Ciao a tutti,

Ho una SBB Ae 8/14 della Metropolitan che ha le luci che non funzionano come dovrebbero.
Lo schema a diodi lo riporto qui in allegato (c'è un circuito identico in ognuno delle due semi-locomotive). I diodi sono 1N4007 e sono tutti integri (misurati).
L'effetto è il seguente: fino a circa 4.5V la locomotiva non si muove e le luci si accendono. L'alimentatore da tavolo indica un consumo di 0.3A.
Appena vado oltre con la tensione, i motori iniziano a girare e le luci si spengono (consumo indicato di circa 0.1A).
Se ad alta velocità (diciamo 10V) freno le ruote a mano per simulare un carico, le luci ad un certo punto si riaccendono.

Dal punto di vista elettrico il motivo è abbastanza chiaro.

Quello che mi chiedo è: erano così "di serie"? (il PCB sembra originale o perlomeno vecchio circa come il modello)
È un fenomeno conosciuto anche su altri modelli? Ci sono soluzioni magari banali che mi sfuggono?
Per che motivo hanno messo le luci in serie al motore? (lasciandole in parallelo con una resistenza, questo fenomeno non si avrebbe...) Problemi termici?

Grazie per ogni spunto!

P.S: no, un decoder per ora non ce lo voglio mettere

I diodi in parallelo alle lampade, con la loro caduta di tensione circa costante, fanno da regolatori.
Quindi, entro una gamma abbastanza ampia di corrente del motore, la tensione ai capi dei diodi cambia relativamente poco.
Le lampade devono essere da 1.5 V per stare in parallelo a due diodi messi in serie.

Se la corrente nel motore è molto bassa, potrebbero non accendersi, o accendersi in maniera molto fioca.
Per avviare il motore occorre almeno una tensione pari a 3 diodi, quindi circa 2 V oltre alla tensione propria del motore.


Stefano Minghetti

Esatto, è proprio qui secondo me quello che mi "frega": il motore a vuoto "succhia" troppo poco per farmi avere quei circa 1.5V sulle lampadine... Quello che mi incuriosisce è come mai è stata scelta una soluzione simile che, se così da fabbrica, non ha mai funzionato.

Ho il locomotore in questione e il problema da te segnalato non si presenta. Cambiai le lampadine poiché fulminate con gli anni, o meglio, alcune andavano a “ sentimento “ quasi il filamento fosse semiusurato ( per la cronaca, dati gli esigui spazi nei fanali , van bene le Viessamn piccole da 1,5 volts ) . Dovrei smontare il mio per controllare la pcb ma in generale Metropolitan e Fulgurex usavano 6 diodi : 4 a formare un ponte raddrizzatore in serie al motore e 2 a valle di questo per comandare lo spegnimento / accensione dei due fanali di testa secondo il senso di marcia . Un fanale rimane sempre acceso .
Con 8 diodi ne avremmo sempre 4 per il ponte raddrizzatore e altri 4 per i 4 fanali da commutare secondo il senso di marcia.
Nello schema che hai allegato non mi pare si verifichino tali condizioni.

Confermo che lo schema è quello abituale di molti modelli Metropolitan. Come detto i diodi in serie al motore servono solo per generare una differenza di potenziale stabile per alimentare le lampadine, che sono delicatissime, basta poca tensione in più e si bruciano o poca in meno e non si accendono. Probabilmente, dato che il motore sarà un faulhaber ed ha un consumo estremamente ridotto, la tensione che si forma ai capi dei diodi è appena inferiore a quella necessaria all'accensione delle lampadine; quando invece si è al momento della partenza, si verifica un normale picco di assorbimento che ne permette l'accensione. Può darsi che siano le lampadine andate "fuori tolleranza" per cui non si accendono più come dovrebbero. Sono le microlampadine che usavano i primi orologi a cristalli liquidi per illuminare il quadrante. Io ne acquistati molti anni fa tramite un orologiaio. Se metti sotto sforzo il modello si accendono le luci? Dovrebbero, se è come penso.

Sì, quindi direi che il problema è quello che hai descritto te. Da un lato bene, significa che il modello non è stato pasticciato. Dall'altro lato male, lo devo pasticciare io...