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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: mercoledì 8 giugno 2022, 7:32 
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Come corollario consideriamo che il macchinista non ha alcuna incombenza sul controllo della posizione dei deviatoi a meno che non gli venga prescritto specificatamente.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: mercoledì 8 giugno 2022, 20:37 
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Tz ha scritto:
Come corollario consideriamo che il macchinista non ha alcuna incombenza sul controllo della posizione dei deviatoi a meno che non gli venga prescritto specificatamente.


Il macchinista come lo ho citato io non ha nulla a che vedere con ciò.
In ferrovia si automatizzano scambi e segnali quindi si prepara la strada e si inviano ordini al macchinista che agisce sui motori che nuovono il treno, nell'industria i segnali e il macchinista non ci sono e i motori fanno parte integrante dell'automazione, quindi il sistema è più complesso: lo sai ti sei fatto il plastico analogico ed è +/- la stessa cosa, cosidera ogni motore come ogni tratta da alimentare.
Che poi è +/- la stessa cosa che fa lo ERMTS, di fatto il macchinista conferma i comandi arrivati dal sistema automatico.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: mercoledì 8 giugno 2022, 22:45 
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Vabbè, nel pentolone ci può stare un po' di tutto...


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2022, 11:08 
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Io ho vincolato il movimento di due deviatoi affacciati (crossover) visibili in primo piano ad una barretta di ottone che, tramite un servo, muove (o no) entrambi i deviatoi in modo sincrono.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2022, 12:26 
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Tz ha scritto:
Vabbè, nel pentolone ci può stare un po' di tutto...


No, non è pentolone, è proprio così,
Anzi, da decenni applico (cioè applicavo) nei miei impianti metodi di gestione mutuati proprio dai sistemi ferroviari, in particolare dalle linee ad alto traffico e segnalamento concatenato, di fatto scopiazzando il blocco BACC, con tanto di tabulato su alcuni impianti.
Anzi per certi versi applicavo già principi dello ERTMS a metà anni '90, per muovere oggetti su linee di trasporto tra produzione e magazzini automatici, e all'epoca non lo faceva quasi nessuno.

Non sembra, ma da giovane ho studiato! :mrgreen: è ricordarsi bene tutto che oggi è un problema :roll: :?
:lol: :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2022, 13:10 
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marco_58 ha scritto:
Tz ha scritto:
Vabbè, nel pentolone ci può stare un po' di tutto...

Anzi per certi versi applicavo già principi dello ERTMS a metà anni '90, per muovere oggetti su linee di trasporto tra produzione e magazzini automatici, e all'epoca non lo faceva quasi nessuno.


'azz, allora l'hai inventato tu l'ETCS visto che a quel tempo non era stato ancora sdoganato a livello europeo mentre tu già lo applicavi... immagino anche con RBC tra produzione e magazzini... :mrgreen: e pensare che in FS a quel tempo non avevano ancora nemmeno pensato seriamente a SCMT... :?


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2022, 14:07 
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Etsero17 ha scritto:
Io ho vincolato il movimento di due deviatoi affacciati (crossover) visibili in primo piano ad una barretta di ottone che, tramite un servo, muove (o no) entrambi i deviatoi in modo sincrono.


Considerando che sono con cassa di manovra elettrica nella realtà si muoverebbe prima quello più vicino alla stazione e quando ha terminato la manovra si muoverebbe quello più distante. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2022, 15:01 
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Tz ha scritto:
Considerando che sono con cassa di manovra elettrica nella realtà si muoverebbe prima quello più vicino alla stazione e quando ha terminato la manovra si muoverebbe quello più distante. :wink:


Nella realtà!
Ma sul mio plastico si muovono in contemporanea. :D :D


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2022, 17:46 
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Tz ha scritto:
marco_58 ha scritto:
...
e pensare che in FS a quel tempo non avevano ancora nemmeno pensato seriamente a SCMT... :?


Si ma se trovo l'inventore gli fracasso il pc sulle parti intime.
Fra tutte le soluzioni possibili ancora una puntiforme, così come il BACA, alla fine costa come il BACC, ma però dopo 10 anni rifai tutto ... è meglio che taccia.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2022, 19:49 
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Ciao Marco,

è un po' che non scrivo perchè muovo le manine, facendo funzionare segnali veri e BEM veri.
Ovviamente, fuori dall' esercizio e in un contesto museale.

Credo che Tz voglia dirti che i sistemi a sicurezza intrinseca propri delle ferrovie (e di altri settori) non siano paragonabili con realizzazioni simili nel campo industriale.
Il tuo blocco automatico per pezzi che viaggiano sulla linea di produzione assomiglia più al blocco automatico della cintura di Klausen21, che ad un blocco automatico, FS o DB o altro che sia.

La sicurezza intrinseca adotta principi base che sono sicuro che conosci, come :
- due fili per comandare un ente (segnale, deviatoio, ..). Non esiste il filo comune. Questo per evitare che un accidentale contatto coordinato possa causare un comando pericoloso
- cortocircuitare i fili (andata e ritorno) che se andassero in tensione, darebbero segnalazioni o comandi non sicuri
- retroazione di tutto, compresi i segnali. Sia quelli a vela, sia quelli ad ala sono considerati a via impedita (o in altri aspetti) solo se i relativi contatti di posizione riportano lo stato voluto, indipendentemente dal comando
- assenza di tensione, significa sempre condizione più restrittiva

Sò che ne puoi aggiungere altri tu.
Esaminando un normale circuito di automazione, se ne trarrebbe facilmente la conseguenza che, per renderlo a sicurezza intrinseca, sarebbe da ripensare, compresa la logica.
Per fare un solo esempio :
- nell' automazione : un fine corsa si chiude quando il pezzo è da fermare, ed aziona un relè che toglie tensione al motore, evitando la collisione
- in ferrovia : il relè starebbe eccitato tutto il tempo, comandato con entrambi i fili. Il finecorsa, a doppio contatto, toglie tensione al relè, che, non più eccitato, toglie tensione al motore

I relè ferroviari funzionano a gravità e non hanno la molla, per non correre rischi in caso di rottura della molla stessa.
Hanno anche i contatti guidati. In automazione solo alcuni tipi lo sono.

E con ciò, mi scuso con Luca per l' invasione, e mi fermo quì.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2022, 21:50 
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No Stefano, a differenza della maggioranza dei progettisti di automazione, io ho quasi sempre lavorato su impianti di processo o/e lavorazione/movimentazione di oggetti pericolosi e pesanti, quindi le apparecchiature e i circuiti, software compreso, sono molto simili a quelli utilizzati in ferrovia, infatti chi arriva dopo di me e non è smaliziato non ci capisce nulla e spesso fa danni.
Per quegli ambienti dove ho operato io ci sono anche norme specifiche molto severe, oltre alle istituzionali: quelle per gli stabilimenti farmaceutici fanno rinunciare a tanti.
Nei miei impianti la sicurezza assoluta è sempre minimo ridondata fra sistemi e apparecchiature indipedenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2022, 22:27 
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marco_58 ha scritto:

Fra tutte le soluzioni possibili ancora una puntiforme, così come il BACA, alla fine costa come il BACC, ma però dopo 10 anni rifai tutto ... è meglio che taccia.


SCMT non è un sistema di distanziamento ma solo di sicurezza, lo ritengo abbastanza valido ma non sopporto che sia completamente trasprente al macchinista, ovvero non apporta alcun aiuto alla condotta del treno, lui sa tutto ma non dice assolutamente niente al macchinista... :? come invece fa ERTMS.

Beh, il Bca costa una fava rispetto al BAcc solo che non mi è mai piaciuto dall'inizio per vari motivi e sono riusciti a ricamarci attorno una normativa che è a dir poco oscena... :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2022, 0:19 
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Aggiungo una dimenticanza, nei mie impianti la sicurezza e il funzionamento sono sempre "positivi": c'è tensione = marcia, non c'è tensione = fermo. Poi ci sono le eccezioni dove con un solo segnale devi dare due informazioni, la più importante e quella data dalla presenza della tensione.
Infine ci sono le fotocellule, lì il discorso di diversifica dati i tre tipi: sbarramento, riflessione, tasteggio; dove serve sivurezza assoluta mai a tasteggio e quasi sempre a sbarramento (è richiesto anche dalle norme).
Purtroppo in tanti per comodità loro, e facilità di cambio nel sw dei PLC, usano solo contatti NA in finecorsa o/e pulsanti, quaindi lavorano sempre a lancio di tensione, qui la sicurezza è garantita solo in minima parte e se ci sono danni devono pagare.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2022, 6:57 
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Scusa marco_58, che significa "a lancio di tensione"? Grazie.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: 4S
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2022, 8:21 
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Etsero17 ha scritto:
Scusa marco_58, che significa "a lancio di tensione"? Grazie.


Accademia dell Crusca a parte, che di: elettrotecnica, automazione e di ferrovia non ne sa nulla (ci sono le prove in riprese televisive RAI, situazioni che rasentano il ridicolo)
L'espressione "lancio di tensione" è un preciso concetto e modo di comando delle apparecchiature elettriche.

L'espressione indica che un dato evento avviene quando ad una data apparecchiatura viene inviata tensione, di solito è usato in impiantistica della distribuzione di tensione, ma noi adetti ai lavori lo usiamo anche in automazione.

Faccio due esempi chiarificatori anche se, ripeto, la materia è molto da adetti ai lavori, ma in caso d'incidenti il torto o la ragione passano dalla corretta interpretazione di questo concetto e di altri simili, in ogni caso è tutto nelle norme applicabili: CEI, antincendio, sanitarie (in particolare sale operatorie e terapia intensiva), igiene, intrusione, in ferrovia nelle norme per le gallerie, ecc..
Lasciate perdere quello che dicono i giornalisti, per loro il fienile ha preso fuoco per cortocircuito, ma nei fienili gli impianti elettrici sono vietati da sempre, e il contadino lo sa di suo.

1- Comando macchine di produzione e automazione
Quando si vuole la sicurezza assoluta contro gli infortuni o i danni materiali si usa fare funzionare o intrevenire una apparecchiatura quando c'è tensione e arrestarla quando manca, nel comando delle macchine (anche la lavatrice) è sempe così, quindi anche in automazione. In verità in automazione ci sono delle eccezioni, ma sono poche e precise situazioni codificate dalle norme "Direttiva macchine".
Non per nulla sulle centraline DCC c'è il pulsante rosso.

2- Distribuzione dell'energia elettrica
In distribuzione dell'energia elettrica è tipicamente utilizzato per fare aprire degli interruttori in caso d'emergenza (tipo quei pulsanti in scatole rosse sotto vetro che si vedono fuori da locali elettrici, in particolare dove sono gestite tensioni superiori a 400 V **).
Qui, per ragioni di maggior sicurezza, si preferisce togliere tensione su volontà umana, la ragione è semplice; se dal quel locale elettrico si dipartono le linee di alimentazione di impianti di sicurezza (pompe antincendio, pompe di svuotamento sotterranei, ricambi aria, centri CED, ecc.) è opportono che la tensione venga tolta solo dopo che queste apparecchiature hanno terminato la loro funzione.
Tra l'altro nel caso dell'apertura di interruttori agenti su tensioni superiori a 1000 V, se a valle ci sono problemi, potrebbero riperquotersi danni ancora più gravi a monte.



**
Queste cassette le potete trovare anche nei palazzi a fianco delle porte degli asensori, lì tolgono tensione solo all'ascensore (tipicamente negli impianti più vecchi), ovvero fanno solo intervenire le loro sicurezze.
Sicurezze che rispondono a logiche e norme ben precise: per lavorare accanto agli ascensori occorre una abiltazione specifica sia per la ditta sia per il singolo operatore.


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