Rinnovo i miei complimenti per la tua opera d'arte, un piccolo mondo che ha solo l'orizzonte come confine, cosa non da poco e sogno quasi irrealizzabile per molti modellisti seppur pieni di talento, viene quasi voglia di rimpicciolirmi e di salire su uno dei tuoi treni per godermi il tuo plastico dal finestrino!

Nico, grazie per il tuo pensiero.
Quello che scrivi è quello che amo fare quando riesco a passare qualche ora al plastico, nella mia San Satiro.
Al frenetico movimento ed al veder correre decine di convogli preferisco rimpicciolirmi ad altezza "preiserino" e cercare di vedere con i suoi occhi ... treni, case, strade, colline.

Niente però è irrealizzabile e tutti gli appassionati fermodellisti/plasticisti , sia grazie ai materiali oggi a disposizione ma ancor più con l'apporto di idee, consigli pratici condivisi e visibilità dei lavori da parte dei colleghi possono fare cose belle.

Sapessi quante foto degli impianti e dei particolari che gli altri plasticisti condividono ho gelosamente salvate ed archiviate !!
Ognuna ha per me un anima, trasmette una magia che è quella di riprodurre la realtà che in quel momento voleva realizzare l'autore e cerco ogni giorno ( magari ogni giorno ... ) di "rubare" qualche idea e , piano piano e con molta umiltà migliorare

Mi piace immaginare un ragazzino che si arrampica sul muro che delimita lo scalo merci ed ai cui occhi si apre lo scenario nascosto del deposito con i binari pieni di piccole loco da manovra, vecchi carri e rotaie arrugginite. Una ferrovia molto diversa da quella che si vede con facilità in stazione ma molto affascinante e che popolerà i sogni di questo ragazzino che da grande cercherà di riportare quei ricordi a vivere sul plastico

Arrampicarsi sul muro ha dato i suoi frutti

Occhio che sta per piovere


Michele.

ciao Michele ,

si l'effetto è quello

Ho fatto una serie di foto dove i colori del cielo del fondale con la complicità della luce mattutina che filtrava dalle finestre dava l'impressione della classica atmosfera che precede un bel temporale.

Devo dire che ( ovviamente opinione personale) trovo più realistici sfondi con cieli, non dico plumbei, ma nemmeno di quell'azzurro "sparato" che fa tanto " cartoons"

In foto la resa la trovo migliore e la sensazione di profondità , grazie all'inserimento meno invasivo e netto dello sfondo rispetto allo scenario 3D , molto più enfatizzata.

Detto questo spero che il temporale estivo arrivi anche nella realtà ... e si stemperi un po' questa canicola fastidiosa

Complimenti, effetto molto riuscito .


Michele

Non ti ho mai scritto niente in queste 74 pagine....ho sempre e solo ammirato il tuo lavoro. Guardo gli scatti che ci offri di volta in volta e, non solo sei bravo a fotografare, rendendoci così la piccola ferrovia come nel reale, ma sono tutte vedute di un grande e bellissimo lavoro.
alberto

Grazie Alberto, grazie di cuore.
Leggere il tuo commento mi ha fatto tanto piacere.

L'hobby, che tutti qui sul forum ci accomuna, è riferito a cose "futili" e superflue come i nostri modelli ed i nostri plastici ma la dedizione e la passione che gli riserviamo è tanta e vedere apprezzato il proprio impegno fa un enorme piacere.

Siamo umani e si vive anche di queste piccole-grandi soddisfazioni

Sotto un'immagine da "Google Map" della zona centrale della Stazione di San

Chissà quanto t'è costato togliere il "coperchio" alla casa, mentre stava passando il satellite di Google.
alberto

A Santa Marinella, nel caldissimo Agosto 1973, i nobili colori del raggruppamento TEE vivevano una nuova vita effettuando servizi locali con le bellissime ALn442-448-460

Io me lo ricordo caldo, sì, ma non particolarmente caldo.
Avevo 16 anni.
Ricordo la Gr 740 in partenza da Faenza, con vigorosi sbuffi, in direzione Forlì.
E la mattina un' altra vaporiera, negli ultimi tempi una Gr 625, che trainava il vuoti per Lavezzola.
I complessi automotori da tè citati erano, per mè, lontani. Li vedevo sù Italmodel Ferrovie.

Nelle stazioni era tutto un brulicare di ferrovieri.

Sulla testa avevo più capelli di ora, e, dentro essa, idee diverse.


Grazie per aver fatto aprire la scatola dei ricordi.


Stefano Minghetti

... quando sono qui trovo solo relax.


Ricarico le batterie come una Tesla ...

Quel che ci vuole..dopo una settimana di fare. Sempre bello il colpo d'occhio!

Buon giorno Riccardo Alberoni.
Ho seguito con attenzione queste 74 pagine di post senza aver mai inviato alcun intervento, anche perché trovo dispersivo inquinare con commenti e/o apprezzamenti quasi inutili tipo: bello, bravo, mi piace etc.
Ma adesso che vedo queste immagini dal drone, con un bellissimo fondale che richiama le regioni dell'Italia centrale, complice anche il lungo viadotto della Direttissima, non posso fare a meno di notare, é una opinione personale, come mi risultino un poco stonati gli edifici pluripiano di scuola mitteleuropea, a tetto piano, con le finestre a nastro e i balconi in muratura.
Vedrei meglio delle case più basse, al massimo a tre piani e con tetti a falda, coperti a coppi ed embrici, dall'architettura più contorta e meno lineare, con abbaini e comignoli a volontà.
Dato che in passato avevi intrapreso un lungo lavoro di sistemazione del tracciato, eliminando le curve a raggio più stretto, con innegabile risultato estetico, penso, tempo permettendolo, che potresti ora dedicarti ad un upgrade del centro abitato, retrodatando l'epoca di costruzione degli edifici.
E se non trovassi a catalogo delle varie ditte che li producono edifici che ti aggradano, l'autocostruzione riserverebbe grandi soddisfazioni. Ormai sono a disposizione di chiunque tecnologie come il taglio laser e la fotoincisione che consentono di realizzare quello che si vuole in tempi ragionevoli.
E i nostri bellissimi centri storici non possono che essere fonte di ispirazione.