E' un'idea che mi sta balenando in testa già da un po'

Gardando qua e là post di plastici, in buona parte di essi mi pare di capire che si faccia di tutto per ridurre al minimo il "fastidio" dato dallo sferragliamento dei convogli, con soluzioni le più disparate: dal sughero sotto i binari (che funge anche da massicciata...) alla gommapiuma, spugna e quant'altro.

Dal mio punto di vista puramente personale ciò dà una certa sensazione di "freddo" ed io resto sempre convinto che i treni debbano per forza fare un po' di rumore, altrimenti non ci sarebbe così soddisfazione .

Ciò che ho in mente da tempo è il modo per amplificare i rumori, con una serie di mini-microfoni piazzati in punti strategici (magari mascherati dentro un deposito o una catasta di traversine o altro) e specialmente in un paio di punti di giuntura, collegati ad un amplificatore e due buone casse da nascondere sotto il plastico.

Per fare un esempio, ve lo immaginate lo spettacolo quando fate rallentare e frenare la loco (col sound) proprio dove è piazzato il microfono?

Rumorosi saluti

Paolo.

Secondo me non hai ben chiaro la funzione del sopporto fono isolante nei plastici.
Il mio ovale di prova è isolato bene, ma ti posso garantire che i rumori ferroviari si sentono, gli alti che non hanno nulla a che vedere no! Stesso discorso per il plastico sociale Safre.
Poi predendere di udire rumore di acciaio dove l'acciaio non c'è, mi pare che si esageri un po troppo.

Se vuoi provare cosa si sente amplificando i rumori, basta che appoggi l' orecchio alla tavola del plastico. Ti assicuro che non sono molto realistici. Comunque anche a me piace sentire il "respiro" dei miei modelli e lo sferragliamento sulle giunzioni, l' unico cruccio è che si sente il rumore anche quando non ci dovrebbe essere, come in galleria o quando il treno corre nella parte nascosta di ritorno. E credo che nessun materiale sia in grado di eliminare in maniera soddisfacente il rumore in quanto parte di quest' ultimo è prodotto dal motore stesso e dagli ingranaggi. Forse foderando tutta la parte nascosta, pavimento e pareti, con materiale fonoassorbente per stanze anecoiche, si potrebbe ottenere qualcosa. Ma ne varrebbe la pena?

Prima ancora del materiale impiegato, bisogna costruire il plastico in modo che non diffonda o/e amplifichi i rumori. Se si fa bene, si sente solo il rotolamento delle ruote sulle rotaie, ovviamente non acciaio su acciaio.
Se poi il modello fa di suo rumori che non c'entrano nulla: non è colpa del plastico. Magari conviene mettere mano al modello.

Il mio lo sto (ri)costruendo proprio con l'intenzione di sentire più "musica" possibile, quindi binari inchiodati direttamente sul tavolato, lasciando ogni tanto la giusta distanza alle giunture per sentire un po' di buon sferragliamento a questo punto microfoni e amplificatori - come ho detto in partenza - penso proprio che non servano

Bah .... Quelli dei modelli, in qualunque condizione, sono rumori che nulla hanno a che fare con quelli dei treni reali... Se devo lavorare d'immaginazione preferisco partire dal silenzio: riesco a concentrarmi meglio.

Io avevo qualche tempo fa lanciato l'idea di un suono sul plastico con dei rumori di fondo, utilissimo per ambientazioni industriali (lì il rumore di fondo pressochè copre quello dei movimenti ferroviari, rendendo inutile i costosissimi decoder sound ).

Sui rumori di marcia altri hanno già detto tutto.
Su questo punto io non capisco il senso.
Il vantaggio del suono imbarcato è che il punto di emissione si sposta insieme al modello, come nella realtà. Se va più lontano inoltre lo senti meno, oltre a localizzarlo.
Con il tuo sistema ad un certo punto il suono della locomotiva non viene più dal punto dove si trova, ma da tutto il plastico, ovvero dal punto dove le casse lo focalizzano. Intensità non più in relazione alla distanza, ma in relazione all'amplificazione e alla posizione del microfono.
Una cosa totalmente irreale. Tu stai guardando il plastico da una posizione, lo devi ascoltare dalla stessa posizione. Con il tuo sistema lo guardi da un punto, ma lo ascolti come se tu fossi nel punto del microfono.
Prova... mi permetto di dubitare che ne venga fuori qualcosa di interessante. Poi tutto è questione di gusti.
Ciao, alpiliguri.

E con lo stetofonendoscopio?
Respiri profondamente e dica ciuff-ciuff.
Ha problemi alle boccole, dobbiamo fare ulteriori accertamenti.
Passi alla cassa.

Tu ci scherzi ... ma è ottimo per sentire da dove vengono rumori strani (cigolii, ticchettii ...)

Anche a me piace sentire i rumori ferroviari in scala. Per questo ho sostituito tutti gli assi in plastica di carri e carrozze con quelli in acciaio (che pesano di più e si sporcano di meno).
Segnalo come accessorio interessante il ponte Lima nella foto di seguito; quando il treno attraversa la gola artificiale emette un suono bellissimo.
Quando il ponte stradale è chiuso interrompe la corrente al binario.
Per quanto riguarda gli altri rumori ferroviari (campanelle, trombe, passaggi a livello...) trovai in fiera a Verona dei dispositivi elettronici della ditta Elektrotreno.

A questo punto una considerazione/domanda sorge spontanea:

state scherzando vero?

Se non stare scherzando, è meglio che il così detto fermodellismo scompaia nei più profondi ipogei.

Io faccio parte degli appassionati di treni e ferrovie non dei baracconi da fiera!

Credo di aver capito cosa intendi dire. Potresti allora farci un elenco dei "plastici-baraccone da fiera" presenti in questo forum?
E' importante chiamare le cose col proprio nome.
(Se ritieni di fare prima, elenca pure solo quelli "fermodellistici").
Grazie

Se si è capito non c'è bisogno di nessun elenco, anche perchè ognuno fa il suo plastico come gli pare, e da me al massimo arriva un non mi piace, ma deve essere veramente pessimo.
Ma un conto è il plastico dei trenini, un'altra cosa un plastico che riproduce una ferrovia.
Che poi il plastico sia di fantasia e rappresenti un ambiente ipotetico piuttosto che una realtà esistente non cambia nulla.
La definizione di modellista è ben precisa e specifica, io in fatti mi considero un appassionato di ferrovie reali e in miniatura, ma da lì ad essere modellista secondo i dizionari ce né passa ( e ritengo che qui siamo in tanti).
Quindi non mi si può dire che il sound di un trenino o di un plastico rappresenti la realtà in miniatura: ci si crede e basta.
C'è differenza dall'ascoltare un orchestra e dei cantanti dal vivo in teatro e in viva voce, piuttosto che nel miglior impianto di riproduzione sonora del mondo.

I suoni, cos'ì come le luci, o meglio i fatti vanno contestualizzati, la riproduzione è semplicemente un falso postumo, l'importante è esserne consapevoli.
La riproduzione serve a rievocare, a rivivere delle emozioni, ma la riproduzione delle emozioni richiede inesorabilmente di averle vissute prima, non viste e sentite su uno schermo e attreverso un altoparlante.
Una scena sullo schermo può emezionare perchè ricorda cose vissute o alle quali siamo sensibili, ma non può essere l'esperienza che insegna.
Se facciamo tesoro delle emozioni trasmesse da uno schermoo da un altoparlante non siamo più umani ... ma solo delle macchine che reagiscono alla pigiatura di un pulsante da parte di un'altro.

Tornando ai trenini e ai plastici, con essi mi voglio divertire e immedisimarmi nel ferroviere: ora dirigente movimento, ora macchinista, ora manovratore, ora operaio dell'armamento, ora ecc. ecc.. Non voglio essere spettatore plaudente della tecnologia che gioca con il mio trenino.

Boh, io quando parlavo di rumori di fondo intendevo proprio i rumori che si sentirebbero in un'area vera (una industriale nel mio caso). E, forse non si è capito, riprodotti tramite altoparlanti esterni allo stesso plastico. Un'installazione quindi puramente opzionale.