiungo solo che conosco qualche modellista che è rimasto "ancorato" felicemente alla vecchia produzione Rivarossi 1/80. Li vedo così fieri e contenti che non mi azzardo a fare commenti. Ognuno è libero di fare le scelte che crede.
Ma rinnovarsi non fa male!