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 Oggetto del messaggio: COME FARE: orario nel plastico
MessaggioInviato: domenica 4 settembre 2011, 22:13 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Ho aperto questo argomento per discutere gli aspetti dell' applicazione di un orario ferroviario ad un plastico.
La discussione è aperta a tutti.
Chi ha l' orario, o lo ha provato, o lo stà preparando, potrà mettere le proprie esperienze.
E tutti potranno mettere le loro considerazioni/osservazioni.

Avere l' orario nel plastico non è, ovviamente, un obbligo.
Ma discuterne potrebbe mettere in luce aspetti interessanti anche per chi l' orario non ce l' ha, o non ha intenzione di adottarlo.


E, siccome chi propone una cosa, viene spesso spinto ad offrirsi volontario per la sua attuazione, procedo.

Il nostro Klausen'21, è ambientato nel marzo 1921.
Inizialmente pensavamo di "inventare" un orario, costruendolo in base a considerazioni tecniche ed altri fattori.
Avevamo pensato ad un traffico di 5..6 treni al giorno per senso di marcia.
Poi abbiamo trovato l' orario del 1923 e lo abbiamo adottato.

L' orario prevede 27 passaggi al giorno fra merci e passeggeri.
Il nostro impianto dispone di 7 convogli, ma è versatile. Quindi abbiamo fatto buon viso a cattivo gioco.
Studiando le turnazioni dei rotabili passeggeri e le funzioni e composizioni dei treni merci, lo abbiamo interpretato coi nostri 7 convogli.

Occorre aggiungere che :
- i nostri convogli possono essere richiamati in qualsiasi direzione ed in qualsiasi ordine.
- i passeggeri sono turnati in base al tipo di materiale rotabile ed al tempo di accudienza ai capolinea.
- per i merci abbiamo dovuto fare qualche semplificazione.
Nella realtà, un merci, ed il suo reciproco dello stesso giorno, svolgeranno lo stesso tipo di servizio ed avranno lo stesso tipo di vagoni.
Ma i vagoni del FF Derrate per Brennero delle 6.46, non saranno fisicamente gli stessi del reciproco FF Derrate per Bolzano delle 14.44.
Noi, invece, abbiamo assegnato ad entrambi i treni lo stesso convoglio.
- la turnazione dei convogli è ancora suscettibile di affinamenti
- il tempo scorre in proporzione 1/10, quindi la giornata si svolge in circa 2.5 ore reali
- il sistema gira i treni. Quindi un vagone che sitrova dietro la locomotiva nel transito versoNord, si troverà ancora dietro la locomotiva anche nel transito verso Sud.
Nella realtà, la locomotiva viene girata, ma i convogli, nò. Solo i bagagliai vengono, all' occorrenza, spostati dietro la locomotiva. Abbiamo accettato questo limite.

Per favore, non fate troppo i contaore, equivalente per gli orari, dei contachiodi.
Fare l' orario è abbastanza complesso. Abbiamo adottato alcune semplificazioni che dichiariamo.
Al momento stiamo completando un cambio di sistema informatico, essendo passati da una scheda semiartigianale con microprocessore, ad un moderno PC. Identifichiamo già i treni nella zona nascosta, li possiamo chiamare in stazione e stiamo per affrontare nuovamente la messa a punto del funzionamento dell' orario.
Ma col sistema precedente, malgrado qualche problema di affidabilità, abbiamo sufficientemente provato il funzionamento ad orario per poter fare qualche affermazione.

La prima cosa che ci è balzata all' attenzione è l' atmosfera da stazione vera che si crea.
Anche quando non è in corso nessun movimento, si tengono sempre d' occhio l' ora del plastico e l' orario, per essere pronti ad effettuare il movimento quando richiesto.
In certi momenti, per mantenere l' orario occorre anche concentrazione, per eseguire quanto richiesto al dirigente di movimento nei tempi assegnati.
Con la riduzione 1/10, i tempi morti (assenza di movimenti in stazione) sono abbastanza brevi.

Abbiamo anche la possibilità di una circolazione sequenziale, che simula un grande falso doppio binario.
In attesa di ripristinare l' orario, utilizziamo questa.
Già questo funzionamento consente una circolazione verosimile. E dà l' occasione di effettuare precedenze fra merci e passeggeri ed una circolazione variata.

Ovviamente, quando lo esporremo nuovamente, non mancheremo di avvisare.

Ed ora tocca a voi.


Ciao a tutti
Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: domenica 4 settembre 2011, 23:30 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Oops,

dimenticavo l' orario.
Allegato:
Orario Trento 8T bn.JPG
Orario Trento 8T bn.JPG [ 104.73 KiB | Osservato 11008 volte ]



Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: lunedì 5 settembre 2011, 7:29 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
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Località: Pistoia
Il mio plastichetto ha da sempre avuto un orario, del tutto inventato ma funzionale, anche perché con la zona nascosta sempre piena di treni un utilizzo manuale sarebbe, per me, molto problematico. Con l'orario, ora sviluppato su WinDigipet Small; IB-Com e tutta l'elettronica che gli sta attorno, realizzata con anni di studio ed accorgimenti particolari, tutto fila finalmente liscio, posso lasciare il plastico in funzione per ore ed ore, che se non interviene il classico svio, peraltro rarissimo, non ci sono problemi.

Ho progettato già in partenza tutto per l'utilizzo con orario in completo automatismo perché non mi piace comandare i treni manualmente, anche perché troppo spesso creo confusione, preferisco vederli girare da soli, come accade nella realtà, dove, ovviamente non sono io a guidarli.

In un piccolo impianto come il mio, dove solo la stazione è visibile, e più della metà delle operazioni viene svolta di nascosto, si corre il rischio che nella parte visibile, essendo anche stazione di testa con linea a semplice binario, tra un treno e l'atro vi siano troppi tempi morti, e mi sono meravigliato di come in una situazione simile, anche solo un'attesa di 15 secondi possa sembrare troppo lunga.

Tutto questo ha influito sulla stesura dell'orario, perché ho dovuto tenere conto del problema e prevedere che il piazzale di stazione rimanga vuoto solo quando non è possibile fare altrimenti. Con i mezzi che sono in stazione, durante i tempi morti, eseguo manovre, anche solo per spostare il materiale, in modo che vi sia sempre qualche movimento da osservare che non faccia pesare il tempo che passa a vuoto; anche se nella realtà, in una piccola stazione come la mia, sarebbe sicuramente l'ottanta per cento del totale. Il tempo sul plastico è 1/4 del reale.

Nella stazione nascosta vi sono 6 binari, 4 di essi divisi a metà, così che teoricamente vi sia posto per 10 treni. In realtà almeno un binario deve essere sempre libero per le manovre, quindi i treni possono essere al massimo nove, anche se per un'automotrice isolata ho trovato posto in un tronchino di fortuna e quindi ho riportato a 10 il numero massimo.

Studiando bene l'orario è però sempre possibile comporre treni diversi, nella zona nascosta, anche se solo per la locomotiva, così che all'occhio non sembrino più solo 10 ma anche 12 o 13. Un limite è anche rappresentato dal fatto che ogni orario, alla sua fine, deve lasciare l'impianto con i treni posizionati e composti esattamente nel modo in cui lo erano lo erano al suo inizio, altrimenti l'operazione non può più essere ripetuta automaticamente.

Ora, ho costruto tabelle orarie che muovono convogli per la durata di 5' 12' 40' 13' e che posso richiamare a piacere e far ripetere all'infinito. Posso anche decidere di far eseguire tabelle orarie in sequenza l'una all'altra, fino a metterle tutte di seguito, per una durata di 70' circa, e ripeterle all'infinito.

Il problema resta quello di aver pochi binari nascosti per ricoverare molti più treni ed avere più convogli da far apparire nella zona in vista, ma ho in mente di ovviare costruendo un altro livello sotto la zona nascosta, ed aumentare di altri 12 binari circa la disponibilità. Quando ne avrò il tempo e la voglia vedremo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: lunedì 5 settembre 2011, 9:00 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 8:50
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Località: Lago Trasimeno Umbria
Io sto creando un orario diviso in 3, notte/mattina/pomeriggio inserendo treni notturni e merci nella "notte", pendolari nella prima "mattina", lunga percorrenza ecc, ecc.... e qui sono arrivato ancora devo terminarlo.... Per farlo funzionare ho 2 congegni elettronici (artigianali) con 60 uscite cadauno (posso modificare in tutte l'intervallo di tempo tra uscite, che dire la prima al minuto 1 la seconda dopo gli 1'' e 180'') che comandano rispettivamente svariate matrici a diodi per le partenze ed itinerari.. Nel movimento del materiale ho fatto si che un giro completo dell'impianto (circa 140 metri lineari, con 6 stazioni) viene fatto da almeno 3 composizioni simili (esempio piano rib grigia/arancio-viola/xmpr). Provo a spiegare il funzionamento: il treno 1 parte dalla stazione A mentre percorre la sua strada con fermate in altre stazioni, faccio partire il treno 2 dalla stazione C che prende il posto del treno 1 sulla stazione A, poi il treno 3 (da Staz. B) va al posto del treno 2 ed infine il treno 1 al posto del treno 3 sulla stazione B .... In questa maniera ogni volta parte un treno simile ma non uguale ("monotonia") (ogni 3 orari poi si ripete). Per i merci alcune volte creo la sosta in stazione per nulla osta stazione ricevente, non ha il posto finchè non parte l'altro merci.... Certo certe volte mi si incrocia le 100 porte con qualcosa di xmpr, ma un buon compromesso e almeno gira tutto il materiale indipendentemente dall'epoca...
Spero di essere stato abbastanza chiaro...
Ciao Fabio


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: martedì 6 settembre 2011, 8:09 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 12:44
Messaggi: 578
Località: Pavia-Bologna-Pietra Ligure
Bell'argomento, il mio approccio all'orario è diverso da quello che avete presentato qui; ovvero io prendo in considerazione non una stazione, ma una linea.
Guida manuale con più operatori, il mio obiettivo è quello di riprodurre il funzionamento di una linea con vari "ruoli" all'interno della ferrovia ovvero macchinista, capo stazione, capo treno, manovratore, dirigente unico.
Naturalmente per ottenere ciò bisogna avere un tracciato che lo permette, avere più stazioni, più amici con cui giocare, ecc.
La parte che mi diverte di più è lo studio dell'orario, tenendo conto delle "limitazioni" della linea (lunghezza massima dei treni, traffico viaggiatori, ecc) della quantità di materiale rotabile a disposizione ecc.
Tutto questo me lo permette la scala adottata (N) la fisionomia del plastico (C) disposto lungo le pareti di un garage con la larghezza max di 30-35 cm, oppure quando ci incontriamo nei Meeting FREMO (lì ci sono veramente Km di binari).
In questo caso il plastico non è da "vedere" ma da "vivere" ovvero si è trasportati nel "ruolo" che assorbe tutta l'attenzione del caso ed i naturali tempi morti sono "inesistenti" per chi gioca, ma reali ed in 1:1 per chi guarda.

ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: martedì 6 settembre 2011, 9:38 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
Messaggi: 1376
Anche io ho da tempo adottato un orario di servizio sul plastico delle FTL, ed anche sulla linea a scartamento ordinario che fa capo a Fontenuova. Anche per me, come per Alex, l'orario non è solo una sequenza di treni, ma un sistema per la gestione della circolazione su una rete che, se pur minima, comprende tre stazioni visibili (a scartamento ridotto) ed una ombra, nonché una stazione ombra ed una visibile per lo scartamento ordinario.
Qualche anno fa, quando Alex Corsico passò a Terni, ricordo con immenso piacere la sessione di esercizio che realizzammo insieme; parimenti ricordo con altrettanto piacere un pomeriggio in quel di Pavia a esercire la linea di Alex secondo l'orario che aveva predisposto.
Come avete notato, in molte delle proposte di plastico (chaimarli progetti è troppo....) che presentiamo con Andrea su TTM, alleghiamo anche una proposta di orario.
Saluti
Antonio Federici


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: martedì 6 settembre 2011, 9:56 
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Nome: Massimiliano Bovaio
Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 11:42
Messaggi: 3136
Località: Rabat (Malta)
...ed io proprio questo mi stavo chiedendo: "ma Alex ed Antonio quando ci mettono ad intervenire?!" :D

Questi sono i threads che CI piacciono!!!

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: martedì 6 settembre 2011, 11:13 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 8:37
Messaggi: 2856
Località: Roma
Beh, come ho avuto modo di dire altre volte, io feci un orario per il mio plastico prima che tutti (e dico tutti!) i partecipanti a questo forum fossero nati.
E, anche oggi, il mio plastico funziona con l'orario.
Penso che un plastico con l'orario è una ferrovia in miniatura. Senza, pur bello, rimane un gioco!


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: martedì 6 settembre 2011, 11:17 
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Nome: Massimiliano Bovaio
Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 11:42
Messaggi: 3136
Località: Rabat (Malta)
andrea (valpambiana) ha scritto:
io feci un orario per il mio plastico prima che tutti (e dico tutti!) i partecipanti a questo forum fossero nati.

...dai non è vero che sei così vecchio!!! :lol:

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: martedì 6 settembre 2011, 16:40 
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Iscritto il: mercoledì 22 novembre 2006, 11:04
Messaggi: 1124
Località: Svizzera
Nel 1992-1997 ero membro di un club (SPEAK, Spreitenbach vicino a zurigo) che aveva un enorme plastico

http://www.speak.li/archiv/2007_alteAnlage/AnlageGleisplan.gif

Immagine

e lo si gestiva con un orario molto complicato. C'erano 5 o 6 'macchinisti' e 4 stazioni presenziate, ci volevano ca 12-15 persone per gestirlo tutto.

Era interessante, ma con tutte le 'interconnessioni' tra i treni (incroci, cambi di direzione, binari occupati, coincidenze e carrozze da 'scambiarsi') era molto difficile mantenere gli orari, e spesso si riusciva a 'tenere' solo la 'sequenza' ma non l'orario ; bastava un treno bloccato, un gancio che non si agganciava , o già solo 'poca coordinazione' tra glia genti di una stazione e i ritardi aumentavano a valanga. Un 'ciclo' prendeva ca 1 ora reale, credo equivalevano a 3 sull'orologio accelerato. Con tanto esercizio però si migliorava. :wink:

Sinceramente quasi un po tanto 'stress' per me che ci andavo alla sera dopo giornate di 10-11 ore in laboratorio....

Sul plastico di casa (quando l'ho avuto) ho quindi preferito fare un sistema 'trasporti merci' di 'scuola americana', con ogni carro che aveva un compito ben definito (una scheda per ogni carro, 2 stazioni e un po di fantasia.... ad ogni giro la stazione aveva un altro nome :oops: ). Cosi c'e' sempre ancora un obiettivo, tante manovre ma ti prendi il tempo che ci vuole.

sma


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: martedì 6 settembre 2011, 21:11 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 8:50
Messaggi: 394
Località: Lago Trasimeno Umbria
Mi sono dimenticato che ho predisposto alla stazione più importante la possibilità, con un semplice interruttore, di renderla automatica o "abilitata" in qualsiasi momento ... io "gestisco" la mia linea da solo quindi posso fare la parte dello spettatore, capostazione di una stazione o manovratore. Di più per ora non posso. Ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: mercoledì 7 settembre 2011, 22:05 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Vedo più risposte di quelle che avevo ipotizzato. Mi fà piacere. Anche perchè sono varie.

Significa che in non pochi ci siamo posti il problema o l' obbiettivo di riprodurre un orario.
E per fare questo abbiamo cercato anche di riprodurre un traffico.

Se volete, per far capire meglio come avete fatto, potete mettere anche uno schema del tracciato.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: giovedì 8 settembre 2011, 12:45 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 12:44
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Località: Pavia-Bologna-Pietra Ligure
Ciao Stefano il mio lo trovi qui

http://www.ftl-online.it/ftlpv/schema.htm

e qui trovi una descrizione di una sessione operaattiva.

http://ftlpv.blogspot.com/2009/10/sessi ... -2009.html

ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: domenica 11 settembre 2011, 20:19 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 16:56
Messaggi: 387
Località: Mestre
Mi inserisco anch'io.
concordo pienamente che un orario renda il plastico una ferrovia in miniatura.

E' nata quindi la società: Sistemi Ferroviari Veneti (SFV)

Nel mio plastico gestisce la linea secondaria e gli scali merci.
Collabora con la Rete Nazionale per un orario generale.

Esistono vari tipi di treni passeggeri, ma soprattutto i "Regionali Circolari" che permettono una gestione realistica anche in un plastico non infinito.

L'orario è stato scritto in maniera grafica tutto a penna colarata e stecca su grandi fogli a quadretti.

Copre una giornata intera. alla fine tutto il materiale, sia trainato che di trazione si trova come in realtà già pronto (in scalo, deposito o fascio di ricovero), già pronto per il giorno dopo.

Posso gestire tutto da solo, ma l'ideale è essere in 2, con mio figlio Nicolò: Lui fa il macchinista e il deviatore (il mio impianto è in analogico), io Gestisco il traffico, controllo le cam dei punti nascosti e apro i segnali di partenza, quando tutto è ok.

La giornata si svolge in circa 3 ore. La mia attuale difficoltà consiste nella trasformazione del tempo (trasformare le 24 ore in 3 ore), o con un programmino per pc o meglio un piccolo circuito elettronico regolabiel (qualcuno può aiutarmi?). Per ovviare sull'orario grafico sono presenti entrambi gli orari: quello reale e quello ferroviario (circa un decimo).

Ciao
Alberto


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 Oggetto del messaggio: Re: Orario nel plastico
MessaggioInviato: lunedì 12 settembre 2011, 8:23 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 12:44
Messaggi: 578
Località: Pavia-Bologna-Pietra Ligure
Orologio?scarica qui

http://www.FREMO.it/forum/files/N/horloge104.zip

ciao


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