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 Oggetto del messaggio: Il futuro del treno sui binari?
MessaggioInviato: venerdì 9 febbraio 2018, 9:12 
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Iscritto il: martedì 26 ottobre 2010, 7:34
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Località: la città delle tre T...
Se questa tecnologia dovesse essere messa a punto i treni a levitazione magnetica avranno bisogno delle rotaie come le conosciamo anche nel futuro.
http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/me ... 5f05c.html
Restano un paio di punti deboli: l'applicazione di forze orizzontali (propulsione e frenatura) e gli scambi. Auguri.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il futuro del treno sui binari?
MessaggioInviato: venerdì 9 febbraio 2018, 12:19 
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Iscritto il: venerdì 7 dicembre 2007, 19:06
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Località: TS, nel mitico nord-est :-)
IO INVITO i capi di RFI e di TRENITALIA a pigliare in considerazione MOLTO seria questa tecnologia , infatti se non sono capaci a fare manutenzione alle rotaie come habbiamo visto a <Pioltello> e non solo , con questa tecnologia della lievitazione magnetica aumentano MOLTISSIMO la sicurezza.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il futuro del treno sui binari?
MessaggioInviato: venerdì 9 febbraio 2018, 23:38 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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I problemi di sostentamento verticale di una linea a levitazione magnetica non differiscono da quelli di una linea con ruote e rotaie.
In entrambi i casi il carico verticale è scaricato sul terreno.
In entrambi i sistemi, in caso di difetti della via, come per esempio in mancanza di parti, il sostegno vien meno creando pericolo di deragliamento.

I sistemi a levitazione magnetica esistono già da decine di anni.
Basti pensare al nome MAGLEV = MAGnetic LEVitation, treno (treno ?) giapponese che usa quel principio, repulsione reciproca frà campi (elettro)magnetici per sostenersi, per muoversi e per guidarsi lateralmente.
Al posto delle rotaie c' è una struttura di cemento armato simile ad un ponte, sostenuto da piloni.

Ed, ovviamente, non è un sistema a manutenzione zero.
Quindi non è la soluzione contro eventuali carenze di manutenzione.

Svantaggi del sistema a levitazione magnetica :
- sistema non compatibile con gli attuali binari. Adottarlo significherebbe rifare tutti i binari e le stazioni
- necessità di energia per il sostentamento. Quindi maggior consumo di energia a pari carico trasportato
- dimensioni degli scambi maggiori del sistema a binario. Necessità di molto più spazio per i piazzali delle stazioni
- difficoltà di costruire scali merci e vagoni merci. Di fatto precluso al trasporto merci

I dirigenti di RFI e TRENITALIA lo conoscono da, appunto, una ventina di anni, da articoli apparsi a suo tempo su Ingegneria Ferroviaria. E proprio perchè lo conoscono non lo hanno adottato.
E' utilizzato, all' estero, per (poche) linee a sè stanti e finalizzate ad unire due punti distanti.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Il futuro del treno sui binari?
MessaggioInviato: sabato 10 febbraio 2018, 12:25 
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Iscritto il: martedì 26 ottobre 2010, 7:34
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Località: la città delle tre T...
Tuttoi vero Stefano, ma se ti informi meglio sulla proposta di questi ingegneri i binari rimarrebbero gli stessi della rete attuale, e la levitazione non è dovuta a elettromagnetismo ma semplice magnetismo, se ho capito bene, con enormi semplificazioni rispetto ai maglev conosciuti e sperimentati.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il futuro del treno sui binari?
MessaggioInviato: sabato 10 febbraio 2018, 20:31 
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Iscritto il: mercoledì 20 luglio 2016, 15:44
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Io non so dove e non ricordo di preciso quando ma sono sicuro di aver sentito che il progetto lievitazione magnetica è stato fortemente contestato circa le cariche elettrostatiche emesse troppo elevate....


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 Oggetto del messaggio: Re: Il futuro del treno sui binari?
MessaggioInviato: sabato 10 febbraio 2018, 23:12 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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@ROBINTRENO
Sì, l' ho cercato e l' ho trovato. Si chiama IronLev e c' è anche sul blog di TUTTOTRENO :
http://blog.tuttotreno.it/27524-ironlev ... a-treviso/

Si sostenta su normali binari mediante magneti. Mi sembra che abbiano trovato il modo per far sì che i magneti respingano la rotaia invece che attrarla. Sicuramente è frutto di una pensata ingegnosa.
Ovviamente, in caso di difetti del binario, l' effetto Pioltello non è affatto scongiurato.

Dichiarano che, per ora, è un principio in sperimentazione, a causa del fatto che, come notavi, non è compatibile con gli scambi.
Il problema degli scambi potrebbe essere risolto forse con una diversa progettazione degli stessi.
Dovrebbe traslare non solo una parte dell' ago, ma tutta la rotaia, ed anche il cuore.
Il problema sarebbe di dare rigidità trasversale alla rotaia mobile per non innescare moti parassiti laterali.
Problema di meccanica, a mio avviso anche risolvibile. Bisogna vedere con che costi e benefici.

Noto anche che ha cuscinetti di guida in testa. Il fatto che essi abbiano tracce di rotolamento induce il sospetto che la guida laterale non sia molto precisa.
Ci lavoreranno ancora, ma al momento non mi sembra pronto all' uso.

@levrierozoppo (E326 ?)
Forse intendevi campi elettromagnetici al posto di cariche elettrostatiche.
Ho trovato questo :
https://books.google.it/books?id=Qbc2AQ ... ds&f=false
E' in inglese e da una prima occhiata ho capito che già nel 1999 avessero fatto perfezionamenti per rientare nei limiti imposti dalle normativa.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Il futuro del treno sui binari?
MessaggioInviato: domenica 11 febbraio 2018, 18:40 
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Iscritto il: venerdì 7 dicembre 2007, 19:06
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Località: TS, nel mitico nord-est :-)
levrierozoppo ha scritto:
Io non so dove e non ricordo di preciso quando ma sono sicuro di aver sentito che il progetto lievitazione magnetica è stato fortemente contestato circa le cariche elettrostatiche emesse troppo elevate....


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: eggià , dopo sono IO che sparo minchiate! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
:mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il futuro del treno sui binari?
MessaggioInviato: domenica 11 febbraio 2018, 23:42 
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Taurus,
nessuno ha detto che levrierozoppo spara minchiate.
Può succedere, di ricordare un concetto similare, al posto di quello esatto.
Potrebbe anche essere che sappia una cosa che io non sò.
Siamo tutti grandi e vaccinati, quindi ci si confronta su fatti ed opinioni.

Con le opinioni, è facile. Se io penso che la terra sia piatta, questa opinione la posso mantenere per quanto tempo voglio. Nessuno mi può obbligare a cambiarla.
Coi fatti è un po' più difficile. Se io voglio che gli altri considerino piatta la terra, li devo convincere.
Per convincere gli altri devo portare dimostrazioni oggettive e verificabili, le impressioni non servono.

Ma non è sempre stato così.
Prima di Galileo Galilei (periodo circa del 1200, 800 anni fà), le conoscenze erano valide solo se enunciate da persone importanti.
Poi Galileo Galilei stabilì le basi per la conoscenza scientifica, secondo la quale una conoscenza è acquisita ed accettata se :
- ha una teoria che la spiega
- esiste un esperimento ripetibile che la conferma
- è descrivibile con formule matematiche (sò che hai strappato il libro per farne aeroplanini, ma tranquillo ! Questa opzione si applica solo alle scienze dette "esatte")

Quindi se uno porta una opinione ed un altro la pensa diversamente, non c' è alcun scandalo.

Il problema nasce quando si riportano affermazioni sbagliate ("la locomotiva stava dietro, quindi il macchinista guidava dalla cabina posteriore"). Riportando cose errate, succede di esporsi alle critiche assieme all' autore dell' errore.
Chi critica ? Tutti. E frà essi, anche chi sà che questo non è vero.
Come si fà a sapere che non è vero ? In questo caso, è sufficiente leggersi i regolamenti ferroviari o chiedere ad un macchinista.
E' un fatto, non richiede deduzioni, ma solo osservazione.

Forse, a volte, ti sei sentito criticato quando hai riportato articoli di giornali.
La critica, però, non è diretta a tè come persona, ma agli strafalcioni degli articoli che riporti, che contengono anche perle come quella del macchinista che guida dalla cabina posteriore.

Che, poi, le cose spesso sono più complicate di quanto possa sembrare.

Quello della cabina posteriore, ha solo sbagliato epoca. Oggi non è più così, ma coi treni navetta col citofono Perego, era proprio così.
In Francia, Germania ed in Inghilterra, invece, ottanta anni fà avevano treni navetta a vapore. Il fuochista stava sulla locomotiva ad alimentare la caldaia, mentre il macchinista guidava dalla carrozza pilota tramite servocomandi.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Il futuro del treno sui binari?
MessaggioInviato: lunedì 12 febbraio 2018, 6:33 
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Iscritto il: venerdì 10 gennaio 2014, 7:20
Messaggi: 1325
Complimenti Stefano, anzi: complimentoni. Limpido esempio di come dovrebbe essere una discussione. Buona giornata.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il futuro del treno sui binari?
MessaggioInviato: lunedì 12 febbraio 2018, 13:22 
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Iscritto il: mercoledì 20 luglio 2016, 15:44
Messaggi: 141
Signori: mi scuso per essermi espresso male. Volevo dire appunto campi magnetici. Al di là di tutto però sono sicuro di aver letto o sentito che il treno a lievitazione magnetica potrebbe nuocere la salute soprattutto per chi indossa il pacemaker. E del dubbio del progetto "levitazione" è un po' alla portata di tutti....


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