... e per l'ennesima volta la sorpresa di un modello nuovo, tirato fuori dalla scatola per farlo sgranchire un po' , che si pianta perchè il bulloncino che tiene fermo il il filo armonico dei contatti è saltato. Questa soluzione idiota, testimone della pessima qualità della tanto rimpianta produzione italiana della vecchia LIMA, ha praticamente colpito, chi prima chi dopo, tutte le tipologie di modelli che la adottano. Purtroppo anche VITRAINS l'ha ripresa ed infatti sui 464 ho avuto lo stesso problema.
Oltre a lanciare una petizione perchè sia abbandonato definitivamente questo sistema assurdo, quali sono le vostre soluzioni per ovviare a questo problema e far ripartire i vostri modelli?

Se ne parlò se non sbaglio su ttm qualche anno fa.
Mi pare di ricordare con riferimento alle 668
Quale fosse la soluzione.... Non lo ricordo!!!!!

Antonio

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Potresti postare una foto?

Grazie

Giuseppe

Un sistema "all'inverso".
Lima e Vitrains hanno la vite in plastica stampata sul guscio e il dado in metallo. La soluzione è spianare del tutto la vitina, fare un foro ed avvitarvi una vite in metallo (non serve che sia autofilettante).
Bisogna solo stare attenti a non andare ad interferire con la trasmissione: si deve avvitare fino ad arrivare a filo della faccia interna del carter. Se la vite dovesse essere più lunga e si vuole comunque bloccare la lamella, piuttosto che tagliare rovinando il filetto è meglio usare una sezione di tubetto a mo' di rondella.

Ho incollato il dadino, mi e' capitato su un paio di modelli sullo stesso lato del carrello.

Grazie delle risposte.
In effetti stavo pansando ad una soluzione del genere, tipo fare un foro in corrispondenza del perno di plastica saltato che attraversi tutto il blocchetto da parte a parte per poter risolvere da entrambi i lati avvitando poi dei dadini come quello originale. Ma ci sarà lo spazio per non interferire con gli ingranaggi?

Salve, ho risolto così ..spianato tutto forato con trapano manuale micro vite presa da un HI FI demolendo e fissata anche con liquido frenafiletti...per la cronaca 646 RIVAROSSI

Si, la soluzione adottata dal sottoscritto è quella della microvite avvitata dove stava il dadino; infilare sulla microvite un piccolo spessore tipo rondella o realizzato con un pezzetto di plastica, per bloccare meglio il filo di acciaio; soluzione che ho adottato spesso sui vari modelli Rivarossi e Vitrains (E 646/645, E 464) ed è stata sempre risolutiva.
Piero

Io ho sempre usato su tutti i miei modelli che hanno sofferto di questo problema una soluzione poco ortdossa ma efficace; saldare il cavetto direttamente al filo armonico, riposizionarlo accurtatamente in sede e poi con una punta di colla cianoacrilica fissare il pezzo di perno rotto con il dado avvitato che a questo punto deve solo tenere in qualche modo la posizione della molletta e non più stringere la piastrina che conduce corrente.
Tra l'altro la molletta in molti modelli tende a stare in posizione quasi da sola basta senza dado. Quindi il sistema di ritenuta non deve essere particolarmente robusto.
Da anni alcuni dei miei modelli hanno questo aggiustamento e non hanno mai più presentato problemi.
Saluti

Salve,
provo a mettere due foto.
La soluzione è quella che hanno detto in molti: microvite (più o meno micro a seconda della disponibilità) e, nel mio caso, filo d'ottone da 0,35 mm.
Captazione perfetta e molto meno attrito.
Carlo

Ottimo lavoro, sulla e464 VT è molto importante ridurre l'attrito, come lei ha ben provveduto: spesso le mollette troppo tirate hanno creato problemi di marcia al minimo. Io ho provveduto infatti ad allentarle un poco senza pregiudicare ovviemente la captazione.
Cordiali Saluti