Da “La Tribuna di Treviso”, 11 maggio 2012
Aeroporto, la Lega fa muro. E Treviso frena Dozzo: odg anti-lavori. Quinto: tetto ai voli. Ca’ Sugana: «Contro il caos tram, treni o la Noalese bis»
Sul masterplan del “Canova” fioccano le perplessità. E non più solo delle associazioni ambientaliste e dei comitati dei cittadini, ma anche dei Comuni interessati – Treviso e Quinto – e, a sorpresa, persino dei parlamentari della Lega. La viabilità sulla Noalese è il punto debole del piano ventennale di sviluppo del «Canova», almeno secondo la giunta di Ca’ Sugana. Le osservazioni al progetto presentate da Enac e Save, sono state discusse mercoledì in giunta e inviate ieri al ministero dell’Ambiente che ora dovrà esprimere una valutazione di impatto ambientale sul masterplan. «Viste le previsioni di aumento dei voli e quindi della circolazione sulle strade occorre pensare a come creare soluzioni per una viabilità alternativa di accesso all’aeroporto», spiega l’assessore alla Viabilità Stefano Pimpolari, che ne ha parlato con i colleghi in giunta. Quali? Il collegamento ferroviario con la linea Treviso-Vicenza, servito da piccoli treni fino al punto da ipotizzare una nuova stazione Treviso-aeroporto (a proposito, non doevva venir riaperta anche Trevsio Ss. Quaranta?) ). Altro suggerimento: una linea di tram sulla Treviso-Ostiglia, ora trasfromata in pista ciclabile. Alò vaglio anche la Noalese bis o una bretella diretta con la Tangenziale. Alternative che, se realizzate, consentirebbero di dirottare il traffico dalla Noalese, oggi l’unica via d’accesso all’aeroporto, e di alleggerire il carico di smog e rumore su San Giuseppe. Insomma, la rotonda sulla Noalese di fronte allo scalo, progettata nel masterplan, non rassicura Ca’ Sugana sull’impatto viabilistico e ambientale dello sviluppo dello scalo. «Per noi lo sviluppo dello scalo è fondamentale», ribadisce Pimpolari. Treviso quindi pensa più ai movimenti di terra che a quelli di.. aria, come ha fatto invece il comune di Quinto: martedì, in consiglio ha ribadito in modo perentorio la necessità di limitare a 16.300 i voli dal “Canova” (oggi sono circa 20 mila). Una presa di posizione, quella dell’amministrazione del leghista Mauro Dal Zilio, decisamente più drastica (e polemica) di quella del capoluogo. Ma sui lavori di ampliamento pende un’altra spada di Damocle verde Lega. Il 26 gennaio scorso il Governo ha accolto un odg di Gian Paolo Dozzo, Marco Reguzzoni e Massimo Bitonci, che impedisce l’ampliamento, la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria per gli aeroporti confinanti con zone a tutela ambientale. Come il parco del Sile. Un provvedimento che eqivale a uno stop ai lavori previsti per il «Canova«. Per questo l’associazione «Fare Treviso ha inviato a Enac la richiesta »di interrompere immediatamente l’iter per il Via. Sull’argomento interviene anche il presidente del comitato “No aeroporto”, Dante Faraoni: «Ci chiediamo: perché questa decisa svolta verso le nostre posizioni, ricordando soprattutto la forte e violenta opposizione del partito di Dozzo e dei suoi alleati fecero nel 2011accusandoci mezzo stampa che non era vero che la Save si stava preparando ad un mega ampliamento dello scalo». Perplessa anche Italia Nostra che al ministero dell’Ambiente ha inviato diverse osservazioni. Fra queste il mancato coinvolgimento di comuni come Casier, Morgano, Silea e Preganziol. Laura Canzian
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