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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: giovedì 1 dicembre 2016, 23:35 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
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Il plastico della Valpambiana 30 anni fa era assolutamente innovativo e continua ad essere ancora ora una interessante fonte di ispirazione.
Una vera e propria pietra miliare del fermodellismo italiano.
Quel plastico fu un esempio di come si possa realizzare un impianto a mensola anche in poco spazio, poco invasivo, ma tanto divertente come operativita'.
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: venerdì 2 dicembre 2016, 10:10 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 11:48
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ammiraglio ha scritto:
Se devo essere sincero, l'idea l'ho presa proprio da Andrea e dal suo plastico della val Pambiana, ne sono stato rapito da quando lessi 25 anni fa il primo articolo sul numero 44 della rivista concorrente (preso come arretrato), poi ho dovuto aspettare l'età adulta, il lavoro e la casa per poterlo mettere in pratica, confermare che il divertimento con questo sistema non finisce mai.

Vero! Anche per me fu una folgorazione!

ammiraglio ha scritto:
Peraltro segnalo che gli edifici industriali sono solo poggiati sul piano: se mi stufo li cambio a piacimento, per esempio ho da parte i silos di un granaio e di un cementificio.

Perbacco! Vedo che Iain Rice ha colpito ancora! Una volta che ti va, faresti la sostituzione e ce la mostreresti?

ammiraglio ha scritto:
L'altro plastico che usava questo metodo, questa volta con gli sfondi curvi che ammetto però di non saper fare, era quello sulla val brembana di Bonomi e Morzenti, sempre di 20 anni fa (se non 30) e che non so se esiste ancora, ma era bellissimo anche per lo sforzo di riprodurre luoghi veri: io ho fatto lo stesso tentando di comprimere il centro storico di Prato e di interpretare la piazza s.marco di Firenze, mentre le altre scene sono di fantasia.

Altro plastico pietra miliare , una miniera di idee ed autocostruzione spinta; un capolavoro. Esiste ancora per fortuna (almeno in parte, mi pare) , e sta venendo integrato in un grande plastico sociale al GFB
http://www.gfobergamo.it/plastico_fvb_-_fvs_21.html


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: venerdì 2 dicembre 2016, 10:48 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Favoloso il plastico della Val Brembana !
All' epoca consumai le pagine della rivista su cui era pubblicato. Mi piacerebbe anche riguardarmi quell' articolo, ma, purtroppo, le mie riviste "d' epoca" sono sepolte in un armadio di difficile accessibilita'...
Per quanto riguarda gli sfondi curvi si dovrebbero ottenere abbastanza agevolmente utilizzando dei fogli di faesite, che e' molto flessibile. Non ne ho esperienza diretta, ma in passato ho utilizzato listarelli di faesite per delimitare i bordi ( anche curvi ) delle "piste" di supporto binari, come accorgimento anti caduta in caso di deragliamento, e non ho trovato particolari problemi.
Immagino che, analogamente all' applicazione che ne ho fatto io, occorra pero' realizzare una sorta di scheletro rigido curvo posteriore in compensato che "supporti" il foglio di faesite.
Forse, per lo stesso scopo, si possono usare lastre di Forex o materiali similari, ma non ne ho esperienza diretta.
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: venerdì 2 dicembre 2016, 15:41 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 12:44
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Località: Pavia-Bologna-Pietra Ligure
E sì il plastico della Valpambiana è stato la folgorazione per tanti.

Per i più iovincelli qualche notizia qui:

http://www.ftl-online.it/fvp/fvp.htm

Questo 3d mi fa quasi piangere dalla gioia...

ciaooo


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: venerdì 2 dicembre 2016, 16:09 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
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La Valpambiana!
Ho consumato il numero 44 di IT a furia di leggerlo.
Ha cambiato radicalmente il mio modo di pensare al plastico.
Ed è stata la ragione della conoscenza di Andrea!

Venendo al plastico del filetto, finalmente ho capito di cosa si tratta! Un punto punto coulisse coulisse con una varia alternanza di scene intermedie. E la coulisse di sinistra è anche piuttosto ampia, direi.
Molto molto potenziale divertimento, direi!!!
Ottimi i fabbricati intercambiabili. Permettono di variare, trasformare una scena, con il minimo tempo ed impegno.
Gli sfondi "angolari" sono in questo caso, a mio avviso, accettabili.

Casomai, visto che ormai la stampa digitale è alla portata di tutti, non vedrei male la sostituzione delle scene dipinte con panoramiche fotografiche, realizzabili a partire da foto (basta un cellulare, ormai) con il solito photoshop o derivati e stampate su pvc adesivo opaco.

Ora però, visto che l'appetito vien mangiando, vorremmo vedere l'orario!!!!!


Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: venerdì 2 dicembre 2016, 17:08 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3760
Località: Massa Finalese (MO)
Per gli sfondi ti suggerisco di cercare (se mastichi l'inglese) tra gli arretrati della rivista americana MRH (Model Railroad Hobbyist magazine) http://model-railroad-hobbyist.com/ , che tra l'altro è completamente gratis, agli articoli che si riferivano alla realizzazione degli stessi, mi sembra ce ne fossero su vari aspetti: dalla stondatura degli angoli, alla stampa digitale di immagini.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: venerdì 2 dicembre 2016, 18:10 
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Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
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Buona sera a tutti, rispondo nell'ordine:
- un cambio di fabbricati l'ho già fatto, vedete nelle prime pagine: al posto della segheria c'era il granaio;
- francamente non so usare photoshop, per ora mi accontento, anche perché gli sfondi angolari hanno una precisa ragione che Bomby forse ha intuito;
- i due capilinea sono un fascio di 10 binari davanti alla porta e una coulisse di 14 all'altro estremo, e vi assicuro che bastano a malapena;
- l'orario è diverso da quello del plastirama: qui si tratta di singoli fogli, uno per ogni ora, dove su righe che rappresentano intervalli di 5 minuti sono annotati i transiti, arrivi e partenze nei due sensi, più le composizioni dei treni secondo l'epoca; per la complessità dell'esercizio un'ora dell'orario viene svolta in un'ora reale.

Stasera qualche novità FTL, poi vi mando anticipazione
ciao a tutti
Francesco


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: venerdì 2 dicembre 2016, 18:23 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
Messaggi: 1376
Francesco,
se ti va posta l'orario, o carica i files da qualche parte.....


Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: martedì 14 febbraio 2017, 22:47 
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Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
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Buona sera,
ritorniamo un momento in Toscana, DD Bologna Firenze.

Il solito vivaltino da Pistoia per Firenze ferma a Pratignone...
Allegato:
182017203457.jpg
182017203457.jpg [ 102.39 KiB | Osservato 9726 volte ]


Un merci di cereali vuoti da Siena per la Francia, fra la rediviva 402b e il localino FTL per Montevarchi
Allegato:
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1112017224116.jpg [ 101.05 KiB | Osservato 9726 volte ]


e infine il mercione dell'acqua minerale dal Chianti, con una potente Ludmilla FTL: è talmente lungo che deve superare la prima traversa limite in uscita.
Allegato:
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Allegato:
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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: martedì 14 febbraio 2017, 22:58 
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Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
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Per Antonio: avevo ripreso l'orario per rivedere i turni dei merci, appena posso ne faccio una scansione, perché è tutto scritto a mano (con grafia che rasenta l'aramaico).
Qualche notizia sui modelli:
la 402b ha riavuto pantografi validi, stavolta Rivarossi che non agganciano i fili; quelli 'incollati' sono finiti su un etr485 giocattolo che deve solo transitare in velocità, e non si sa mai...;
la Ludmilla è un vecchio modello - credo - piko anni 70, ma è un mulo; la presi dieci anni fa usata, quando le occhialute RR non erano nemmeno nei pensieri;
la 445 è stata appena potenziata con meccanica cardanica a basso prezzo.
E non finisce qui, a giorni un lavoretto di dettaglio (che qui sopra giustamente mi avete ricordato) ma un po' lunghetto


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: mercoledì 15 febbraio 2017, 0:06 
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Iscritto il: giovedì 25 giugno 2015, 14:08
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Località: ARDEA
ciao Francesco,

è sempre un piacere leggere i tuoi interventi, non hai idea di quanto siano simili le nostre idee, in particolare sulle loco usate, mi permetto timidamente solo una correzione, (a meno che i macchinisti FTL non l'abbiano rinominata), quella che tu chiami Ludmilla in realtà non è la vera Ludmilla, infatti la loco della foto è una ex BR120 DR mentre invece le loco chiamate dai tedeschi "Ludmilla" erano del gruppo BR 232 DR.
Le 120 (ad essere sincero non ricordo se avessero un nomignolo) sono loco potentissime, e sono ancora presenti in molti paesi dell'est europa fino ad arrivare in Mongolia e Cina. Anche il Gruppo FAI ha acquistato (sempre Piko e Gutzold anni '70 da risistemare) alcune macchine di questo tipo per i servizi Cargo, insieme a due ancor più potenti 232 Ludmilla.
Quando usciranno dalle officine per il loro ripristino e revisione, ti mostrerò la versione FAI.

Alessio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: mercoledì 15 febbraio 2017, 16:11 
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Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
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Mi sono confuso fra Ludmilla e Taigatrommel (tamburo della taiga), probabilmente ho scambiato anche un modello per l'altro perché sono molto simili.
Sapevo che il gruppo originario è il 120 ma ho sbagliato sul nomignolo!
Attendo la tua Ludmilla, a questo punto è una gara :)


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: mercoledì 15 febbraio 2017, 21:48 
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Iscritto il: giovedì 25 giugno 2015, 14:08
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Località: ARDEA
e che gara sia....anzi a questo punto, è più una reale concorrenza tra operatori ferroviari privati.
Ma al momento vinci tu, le mie loco (le 120, le 232 e non solo) sono ancora in officina, per non dire sotto una montagna di cartoni, in una stanza dove ho messo tutte le scatole ancora rimaste dal trasloco.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: mercoledì 15 febbraio 2017, 22:44 
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Nome: Andrea Barrica
Iscritto il: lunedì 18 aprile 2016, 17:38
Messaggi: 327
Località: Pozzuolo Martesana
ammiraglio ha scritto:
L'altro plastico che usava questo metodo, questa volta con gli sfondi curvi che ammetto però di non saper fare, era quello sulla val brembana di Bonomi e Morzenti, sempre di 20 anni fa (se non 30) e che non so se esiste ancora, ma era bellissimo anche per lo sforzo di riprodurre luoghi veri: io ho fatto lo stesso tentando di comprimere il centro storico di Prato e di interpretare la piazza s.marco di Firenze, mentre le altre scene sono di fantasia.

Altro plastico pietra miliare , una miniera di idee ed autocostruzione spinta; un capolavoro. Esiste ancora per fortuna (almeno in parte, mi pare) , e sta venendo integrato in un grande plastico sociale al GFB
http://www.gfobergamo.it/plastico_fvb_-_fvs_21.html[/quote]

Ciao a tutti, da socio del GFO di Bergamo posso dirvi che il plastico della Valbrembana e Valseriana è stato adattato alla nuova sede sociale integrato con nuove parti e riadattando le vecchie, ma rimane un plastico a sè rispetto a quello sociale.
Quest'anno però siamo in vena di cambiamenti e il plastico verrà o in parte venduto/donato ad associazioni culturali dei paesi, o nuovamente riadattato e spostato presso il museo dei trasporti dell'azienda di Bergamo.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il capolinea dopo Vernio (interpretato)
MessaggioInviato: giovedì 23 febbraio 2017, 7:38 
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Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
Messaggi: 1662
Comincia la manutenzione notturna
Allegato:
123201773154.jpg
123201773154.jpg [ 79.72 KiB | Osservato 9501 volte ]


Il carrello dello scalo al rifornimento...
Allegato:
123201773137.jpg
123201773137.jpg [ 68.59 KiB | Osservato 9501 volte ]


...dopo aver posto in partenza il penultimo merci della giornata
Allegato:
123201773120.jpg
123201773120.jpg [ 101.23 KiB | Osservato 9501 volte ]


Ps: quel palazzo a specchio è stato messo apposta per le manovre nel deposito! :mrgreen:


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