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 Oggetto del messaggio: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: lunedì 15 febbraio 2016, 19:35 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
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Un saluto a tutti.
Premesso che sono un plasticista seriale, devo constatare che quasi nessuno mai si é lamentato delle riproduzioni modellistiche delle ruote e degli assili.
Ogni volta che esce un nuovo modello si scrivono enciclopedie su quanto c'é di sbagliato relativamente a quella che potremmo chiamare "opera morta" per usare un termine desunto dalla marineria, vale a dire cassa e sovrastrutture, ma in pochi, in effetti si occupano dell'"opera viva", ovvero del telaio, del sistema di aggancio e delle ruote.
Tutte cose che invece entrano in relazione con le rotaie e che contribuiscono alla buona marcia dei modelli e alla soddisfazione dei modellisti.
Le ruote di carri e carrozze, in genere, sono orribili a vedersi e decisamente tirate via di grosso. Non parlo solo dei bordini, su cui ogni singola Casa si esprime come le pare, ma delle vele che sono spesso realizzate in maniera molto approssimativa e decisamente sottotono rispetto al modello.
La riproduzione della parte interna del cerchione é nelle quasi totalità dei casi liscia e piatta, mentre al vero non é così, ma la cosa che mi disturba maggiormente é la superficie lucida, interna come esterna, cromata oppure nichelata, su cui difficilmente si trova una vernice che faccia presa e che duri nel tempo.
Ricordo, ma non ce n'é bisogno, che al vero la sola superficie lucida di una ruota ferroviaria é limitata al piano di rotolamento e al bordino!
Credo di poter affermare che le ruote della vecchia produzione Rivarossi fossero di aspetto decisamente migliore, fatte salve le misure in scala e i bordini, naturalmente.
La larghezza del cerchione corrisponderebbe al vero a circa 270 mm, vale a dire la misura di uno pneumatico da SUV, e spesso gli assi (ad esempio i Roco) misurano fino a 4 mm, come un albero dell'elica di un traghetto.
Capisco ogni obiezione relativa alla circolabilità su armamento da quattro soldi posato in maniera approssimativa o per chi monta l'ovale sul tappeto, ma c'é anche chi posa dei buoni binari in maniera corretta.
Senza andare a cercare la perfezione delle ruote Proto 87 rp25, che in effetti non consentono la circolazione se non su binari specifici, e mi riferisco soprattutto agli intervalli nocivi dei deviatoi commerciali, avete qualche idea per migliorare le cose?
Non é che si trovino in commercio delle gran belle ruote, anche volendole sostituire...


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: lunedì 15 febbraio 2016, 20:18 
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Iscritto il: martedì 27 giugno 2006, 17:48
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Località: Granducato di Toscana
Ti do completamente ragione, i nostri amati modelli sono come gli invitati di un matrimonio , vestiti perfettamente di sopra (più o meno ) ma con gli zoccoli ai piedi ... ed hai ragione anche sulla realtà delle vecchie ruote Rivarossi
Giancarlo


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: lunedì 15 febbraio 2016, 20:52 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
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Località: Bruschi
Mah...le ruote di Benno non sono male e comunque pensiamo che in Usa si usano assi in plastica...
Comunque , il problema sono proprio le gole degli scambi.
Se usiamo delle rp100 abbiamo già un rotolamento più stretto , ma siamo al limite con alcune marche di armamento al problema di cadere nella gola del cuore degli scambi.
Per verniciare le vele , non male usare i pennarelli indelebili neri, dopo aver chiaramente sgrassato la vela.
saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: lunedì 15 febbraio 2016, 21:54 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
capolinea ha scritto:
...
e mi riferisco soprattutto agli intervalli nocivi dei deviatoi commerciali, avete qualche idea per migliorare le cose?
...


Il primo e ineludibile passo è eliminare gli attuali raggi delle curve: da quelli da carrello minerario, passare a quelli ferroviari.

Adesso scatenate pure la guerra termonucleare totale, tanto il cuore del problema, nel modello, come nel reale sono le ruote e le rotaie (senza dimenticare le leggi della fisica), e non: il colore del veicolo, il diametro del chiodo del tender, o il fatto che le luci rosse non si accendono con F3, ecc..
Se si vuole il modelo perfetto e in esatta scala, anche il piano dei binari deve essere tale, diversamente ci teniamo ruote e veicoli tal quali sono oggi.
Ma anche il modellista deve essere perfetto, quindi conoscere ed accetttare i limiti della riduzione in scala del veicolo, sapendo, e accettando, che solo la distanza Milano-Parma in scala H0 sono circa 1400 metri.


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: lunedì 15 febbraio 2016, 22:45 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
In TT 300 c' è un articolo su questo, a firma di "Vox clamante in deserto". Ma, già, questo è il soprannome che gli dò io, voi lo conoscete come Benedetto Sabatini. A voce mi disse che lo standard NEM era nato in origine per raggi di 25 cm !

Al vero, le ruote con l' asse si chiamano sala montata. Noi li chiamiamo semplicemente assi.
I nostri rotabili seguono lo standard definito nella norma FIMF NEM310, liberamente scaricabile e leggibile da tutti.
Ho fatto un disegno per confrontare la sala montata NEM con quella reale ridotta in scala. Salvo errori, risulta così :
Allegato:
ConfrontoSalaNEMEReale.JPG
ConfrontoSalaNEMEReale.JPG [ 14.19 KiB | Osservato 11110 volte ]

Quella sopra, in verde, è la reale, ridotta 1:87 da mè.
Quella sotto, in azzurro, è quella in standard NEM310 disegnata da mè.
Le linee gialle sono il filo rotaia, ovvero le facce interne dei funghi.
Si vede che la ruota NEM310 (quella di tutti i nostri rotabili) è grassa sia verso l' interno, sia verso l' esterno.
Ritoccarla all' interno (spostando il bordino verso il filo della rotaia) significherebbe cambiare lo standard (cosa cui non sarei contrario).
Ritoccarla all' esterno, semplicemente stringendola quasi quanto la vera, potrebbe essere indolore, e di grande impatto estetico.
Per stringere intendo portare la quota esterna alla misura del reale. Il cerchione sarebbe ancora largo, ma si toglierebbe un 10..15% di larghezza.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: lunedì 15 febbraio 2016, 23:54 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 5901
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
ste.klausen21 ha scritto:
In TT 300 c' è un articolo su questo, a firma di "Vox clamante in deserto". Ma, già, questo è il soprannome che gli dò io, voi lo conoscete come Benedetto Sabatini. A voce mi disse che lo standard NEM era nato in origine per raggi di 25 cm !

...


Ecco, appunto per essere corretti :wink:

Mi piace il soprannome, anzi condivido :D


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: martedì 16 febbraio 2016, 0:13 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 5901
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Per chi ha voglia di saperne di più.
Poche pagine ma fatte bene e complete.

http://slideplayer.it/slide/571778/


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: martedì 16 febbraio 2016, 9:35 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Località: Trieste
Buongiorno a tutti.
Argomento vecchio ma sempre interessante e di attualità. Questa la mia posizione attualmente: credo che il modellismo sia interpretabile in infiniti modi. I due estremi sono giocare sul tappeto con poca cognizione di causa, e il proto87. Lascio stare il giocare sul tappeto...qui si parla di modellismo.
Ora, ritengo che il modellismo ferroviario che viene praticato oggi, sia sempre più tendente alla riproduzione della realtà nel modo più fedele possibile. La qualità del materiale rotabile, in senso globale è migliorata, l'armamento un pelo meno, ma lo sarà prima o poi. Gli accessori e i materiali sono migliorati anch'essi. Sto parlando a livello globale eh...
Le ruote no: e trovo questo fatto comprensibile. Credo non si sia intervenuti su questo aspetto, per consentire a tutti di usare il materiale rotabile prodotto, indipendentemente dalla capacità dei compratori di costruire un tracciato "a regola d'arte".
Parallelamente al miglioramento degli oggetti, è aumentata la nostra consapevolezza di realismo, e siamo sempre più alla ricerca della perfezione e del dettaglio e della buona qualità di marcia. Quando i costruttori di materiale rotabile cambieranno ruote? Quando la buona parte dei compratori saranno in grado di montare piani di binari a regola d'arte e non si incasineranno (per esempio) col ruotino della 640.
Cosa cambieranno i produttori? Il profilo delle ruote, ma contemporaneamente, lo sappiamo tutti, anche i telai, in modo da fare stare i rotabili sempre con le ruote a terra.
Che profilo di ruote sceglieranno? Al momento attuale, scarterei il proto87: è si perfetto e fantastico ( mi piace da matti e ci sto provando) ma in casa, o in spazi relativamente ristretti, non sarebbe possibile fare un plastico chiuso a causa dei raggi di curvatura esattamente in scala. Il materiale rotabile è poi delicato nel funzionamento...per me è la nuova frontiera del modellismo, ma non lo ritengo, adesso, la scelta della maggioranza dei modellisti.
Quindi un profilo RP25/110 o /88 potrebbe essere un buon compromesso. Implica curve dei plastici un po' più ampie ma non esagerate per gli spazi a disposizione, binario posato alla stragrande, modelli con telai ad hoc e ruote un po' più fini. E in questo modo il plastico rimane in casa...
Io personalmente sono pronto a questo cambiamento, lo aspetto a braccia aperte. Cioè sono orientato al miglioramento estetico e funzionale del materiale, concepisco il modellismo come riproduzione il più fedele possibile della realtà, con minori compromessi possibile.
Sto nella maggioranza o nella minoranza?

Buona giornata a tutti
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: martedì 16 febbraio 2016, 10:35 
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Nome: Maurizio Bellesia
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 18:05
Messaggi: 1489
Località: MATVTIA
Attualmente, fra le commerciali, le migliori riproduzioni di assali per carri/carrozze li fa REE Modeles.
Accettabile compromesso fra realtà e modellismo (per uso intenso).

Ovviamente a mio giudizio.
Provare per credere.

Ciao.

Maurizio


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: martedì 16 febbraio 2016, 14:36 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
Messaggi: 1563
Località: Baruccana
nanniag ha scritto:
I due estremi sono giocare sul tappeto con poca cognizione di causa, e il proto87.
Osti!
Allora io sono estremista proprio su tutti i fronti, dato che faccio entrambe le cose! :lol: :lol: :lol:
[e ci prendo un gran gusto a fare entrambe!]

Per quello che riguarda proto:87 mi permetto di postare la mia piccola esperienza, visto che è ormai qualche anno che seguo questa scala.
Innanzitutto posso affermare senza ombra di dubbio che se ci riesco io che con seghetti e taglierini sono un gran fognone, allora questa scala non è per nulla un qualcosa di inarrivabile: basta solo mettersi alla prova.
Per i carri e le carrozze a 2 assi è veramente una scemata: non dico che basti sostituire le sale montate ma poco ci manca...
Per i rotabili a carrelli (sia carri, che carrozze, che loco) c'è un po' di lavoro in più ma anche in questo caso è tutto abbastanza semplice.
La cosa che trovo complicata (e infatti non ci ho ancora provato anche se mi son ripromesso di farlo) sono i rodiggi delle loco a vapore. Però c'è chi ci riesce e sono esseri umani anche loro... c'è solo bisogno di un bel po' di studio e precisione.
L'armamento infine... se uno riesce a farselo in H0, il processo è lo stesso... anzi: è anche più semplice perché bisogna seguire i disegni delle FS così come sono (a patto di trovarli... dato che sembra che siano segreti della CIA).

Sarebbe bello (per come la penso io) che prima o poi comparissero dei kit di montaggio con già tutto l'occorrente (per l'elaborazione di un carro come per la costruzione di un deviatoio) senza dover essere costretti ogni volta a cercare (principalmente in Germania, Francia, Inghilterra e USA) i pezzi che servono. Anche perché spesso e volentieri questi pezzi (faccio l'esempio dei meccanismi di compensazione o per l'appoggio isostatico degli assi) sono sempre gli stessi, ma non ci sono ed ognuno finisce ogni volta per autocostruirsi solo quelli che gli servono.

Direi che per la diffusione in scala un po' più vasta di proto:87 (che io sappia in Italia siamo in 4 gatti proprio contati...) ci sono fondamentalmente 2 problemi:
1) lo spazio: a meno di non avere un magazzino scordatevi di fare un plastico in proto:87, visto che le ruote sono quelle reali ed i raggi di curvatura sui plastici devono essere reali (o quantomeno realistici) pure quelli e dappertutto, non solo nelle zone a vista. Sotto questo aspetto ci vengono però incontro i vari sistemi modulari (FREMO, ma non solo...) con i quali è possibile suddividere lo sforzo (e gli ingombri) tra più persone, rendendo così meno problematico il discorso spazio.
2) i costi e la reperibilità dei materiali: se è vero che trasformare un carro a 2 assi in un carro proto è una scemata non solo nelle operazioni da fare ma anche nei costi, per quello che riguarda le loco (soprattutto per quelle a vapore!) servono capacità (ovvio!) ma anche una certa disponibilità economica (faccio l'esempio delle ruote di Apogee Vapeur che sono bellissime ma costano un botto!). In genere comunque se non ci si impunta su rotabili troppo complicati, con un po' di ingegno e di spirito di adattamento si possono realizzare delle cose carine senza dover essere costretti a far mutui.

Faccio un paio di esempi che mi riguardano e che avevo già postato qualche tempo fa.

Quella qui sotto è una De500 delle Nord:
Immagine
Gli interventi strettamente necessari per la trasformazione in un modello proto:87 sono stati:
- sostituzione delle ruote con la versione proto:87 di NWSL (sono le meno belle del lotto, ma costano pochissimo e tanto dietro quei carrelli non si vedono quasi per nulla!)
- sostituzione dei respingenti originali fissi in ottone con quelli molleggiati Rivarossi (presi tra i ricambi al 40% di sconto)
- installazione di condotte e ganci realistici (questi sono di Weinert, ma vanno bene anche di altre marche, purché funzionanti)
Tutto qui, il resto (illuminazione, digitalizzazione, colore ed invecchiamento) è un conto a parte e potrebbe valere anche per l'H0 normale.

Questo qui invece è un carro merci, sempre delle Nord:
Immagine
Gli interventi in questo caso sono stati:
- aggiunta di un meccanismo di compensazione interno per l'appoggio isostatico preso in Inghilterra (MJT) e riadattato dalla scala 00
- sostituzione degli assi in plastica con le sale Weimann a raggi doppi (26€ 2 sale ma sono davvero fantastiche!)
- aggiunta dei respingenti molleggiati (Weinert)
- installazione dei ganci realistici e delle condotte pneumatiche (sempre Weinert)

Entrambi i rotabili che vi ho mostrato sono testati e funzionanti su un apposito tracciato proto:87 realizzato da me ed altri 2 (dei 4 gatti :mrgreen: ) sotto forma di moduli FREMO:87.

Nulla vieta (se siete curiosi) di fare qualche esperimento sui kit TTM che per queste cose sono decisamente un'ottima base di partenza: la spesa per la trasformazione in questo caso è di poco più di una decina di euro.

Ciao,
Lorenzo


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: martedì 16 febbraio 2016, 14:54 
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Iscritto il: giovedì 8 settembre 2011, 16:07
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Davvero impressionante la differenza con le ruote commerciali!

Ok.... la scimmia è salita.... dove si possono trovare ruote ed armamento?

:D


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: martedì 16 febbraio 2016, 16:44 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
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Località: Baruccana
Per ruote ed assi i fornitori principali sono
- NWSL (http://www.nwsl.com),
- Proto:87 Stores (http://www.proto87.com),
- Luck Feinmechanik (http://www.feinmechanik-luck.de),
- Club Proto:87 (http://www.club-proto-87.com),
- Günter Weimann (http://www.wagenwerk.de/h0de/fahrzeugba ... atztyp=117)
- Apogée Vapeur (http://www.apogee-vapeur.ch)

Per le rotaie (e bulloneria varia):
- H0pur (http://www.h0pur.de)
- RST Modellbau (http://www.rst-modellbau.de)
- Proto:87 Stores (http://www.proto87.com)
- Fast Tracks (http://www.handlaidtrack.com)
- Club Proto:87 (http://www.club-proto-87.com)

C'è poi questo fornitore inglese da cui si possono recuperare pezzi utili per le trasformazioni proto:87 (ovviamente con adattamenti dato che lassù seguono le scale 00 e P4). Questo è il suo indirizzo:
The MJT Scale Components Range (http://www.dartcastings.co.uk/mjt.php)

Ce ne saranno sicuramente anche altri che mi sono dimenticato ma al momento questi sono quelli che mi vengono in mente.

A disposizione per ulteriori informazioni. :wink:

Ciao,
Lorenzo


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: martedì 16 febbraio 2016, 22:20 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
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Località: piemonte
Ringrazio tutti per i contributi, il discorso é interessante e degno di sviluppi.
Come ho accennato all'inizio non sono attualmente orientato per una realizzazione di plastico i Proto 87. Probabilmente non in questa vita.
Come é stato osservato occorre partire dall'armamento che dovrebbe essere il più possibile fedele al vero, soprattutto per quanto riguarda i deviatoi, in scala perfetta rispetto alla realtà, cui poi deve far seguito il molleggio di tutte le sale montate e il montaggio dei respingenti molleggiati su tutti i rotabili del parco.
Tuttavia sono molto soddisfatto della posa dell'armamento del mio plastico che pure é stato realizzato con materiale commerciale, deviatoi Roco lunghi cod. 83 e binari Peco cod. 75, su cui marciano regolarmente locomotive Metrop, Fulgurex, Top Train e attendo di vedere il comportamento della Gr 851 di Alpen. Raggio minimo circa un metro degli inglesi, tutto sommato non troppo lontano dalla realtà. Ho solo qualche problemino con la Gr 670 in marcia avanti per via del lungo passo rigido e della conformazione del perno del carrello che non prevede un richiamo, ma questa é un'altra storia.
Stefano Minghetti ha perfettamente centrato il problema e anche la soluzione, probabilmente é possibile ridurre la larghezza del cerchione sia verso l'esterno, e qui non vedo difficoltà, che verso l'interno, riducendo la dimensione del bordino ed aumentando conseguentemente lo scartamento. Penso in definitiva si possa arrivare tranquillamente a 2,40 mm senza compromettere minimamente la qualità di marcia.
Claudio Mussinatto cita le ruote di Benno, che ha un catalogo molto vasto ed interessante, ma nemmeno Benno riproduce l'interno della vela in maniera corretta.


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: martedì 16 febbraio 2016, 22:34 
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Iscritto il: giovedì 8 settembre 2011, 16:07
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EritreoCazzulati ha scritto:
Per ruote ed assi i fornitori principali sono
- NWSL (http://www.nwsl.com),
- Proto:87 Stores (http://www.proto87.com),
- Luck Feinmechanik (http://www.feinmechanik-luck.de),
- Club Proto:87 (http://www.club-proto-87.com),
- Günter Weimann (http://www.wagenwerk.de/h0de/fahrzeugba ... atztyp=117)
- Apogée Vapeur (http://www.apogee-vapeur.ch)

Per le rotaie (e bulloneria varia):
- H0pur (http://www.h0pur.de)
- RST Modellbau (http://www.rst-modellbau.de)
- Proto:87 Stores (http://www.proto87.com)
- Fast Tracks (http://www.handlaidtrack.com)
- Club Proto:87 (http://www.club-proto-87.com)

C'è poi questo fornitore inglese da cui si possono recuperare pezzi utili per le trasformazioni proto:87 (ovviamente con adattamenti dato che lassù seguono le scale 00 e P4). Questo è il suo indirizzo:
The MJT Scale Components Range (http://www.dartcastings.co.uk/mjt.php)

Ce ne saranno sicuramente anche altri che mi sono dimenticato ma al momento questi sono quelli che mi vengono in mente.

A disposizione per ulteriori informazioni. :wink:

Ciao,
Lorenzo


Grazie per la pazienza e per i link. Spulciando un po' ho notato il sistema di Fast Track per costruirsi i deviatoi 8) fantastico! 8) ...se solo le spese di spedizione e i dazi doganali non fossero così alti ci si potrebbe fare un pensierino. Dunque sono portato più all'acquisto di sale montate in scala esatta, anche perché un vero e proprio plastico non ce l'ho, ma ho in programma di costruire un diorama il più possibile fedele al vero (rotabili inclusi). Per questo motivo, a parte tedesco e francese, vedrò di acquistare da quest'ultimi.

Grazie ancora... e spero al più presto con buone notizie.

PS. [OT] sarebbe interessante parlare anche di marcature... si vedono ancora in giro parecchie persone che compongono convogli con la medesima carrozza o carro, avente sempre la stessa marcatura....belli a vedersi ma praticamente fuori dalla realtà [\OT]


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 Oggetto del messaggio: Re: DELLE RUOTE E DEGLI ASSILI
MessaggioInviato: mercoledì 17 febbraio 2016, 9:37 
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Messaggi: 1907
Località: Trieste
Ridurre la larghezza del cerchione, diciamo dall'esterno, implica raggi di curvatura maggiore a parità di scorrimento assiale. Di converso, mantenendo dei raggi di curvatura come quelli odierni, se si stringe il cerchione bisogna dare più scorrimento assiale agli assi. Sulle macchine a bielle vi sarebbero quindi dei perni di biella più lunghi.
Io credo che però oltre alla larghezza del cerchione, anche le dimensioni del bordino siano fondamentali: e devono essere ridotte contemporaneamente sia lo spessore che l'altezza. Io personalmente, trovo che gli standard RP25/110 e /88 siano già una buona soluzione per affinare i rotabili. Voi?

@capolinea: la tua idea/desiderio, è avere un profilo RP25/110 con larghezza del cerchione pari a 2,4? Il profilo RP25/88, che ha il cerchio largo 2,23 mm, non lo giudichi buono/adatto alla maggioranza/affidabile?

Ciao e buona giornata
Antonio


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