Ciao tipomilano.
Seguo con interesse il tuo progetto che assomiglia molto a quello che ho in elaborazione da anni .
Nel mio caso una mensola da 200x45 nella quale vorrei inserire una stazione e un piccolo raccordo industriale.
Interessante è la coulisse che hai inserito. È movibile? Come l'hai collegata al modulo principale?

Ottimo , mi permetto 2 considerazioni :
Il FV sul fronte ,soecie se ingombrante impedisce di fare belle foto ai treni.
Per un diorama ben fatto e funzionante suggerirei se possibile di farsi fare i deviatoi su misura da Di Pasquale .... ne guadagni in realismo e spazio.
Buin lavoro,
Andrea

Ciao, x ottimizzare ancora di più, potresti usare nella radice di destra (lato lago) un triplo al posto di due scambi...otre ad essere più scenico ti farebbe guadagnare cm in più sui binari di sosta della stazione.

Ciao
Despx

Ciao,
rispondo a titoit: la coulisse o meglio il piccolo fascio di ricovero è rimovibile, infatti è in mezzo a una porta!

Da un lato si appoggia a un calorifero, dall’altro è fissato al resto del plastico con due bulloni M8 bloccati con dado a galletto.

Purtroppo ora tutto il plastico è smontato e imballato, quindi non posso farti foto, comunque si monta in un minuto.

Per la connessione elettrica sono solo quattro fili (2 per dcc e 2 per alimentare in alternata gli scambi), ho usato gli spinotti Brawa.


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Grazie ad Andrea e a despx per le osservazioni:

Per il fabbricato viaggiatori: in quasi tutti i plastici si mette tra lo sfondo e i binari e non tra l’osservatore e i binari, però volevo fare qualcosa di diverso, mi piace l idea di avere la stessa visuale che si ha arrivando in stazione, ne userò uno di piccole dimensioni, così da avere un ostacolo visivo non troppo impattante.

I binari artigianali che mi suggerisci sono sicuramente di ottima fattura, però un Peco 75 messo giù bene fa comunque la sua figura, ha un costo ragionevole ma soprattutto è super affidabile.

Infine sullo scambio triplo ci penserò, effettivamente permette di risparmiare spazio.




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Grazie per i chiarimenti!!!!

Ben ritrovati,

brevissimo riassunto degli ultimi eventi: il diorama operativo S. Rita, piccolo e modesto impianto riproducente una stazioncina di linea secondaria con un binario di corsa e uno di precedenza, piccolo scalo merci e raccordo industriale, nel mese di luglio è stato smontato per lavori edili nella stanza dove era ospitato.

Durante i lavori ho considerato l’ipotesi di rifarlo completamente, negli ultimi interventi ho elaborato un progetto di massima con l’aiuto di vari volonterosi che ringrazio.

A settembre la stanza è tornata disponibile, ho guardato i bene tutti i pezzi del diorama smontato, e considerando che:

- sebbene sia il mio primo lavoro serio portato a termine, e con alcune scelte di progettazione che ora non rifarei, tutto aveva funzionato abbastanza bene, divertimento e soddisfazione;

- tutto era stato riposto accuratamente, in modo da essere rimontabile e recuperabile, in particolare non ho smembrato il telaio e non ho rimosso ne binari ne massicciata;

- il mio tempo è quello che è, ho lavoro e famiglia e poche ore alla settimana da dedicare ai miei hobby;

- ho già iniziato un altro plastico (cercare Rivarossa sul forum), che vorrei non abbandonare;


in breve ho preferito rimontare il S. Rita senza modificare telaio e binari, ora sto operando dei miglioramenti su tutto il resto.




Un revamping del plastico.


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Impianto elettrico.

Ho preso il diorama privato degli edifici e di tutto il resto, l’ho messo rovesciato sul tavolo (metà per volta, è scomponibile in due moduli), e ho approfittato per dare un riordino dell’impianto elettrico.

L’unico serio inconveniente che ho avuto ha interessato i cuori dei deviatoi.

Tutto l’armamento è Roco Line con massicciata fatta da me, gli scambi sono mossi dalle classiche bobine Peco, con i relativi contatti aggiuntivi per la polarizzazione.

Per vari mesi dopo la costruzione era andato tutto bene, poi uno dopo l’altro ben tre cuori avevano perso l’alimentazione, mi ritrovavo con tre scambi insulfrog, proprio quelli più interessati dalle manovre.

Con il plastico rivoltato ho potuto verificare tutti i contatti, e ho trovato la causa.

I deviatori Peco non facevano più passare la corrente, gli scambi Roco hanno una corsa degli aghi molto più breve dei Peco, i contatti lavorano al limite, e col tempo e l’usura il contatto si perde.

Non usate i contatti Peco coi binari Roco.

Per risolvere a prezzo non proprio irrilevante ho comprato il cosino che vedete nella foto:


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Hex frog della Tam Valley, fatto in USA è acquistabile in rete anche da alcuni negozi in UE.

Basta attaccargli i due fili dell’alimentazione dcc, più un filo per ogni cuore che verrà sempre alimentato correttamente in modo automatico.

Nella foto sono collegati i primi due scambi, poi li ho provati e quindi ho connesso tutti gli altri.


Per ora funziona perfettamente.

È utilizzabile solo in digitale e permette di collegare sei scambi, costa un po’ più di una carrozza (quasi due), ma fa risparmiare un sacco di tempo.

Può servire anche per piattaforma girevole e probabilmente può risolvere il rompicapo degli scambi inglesi o intrecci complicati (sul sito del produttore ci sono le istruzioni).

Ancora due parole sulla foto: l’impianto elettrico che vedete l’ho costruito nove anni fa, e allora ero orgoglioso del lavoro fatto.

Poiché si è dimostrato affidabile ho deciso di lasciarlo com’è, anche se, viste alcune immagini dei maestri che pubblicano su questo vituperato ma indispensabile forum, ora lo considero semplicemente rozzo.




P.S. chi proprio non ha nulla da fare e legge questa riga, può guardare le mie foto di treni e trenini su Instagram, cercare pfelmilano.








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Prende forma la zona industriale.

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Interessante! Puoi mostrarci qualcosa di più della zona industriale? Come pensi di organizzarla? Hai usato del cartoncino per l'edificio?
Grazie!

Per ora c’è poco altro da vedere, e non so ancora bene come organizzare la zona, vorrei un piazzale con un po’ di spazio per ospitare il camion con rimorchio Fiat in arrivo da Brekina, ma voglio anche qualcosa che colpisca e intrattenga l’osservatore.

L’edificio sullo sfondo è un calendario in cartoncino, sopra gli incollo un foglio Fabriano colorato con la stampante e che riporta anche le aperture da fare.

Spero che questa immagine chiarisca.


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Ciao a tutti, dall'ultima volta che ho scritto è passato più di una anno.

Il tempo è stato tiranno e nel 2019 i progressi su questo impianto sono stati veramente pochi, mi sono preso allora qualche giorno durante le vacanze di Natale.

L'unica parte del diorama in stato di completamento presentabile è l'area industriale sulla sinistra, come potete vedete il piccolo parcheggio si è subito riempito di autocarri:

Altro aggiornamento è stato apporre lo sfondo, precedentemente avevo usato una foto scattata da me in Borgogna (si vede nelle pagine 1 e 2), ora ho preferito un classico : lo sfondo collinare Faller, credo che sia in produzione fin dagli anni 80' e forse anche '70.

Il mio modo di fare fermodellismo sta gradualmente virando verso il vintage?

Ciao , mi piace il tuo modo di fare modellismo. Per me, ciò che fai va benissimo. Marco