E656-024 ha scritto:
Stefano, non ho problemi con la franchezza. Forse la ruvidità non la gradisco, ma non è un problema.
Piuttosto, non mi pare che io abbia fatto nessuna valutazione errata.
E nel tuo post ci sono troppe assunzioni su argomenti diversi e concetti che forse dovresti approfondire un po di più per esprimere quelle certezze che hai scritto.
Scusami anche nel mio caso la franchezza, ma credo che questa sia la via migliore (se si ha la pazienza di leggere e capire cosa scrivono le persone e magari fare anche genuina autocritica) per esprimere un democratico concetto di discussione.
Con rispetto.
Mi spiace se il mio intervento ti ha offeso, ma continuo a non essere d' accordo con tè.
E, se vuoi, mi piacerebbe continuare questo scambio di opinioni frà persone ugualmente appassionate.
Da 40 anni faccio il progettista elettronico (non in questo settore). Questo non significa che io sappia tutto o che non sbagli mai.
Hai iniziato questo filetto affermando :
E656-024 ha scritto:
MI sono sempre chiesto per quale arcano motivo debba pagare un decoder sonoro in media 100-110 euro.
La qualità è quella che è, il sonoro è quello che è, il realismo, con in po di fantasia possiamo pensare di averlo.
Ma il prezzo proprio no... proprio non lo capisco.
Mi da l'impressione che questo pezzo di pcb 3x1.5cm con una sassolata di componenti che non mi sembrano gli stessi che montano sulle sonde spaziali, una scatolettina di plastica (ove prevista) più un altoparlante per nulla dissimile da quelli che si trovano nelle cuffie che si trovano in vendita dai cinesi ad 1 euro, sia un attimo... sovrapagato.
Ah... forse la registrazione hifi con mezzi professionali è quella che fa lievitare il prezzo...
...
Scusate il mio essere diretto e forse un po rude.
Anche a mè piacerebbe che i decoder sonori costassero meno, però ...
Dici che la qualità del sonoro è quello che è. Allora entro in tecnicismi.
Sappiamo che il suono può essere campionato. Sappiamo che i suoni campionati stanno in delle memorie.
Forse non tutti sanno che il suono può ssere campionato a varie frequenze. Sistemi professionali campionano a quasi 200 kHz.
Ma, se campioniamo a 20 kHz, ovvero a un decimo, avremo ancora il suono. Sarà limitato a 10 kHz, non sarà estremamente fedele, ma si sentirà ancora.
Ancora : i sistemi professionali campionano a 24 bits. Ma noi possimo scendere a 16, 12 o 8 bits. Ed avremo ancora il suono.
Un calo così grande della qualità del campionamento, non dà un peggioramento altrettanto grande alla riproduzione.
E' il suono definito telefonico da alpiliguri.
Ma, frà un sistema che campiona a quasi 200 kHz a 24 bits ed uno che campiona a 20 kHz a 8 bits, c' è una differenza di costo abissale.
Il primo è quasi sicuramente il sistema che ha campionato il suono dal vivo : 24 bits, 192 kHz, grande disponibilità di memoria.
Il secondo potrebbe essere un limite inferiore per un sistema appena accettabile.
Anche la qualità dell' altoparlante, a pari diametro, ha la sua incidenza sulla qualità del suono e sul costo.
In mezzo ci sono tutti gli intermedi.
Io non sò, frà decoders sonori in commercio, ognuno a che livello di prestazioni si posizioni, ma sicuramente non sono tutti uguali.
20 suoni, 16 bits, 40 kHz, altoparlante di buona qualità, potrebbe essere la ricetta per un decoder di buona qualità, ma richiede memoria e processore adeguati.
5 suoni, 8 bits, 20 kHz, altoparlante cinese, potrebbe essere un decoder di livello basso.
Il primo usa 16 volte la memoria del secondo, quindi una differenza considerevole.
Il rapporto di costo frà i due potrebbe essere anche 3/1. Sia come costo industriale, sia come costo al pubblico.
Quindi non sono 3x2 cmq di scheda elettronica. La differenza di costo, oltre alla quantità, la fà la qualità.
Poi accenni alla democrazia. Non capisco.
Ci sono cose che non si possono votare in democrazia. Se nel costo al pubblico del decoder c' è anche il costo del progetto, che comprende la paga al progettista, non è che si possa votare di non pagarlo (spero !).
Se ci sono aziende che producono sistemi operativi in real time, non è che debbano chiudere perchè nell' immaginario collettivo la locuzione real time sembri altro.
Se nei film parlano di chips elettronici e poi fanno vedere una scheda, non è che noi tecnici ci dobbiamo adeguare. Sono loro che sbagliano (e questa affermazione non la obietto a tè, fà parte delle tante imprecisioni tecniche di cui siamo circondati).
Mi dici di fare autocritica. Non ho difficoltà, dimmi dove ho sbagliato, portando, però, argomenti più convincenti dei miei.
Aggiungo un' altra cosa.
Guardando il sito Hornby ho capito che il decoder sonoro che propongono è lo stesso progetto per vari tipi di locomotive.
Stando così le cose, probabilmente hanno fatto lotti di acquisto consistenti. Magari 5.000 o 10.000 pezzi. E' un' operazione commerciale coraggiosa. Questo potrebbe incidere molto sul costo.
Poi, da vari interventi passati, vedo che non è raro che la ESU ti sostuisca gratuitamente un decoder rotto.
Ho anche sentito un Portigliatti su una Gr625 di un amico mio. Il Portigliatti, quando chiudi il regolatore della locomotiva a vapore, smette di sbuffare ed inizia a fare suoni che somigliano a sospiri (è così), come fà la vera.
Farà altrettanto la Hornby ? Se non lo facesse potrebbe sicuramente essere giustificata dal basso prezzo del decoder stesso.
E' logico che, a costi differenti, ci siano prestazioni differenti.
Quindi, a mio parere, la faccenda è molto più articolata di quanto possa sembrare.
con stima
Stefano Minghetti