Pieroc ha scritto:
Conosco, per motivi di lavoro (a livello manageriale), alcuni di questi produttori.
La cosa che mi lascia più perplesso (se così si può dire
) è il fatto che potrebbero occuparsi di qualsiasi altro settore industriale (non modellistico) e farebbero le stesse cose.
Tra gli appassionati di questo hobby ci sono molti rompiballe, qualche esperto e tanti appassionati, ma almeno (spesso) conoscono molto bene la materia; ho conosciuto dirigenti di queste aziende (quelli che fanno le scelte) che non hanno la minima idea di cosa è il ferromodellismo.......
Sono fermi alla categoria "giocattoli"........
Quello che dici si incastra perfettamente con un post che ho letto poco fa sul forum Loco Revue, una persona ben introdotta nell'ambiente dei produttori ha spiegato che allo stato attuale nessuno fa delle vere indagini di mercato per sondare quale potrebbe essere il gradimento di un modello o cosa richieda il mercato.
Funziona in realtà più o meno così, alcuni appassionati che detengono una notevole mole di documentazione su un rotabile bussano alla porta di un produttore per accordarsi su una collaborazione, si fanno remunerare la messa a disposizione delle info, cercando di convincere il produttore che sarà un successo, che si venderà come il pane, che il mercato lo aspetta da anni.
Se lo convincono poi il modello esce, a volte funziona, a volte rimane sugli scaffali, tanto chi ci perde è il produttore.
A volte litigano a metà del processo, questo spiega annunci mai seguiti da produzione, e il modello che riappare sotto altra marca....
Se non lo convincono vanno a bussare a un'altra porta...
Tutto avviene in maniera molto casereccia, e poco secondo le logiche moderne di un'azienda che deve produrre e vendere.
E in Francia il fermodellismo è molto più diffuso che da noi.
Alla luce di queste spiegazioni, certe assurdità che constatiamo nel modellismo, doppioni, modelli mancanti, riproduzioni di scarso interesse, si comprendono meglio....
Ciao, alpiliguri.