Giancarlo Giacobbo ha scritto:
Certo che girano gli zebedei, ma se lo potessero fare, le ferrovie metterebbero tutto su gomma, e questo già lo hanno iniziato a fare. È ovvio che per far viaggiare un treno c'è bisogno di una infrastruttura di linee, mezzi e personale che costano in manutenzione ammortamenti e stipendi. Per far viaggiare un bus c'è il solo costo di pochi gestori, un autista e l'ammortamento e manutenzione del mezzo. L'infrastruttura no, perché le strade le pagano tutti con le proprie tasse. E non è poco.
Appunto.
Quindi
Un bus = 60 persone coinvolte: viaggiatori + dipendenti = almeno 30 voti.
Un treno di 2 668 = 160 persone coinvolte = sempre 30 voti.
E non stiamo a piangere delle nostre montagne, da altre parti in pianura hanno fatto anche di peggio: l'erba del vicino non è sempre più verde, sempre se c'è.
Fino a quando continuiamo a pensare che gli umani abbiano la stessa cultura sui treni e le ferrovie, mentre per il resto: colore della pelle, forma degli occhi, religione, lingua, ecc. invece sono diversi, non andiamo da nessun parte, è la cultura a fare la differenza, e basta un fosso per creare un abisso tra le culture. Figuriamoci quando in mezzo c'è la pianura padana, che già anche qui ...
Una sciocca domanda, vi siete mai chiesti perchè in tanti altri stati stati le ferrovie sono specializzate? O passegegri o merci?
Semplice suddividendo così il sistema si riducono almeno del 50% i costi di infrastruttura e gestione.
I giapponesi stanno ancora chiedendosi coma si faceva senza l'elettronica di oggi, e nel secolo scorso in DD ad avere una sequenza a distanza di blocco e a caso di treni a 200 k/h e 80 k/h. Ma la DD da sempre rende e tanto.