Buonasera a tutti...
Sono un nostalgico della ferrovia Orte – Capranica – Civitavecchia, più volte sono andato a visitare il tracciato, ho percorso in bicicletta il tratto Capranica –Civitavecchia ed ho potuto ammirare quel che resta purtroppo dei fabbricati ancora in piedi, unici nel loro genere di costruzione. Ho sempre ritenuto che tale linea sarebbe potuta essere (se ripristinata secondo criterio) un’ottima variante per il trasporto merci, disimpegnando cosi altre linee, ma forse questa è solo l’idea di un appassionato. Ho quindi voluto ripristinare l’intera tratta almeno virtualmente, collegandola con l’immaginaria linea FAI che la interseca nella zona di Blera. Riprodurre in 1/87 qualche tratto sarebbe stato molto difficile per le misure che ho a disposizione, ma sarebbe stato bello riprodurre anche il ponte sul Mingone, la stazione di Capranica oppure quella di Ronciglione come ho visto fare qui sul forum. Molte delle persone che leggeranno il mio libro a bordo plastico, non conoscono la storia della linea, nata tanto tempo fa per unire il Tirreno con l’Adriatico, quindi ho trascritto le sue vere vicende e quando il Gruppo FAI ne entra in possesso. Sicuramente la maggior parte di voi (amici del forum) conoscono fin troppo bene la storia di questa linea, quindi con il racconto passo direttamente al momento in cui la Orte – Capranica – Civitavecchia, viene consegnata al Gruppo FAI.
L'ultimo atto dell'immensa telenovela di questa sfortunata linea, vede protagonista la regione Lazio che nell'Aprile 2006, dopo la rinuncia da parte di RFI alla proprietà della linea, firma un protocollo d’intesa con RFI, per avere l'affidamento e la gestione del sedime della Orte - Civitavecchia. Dopo numerosi colloqui avuti con i vertici di RFI – ha spiegato l’Assessore ai trasporti della regione Lazio Ciani– si è rilevato che da parte di Rete Ferroviaria Italiana non c’era la volontà di riattivare la Orte - Civitavecchia per mancanza di condizioni economiche favorevoli. La Orte - Civitavecchia, assume, invece, un valore fondamentale per i progetti della Regione Lazio. Importante per lo sviluppo di tutta la zona, sia per il traffico delle merci dal porto di Civitavecchia fino all’interporto di Orte, e sia per l’utilizzo da parte del turismo crocieristico.
La regione a questo punto dopo molti rimpalli politici e con RFI, decide di dare vita ai progetti presentati dalla FAI anni addietro, infatti quest’ultima si fece avanti presentando un progetto per la riapertura della linea dimostrando l’utilità di avere un’altra via per portare le merci da Civitavecchia al porto di Falconara e Ancona e negli ultimi anni aveva chiesto l’utilizzo in concessione dell’intera linea, questo permetterebbe alla società concessionaria di garantire un trasporto merci, passando per le proprie linee senza dover necessariamente passare per le reti RFI (almeno fino ad Orte). Nel 2007 grazie ai contributi dei fondi europei e regionali, riprendono i lavori per il ripristino e l’elettrificazione della linea. Dal 2010, nonostante le spese necessarie per il ripristino della tratta in questione, la FAI finalmente concessionaria della linea, ha un attivo di bilancio grazie al cospicuo introito dato dal trasporto merci (oltre al normale sostentamento regionale con i finanziamenti pubblici), tanto da cambiare ragione sociale, infatti nel 2011 divenne Gruppo FAI, dove all’interno del gruppo sono state create tre divisioni: Regio FAI – FAI Cargo&Logistics – Green FAI. Attualmente GreenFAI e il servizio FAI Cargo &Logistics gestiscono l’intera tratta Civitavecchia – Orte, garantendo un traffico merci dai porti di Ancona e Civitavecchia per gli interporti di Orte e Pomezia. Sempre nel 2011, GreenFAI ha dato vita ai treni storici e turistici che da Roma possono arrivare a Blera passando per Civitavecchia o Capranica per poi raggiungere Borgonaccio terme. Treni turistici gestiti da tour operator esteri arrivano da Orte raggiungendo Borgonaccio, S’Pistacchio e Montemomi, per poi terminare passando per Civitavecchia fino a Roma.
a presto con altre foto....
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