Tiro su per contribuire due soldini.

Premessa (informazioni dal sito drehgestelle.de ) : I carri SSla Koeln erano caratterizzati dalla travatura a “ventre di pesce” (fischbauch) ed erano degli Shienenwagen (carri per rotaie). Nel 1939 subirono una variazione costruttiva (uso di un acciaio più economico) che portò da 7 ad 8 le traverse del telaio e così pure gli stanti (che venivano inseriti in corrispondenza delle traverse stesse) passarono da 7 ad 8.

Carro Poz 690 558: La tavola 294h/1961 postata da Giuseppe raffigura il solo 690 558 (escluso dal servizio internazionale) ed il disegno corrisponde alla serie prebellica “a 7 stanti”; inoltre il prospetto in sezione mostra una forma delle traverse (trapezoidali dritte anziché con estremità arcuate) tipica di una serie prodotta da MAN proprio fino al 1939 (sempre da drehgestelle.de). Ho la sua stessa scansione di questa tavola (penso da fotocopia di fotocopia): vi si può (volendo) indovinare un’aggiunta a mano relativa ad altri 11 carri, la cui numerazione è comunque illeggibile - e pare a 5 cifre…
La tav. 1229 (ex 294h)/1966 è identica nel disegno, ma elenca altri 4 esemplari: 690 550, 690 553, 690 559 e 690 561… riportando a piè di pagina: “NB: lo schema rappresenta il carro 690558; i telai degli altri carri non sono completamente corrispondenti tra loro” . La tav. 1229 (ex 294h)/1972 è identica a quella del ‘66, ma il 690 561 non compare più in elenco; a piè di pagina si legge (testuale): “I carri 690555 – 690556 sono stati trasformati in carri gru di circostanza ed hanno preso i N. 970 7 900 – 970 7 913”. (???)
Nel 1977 compare una tav.1234, raffigura un carro ad 8 stanti (ma con carrelli da 1800 mm di passo e differenti misure in sezione) e ne indica 4 esemplari (da 382 0 300 a 382 0 303… ???). Se mi spiegate come si fa, la allego.

Il modello Brawa è quindi errato, in quanto riproduce un esemplare della serie (bellica) a “8 stanti”. Però non finisce qui… vedi le gru gettaponte.

Carri gru gettaponte su telai SSla: Le FS ne realizzarono 7 esemplari di cui non mi è nota la marcatura iniziale (sono “fuori tavola”), quella definitiva andava da 970 7 000 a 970 7 006. Nulla so delle marcature riportate nella sopracitata tav. 1229 del ‘72. Le poche immagini reperibili mostrano tutte il telaio (bellico) ad “8 stanti”! Parrebbero esserci due sottoserie, caratterizzate dalla piattaforma di manovra degli argani: all’inizio aggettante sui lati (vedi lo 002 di Trieste postato da max333 e quello visibile nel filetto “Venezia, DL e dintorni”), in seguito sorretta da una struttura chiusa (vedi lo 004 di Genova postato dal Masselli). E’ possibile sia una modifica introdotta successivamente solo su alcuni esemplari… chi sa, parli!

Carrelli delle gru gettaponte: In tutte le foto sono del tipo “Deutz” stampato e saldato (passo 2 m), con bordo superiore rettilineo (Ottonofili, Achtung! I carrelli del kit Linea Model sono sbagliati – almeno per l’esemplare proposto). Quelli dello 002 di Trieste sono particolari: montano boccole FS, presentano un riporto di rinforzo sul bordo inferiore ed hanno le finestre trapezoidali (vicino alle balestre) accecate con un riporto saldato.

Se non si fosse ancora capito, ho in corso una ricerca sui carri gru “storici” delle FS (in particolare: sulla 807 920 di Mestre…) e sarà un vero piacere se qualcuno vorrà contattarmi per scambiarci quanto raccolto.

Un ringraziamento particolare agli amici Alessio Andreacchio, Guido Brenna, Renzo Iancer ed al sommo Pietro Merlo: per il supporto e l’incoraggiamento ricevuti.

Saluti circolari,
Andrea Chiapponi

Ciao Andrea,

Lieto di esserti stato utile nelle ricerche e grazie per averne condiviso i risultati.

Alex

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Ed ecco la Tav. 1234 dell'album del 1977.

Alex


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Tiro su, perché ogni tanto ripasso le materie… sennò vado in materia!

Ho una nota a pie' di pagina, a beneficio dei carrofili.

Distrattamente, non avevo notato che la tav. 1234/1977 indica "carrelli B 18". Dimenticando che questa sigla identifica un tipo della famiglia Y 25. Che però è roba postbellica!

I carrelli B 18 hanno il perno intercambiabile con gli ORE (di origine tedesca Minden-Dortsfeld); i sullodati ORE erano derivati dai Deutz (sempre del gruppo Minden…), che equipaggiavano i pianali tedeschi d'origine….
Ora, può essere possibile che i 4 carri della tavola 1234/1977 siano una prova eseguita dalle FS nell'ambito di quel fermento di rinnovamenti e ricicli che si è visto negli anni '70??? Visto che a piè di tabella si riporta "provenienza estera, trasformati nel 1971-72".

Ai più esperti sviscerare la cosa!

Elucubranti saluti,

Andrea Chiapponi

Ciao Andrea,

Probabilmente avrebbero dovuto montare quel tipo di carrelli al posto degli originali (mancanza ricambi? costi di manutenzione? per elevare la velocità massima?), ma che credo non fu mai realizzato.

Alex

Alex, tutto potrebbe essere…

Tuttavia la tavola è del 1977 e riporta la modifica come risalente al 1971-72; se la modifica fosse rimasta solo sulla carta, verosimilmente avrebbe recato la dicitura "in corso di modifica" (od altre analoghe) - ricordo di essere inciampato in diverse tavole di altri tipi di carri (mi pare di tipo chiuso) che riportavano diciture del genere. Non so se la marcatura UIC possa fornire qualche traccia sulla storia di questi 4 gatti (pardon, "gattung" in alemanno).

Una considerazione che credo lasci il tempo che trova: i quattro carri sono del tipo "bellico" in acciaio meno resistente, non mi pare plausibile che i carrelli siano stati sostituiti per loro usura - semmai avrebbe dovuto essere il telaio ad "invecchiare" prima. Mi pare avere molto più l'aria di un esperimento.

Empirici saluti,

Andrea Chiapponi

Be, bisogna effettivamente vedere se la marcatura UIC sia stata davvero applicata; sugli album FS è stata prevista per molti carri, ma poi per alcuni se ne è fatto a meno.

L'ideale sarebbe trovare almeno una fotografia di questi carri quand'erano in servizio regolare; allora sì che fugherebbero tutti i dubbi.

Restiamo in attesa di scoprire qualche novità

Alex

[Semi OT]
mentre per i BW47114 (FS Rmms) che mi risulta non hanno le sponde-panconi reclinabili, immagino che al vero invece lo fossero...
Grazie

Caro Andrea , i carri gettaponte sono stati costruiti per una decina di anni e mi sembra che di "uguali" ce ne siano pochi , salvo i carri di origine ,allego quanto ho trovato ma purtroppo non sò abbinare numerazione d' origine e numerazione internazionale …
1958



1964


1965




1968



Per il momento non ho altro (purtroppo...)

Giancarlo

Ciao Giancarlo,

Grazie per aver condiviso la documentazione!

A presto,
Ciao!
Alex

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volevo chiedere la stessa cosa...

Un saluto a tutti, scusate se ci ho messo un po’ di tempo.

Ho cercato di incrociare i dati postati da Libli (che ringrazio con imperdonabile ritardo) con quelli di altri stralci da ODS che devo alla cortesia di Pietro Merlo. Non sono riuscito a trovare corrispondenze certe tra marcature FS ed unificate, vi aggiorno comunque su quanto ho potuto appurare anche da altre fonti.

La marcatura FS iniziale dei gettaponti andava a quanto pare da GRUz 807.910 a GRUz 807.916 (o forse 911-917?).
I vari ODS riportano caratteristiche tecniche differenti per i singoli esemplari (tara, sbalzo trave, lunghezza fuori respingenti, solo interperno e passo carrelli risultano identici) : si può presumere che la loro costruzione abbia seguito uno schema di massima con adattamenti caso per caso - e quasi sicuramente sia durata diversi anni. Temo che ogni singolo mezzo sia da considerare come un “pezzo unico”.

Sappiamo già che la marcatura unificata andava da 970 7 000 a 970 7 006, di questi sono riuscito a localizzarne solo 4. Lo 000 di Mestre (il più longevo come servizio, fino a fine anni ’90) è quello che compare nel thread “Venezia, DL e dintorni"; lo 002 è quello di Trieste Campo Marzio; lo 004 è quello di Genova (kit Linea Model); lo 005 è quello di Cagliari.

La ricerca continua,

Andrea Chiapponi

Ringrazio tutti quanti per il materiale allegato, in particolare sul GRUz 807, anche perché ho il kit di Lineamodel da completare.
A tale proposto vorrei sapere, il solo sopravvissuto é quello di Trieste o ce ne sono ancora altri?

Chicco, per quanto mi è dato sapere almeno fino all'autunno scorso quello di Cagliari era ancora di questo mondo, in condizioni simili a quello di Trieste. Gli altri temo siano tutti già andati a far lingotti.

Fondenti saluti,

Andrea Chiapponi

Grazie Andrea per aver condiviso le ricerche.

Per la gru di Cagliari, hai anche delle foto?

Grazie.

Alex

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