Le 245 sono un discorso a parte, a causa di tutte le serie e varianti prodotte. Una bella Jenbach magari dal buon Faustini mi piacerebbe, adibita ai merci e alle tradotte in alta Valtellina ancora sotto al bifilare! E a proposito di Valtellina post FAV una bella D343 2000 modanata ci starebbe a pennello...

Andrea

Verissimo ahahahahah

Le mie, sul mio plastico, pur "vecie" anche loro …. funzionano ancora bene, certo non bisogna pretendere … quello che anche al vero non potrebbero fare, ma manovre e merci corti non danno problemi!

Io avevo per le mani una RR e mi hanno sconsigliato di prenderla (quello che mi aveva sconsigliato ne aveva già una, anche lui per averla avuta sotto il naso e non era già allora in grado di usarla).
Anche l'altra (è la 3000, vero?), quella a bielle riprodotta da Comofer, una fugace apparizione dalle mie parti l'ha fatta, forse era solo una ma l'ho vista in funzione. Una volta, una 245.6000 l'ho vista sulle Rive con un treno di una ventina di carri, ma era un caso limite, si andava a passo d'uomo e in piano; tuttavia in manvovra l'ho vista spostare anche molto di più.

appunto, se hai una vecia RR di 30 anni è giusto non pretendere... ma se compro un modello nuovo pagandolo profumatamente, vorrei che funzionasse a dovere... in particolare sulla marcia lenta e sugli scambi mi risulta che Comofer (in difgitale) e Hr abbiano qualche problema...

Fare una buona (nel senso della marcia) locomotiva da manovra è molto più difficile che fare un'altrettanto buona loco da treno.

Se preferisci sono i modellisti movimentisti che hanno delle pretese elevate: loco con pochi assi e passo elettrico breve, velocità minima a passo d'uomo o meno, estrema dolcezza nell'accosto ad altri carri, transito sicuro su scambi e traversate, forza di trazione adeguata …

Lenz con il suo Kof ha risolto il problema integrando il decoder e il relativo condensatore di mantenimento e curando l'isostaticità del rodiggio (ma con due assi è più facile) ..altre loco da manovra andrebbero completamente reingegnerizzate con queste linee guida in mente.... purtroppo le aziende si limitano a riscaldare il brodo ovvero a dare una rinfrescatina a progetti sviluppati in era pre-digitale.

Ma cosa costa mettere un condensatore dentro la loco? Credo ben poco questione forse di pochissimi euro, o anche meno.

Mi vengono in mente due esempi :

Il Badoni Liliput che ha due condensatori piccolini, e pur non essendo isostatico se la cava abbastanza bene (ne ho tre), basta non pretendere di passare a velocità minima sui cuori isolati.

La emmina Oskar, che non è una macchina da manovra, ma è dotata di serie di decoder e di ups che le permette di proseguire per qualche cm anche in totale disalimentazione, e costa poco più di 100 euro.

Credo che lo spazio si possa trovare in quasi tutte le macchine, anche in quelle a vapore al limite in caldaia o nel telaio, tra i longheroni.




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