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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: venerdì 6 maggio 2016, 21:39 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1914
Località: Faenza
Il sito di Le Club Proto 87 è :

http://www.club-proto-87.com/index.php

Ecco due mie foto delle caviglie :

Caviglie da scanner e confronto con un righetto cm/mm :
Allegato:
Caviglie LeClubProto87 allo scanner.JPG
Caviglie LeClubProto87 allo scanner.JPG [ 17.59 KiB | Osservato 10222 volte ]


Caviglie da compatta CANON PowerShot A720IS con binario in costruzione e sogliola HRR :
Allegato:
FotoMiaCaviglieEBinarioConSogliola - 2.JPG
FotoMiaCaviglieEBinarioConSogliola - 2.JPG [ 39.27 KiB | Osservato 10222 volte ]


Il diametro del gambo è di 0.4 mm, con tolleranze non molto larghe.
Se foro il legno con punta da 0.3 mm, entrano forzando quanto basta, e ci sono poche differenze fra una l' altra.

Da catalogo, quelle di L' Octant hanno diametro 0.7 mm, cioè circa il doppio.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: venerdì 6 maggio 2016, 22:15 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3761
Località: Massa Finalese (MO)
Non c'è la faccina che sbava...


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: sabato 7 maggio 2016, 6:14 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Località: Trieste
Ah! Avevo detto una boiata! Grazie Stefano che hai corretto.
Ma quelle piastre sotto la rotaia? Da dove vengono?

Grazie, ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: sabato 7 maggio 2016, 14:06 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1914
Località: Faenza
Sempre da LeClubProto87.
Sono le piastre a 3 fori PLM.

Simili a queste sono state usate anche in Italia, dopo quelle a due fori e prima di quelle a quattro fori.
Purtroppo nel modellismo ho trovato solo quelle a 3 fori.

LeClubProto87 ha anche i cuscinetti per reggere la traslazione degli aghi degli scambi.
Non sono uguali alle italiane 36, ma non sono brutte.

Vedi anche viewtopic.php?f=21&t=83391 anche se sono fermo da un po'.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: lunedì 9 maggio 2016, 7:30 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
Messaggi: 211
Località: Casalecchio di Reno (Bo)
Veramente molto belli!
Mi scoccia un poco dovermi iscrivere al club per averli...
Ah, questi francesi... :evil:
Nicola


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: lunedì 9 maggio 2016, 12:18 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
Messaggi: 1566
Località: Baruccana
Non è strettamente necessario iscriversi al club: dipende da quanto vuoi spendere.
Se ti iscrivi i prezzi sono quelli indicati (+6€ di spedizione +25€ di quota annua).
Altrimenti c'è una maggiorazione del 20% + i soliti 6€ di spedizione.
Ho fatto un altro ordine giusto ieri.

Visto che le dime te le fai te non credo che ti servano, ma se non vuoi star lì a sbatterti a far tutti i buchini nelle traverse uno alla volta, Decapod vende le traverse già fatte, della misura giusta, con l'incavo per le piastre ed i 6 buchini già fatti: c'è solo da posare le 2 piastre, il binario ed infilare i chiodini.
http://www.decapod.fr/voie/702-traverse ... 03225.html

Ciao,
Lorenzo


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 10 maggio 2016, 21:30 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
Messaggi: 211
Località: Casalecchio di Reno (Bo)
Buona serata agli amici del forum e grazie per i tanti commenti!

Il lavoro di questo weekend è stato noioso ma necessario. Mi sono occupato infatti, innanzitutto, di realizzare tutte le traversine con i listelli a mia disposizione. Ho proceduto come descritto nei post passati, ovvero prima ho tagliato a misura le traverse, poi con pazienza ho proceduto a portare spessore e larghezza alle dimensioni volute. Il risultato finale lo potete vedere qui sotto.

Immagine

A questo punto, ho potuto finire di preparare la sede per il binario nel secondo modulo del raccordo industriale ed iniziare a posizionare le rotaie. In particolare ho dovuto affrontare, per la prima volta per la stazione di Caprazzino, il problema di come accostare fra loro le rotaie di due diversi tasselli. Complice la flessibilità del profilato in codice 60 ed il fatto che il tracciato è rettilineo, non ho avuto grossi problemi.

Immagine

Come potete vedere dalla foto qui sopra, ho utilizzato un porta aghi in plastica -in sostanza una pinza che si può bloccare in posizione chiusa- per bloccare in posizione la rotaia del nuovo tassello, allineandola con quella del tassello già costruito. Ho anche avuto cura di mantenere una distanza di circa mezzo millimetro tra le due rotaie per permettere un più facile inserimento dei tasselli in posizione. Poi ho saldato la rotaia alle traversine a saldare al centro ed alla fine della tratta, per far sì che il calore non danneggiasse il porta aghi. Per ultimo ho saldato la rotaia alla prima traversina, curando l'allineamento tra i profilati dei due moduli con una pinzetta metallica.

Immagine

Per saldare la seconda rotaia ho seguito una procedura analoga, controllando però in ogni momento la correttezza dello scartamento con la dima che ho descritto nello scorso post. Infine per ultimo ho ricontrollato l'allineamento tra le rotaie nei due tasselli: per evitare spostamenti eccessivi dei profilati ed la propagazione del calore ho utilizzato come peso una mattonella metallica posizionata a breve distanza dall'estremità delle rotaie. Sempre aiutandomi con la dima ho cercato di ridurre al minimo lo scarto tra i binari nei due tasselli. Spero di riuscire a terminare presto il lavoro su questo tassello così da poter fare qualche prova di trazione ed iniziare la lavorazione degli altri deviatoi.

@Lorenzo: mille grazie per il link e per la dritta delle traverse. Mi sa che devo approfondire la mia cultura modellistica francese: anche questo sito mi era scappato. :cry:

A presto!


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 17 maggio 2016, 22:08 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
Messaggi: 211
Località: Casalecchio di Reno (Bo)
Buona serata agli amici del forum!

Come mi ero ripromesso questo weekend sono riuscito a terminare la posa del binario sul secondo tassello del raccordo e ad iniziare i lavori di elettrificazione e motorizzazione dei due deviatoi.
La posa dei binari non è stata problematica, avendo seguito la modalità ormai già ben consolidata che ho descritto nel post precedente. Giusto ho avvicinato il più possibile i fori guida per i chiodini al piede della rotaia: per coerenza ho deciso che tutto il raccordo sarà armato con rotaie chiodate, mentre mi riservo di usare i chiodini Club Proto 87, che potete vedere anche qui (link), per le parti più vicine all'osservatore, in particolare sul binario che conduce alla rimessa locomotive.

Immagine

Qui sopra potete vedere una panoramica dei due tasselli in posizione sopra la stazione nascosta: le prove di circolazione mi hanno pienamente soddisfatto, non avendo notato alcun problema con i carri che andranno impiegati in questa parte del plastico. L'allineamento tra i tasselli è molto buono, anche in altezza, e la cornice in legno entra ed esce ancora decisamente bene nel suo alloggiamento. Le rotaie sono decisamente a filo, quindi un minimo di attenzione è necessaria nella movimentazione dei pezzi, ma per ora tutto bene.

Immagine

Quanto alla motorizzazione dei deviatoi mi servirò ancora dei miei fedeli servomotori. Vista la posizione degli aghi di uno dei due deviatoi della coppia sono stato costretto a montare un servo in superficie: ovviamente andrà in seguito camuffato dallo stabilimento industriale. Considerata la leggerezza degli aghi ho deciso di tornare ai micro servo HK15168: 1kg di coppia è più che sufficiente per movimentare questi deviatoi. Per la connessione meccanica adotterò due differenti strategie: in superficie mi servirò del solito tirante già discusso in passato (link), mentre sottoplancia penso che userò un controllo flessibile diretto, molto simile alla levetta dei Tortoise (link).

Immagine

Qui sopra potete vedere il servo nella parte inferiore, con il comando ancora disinstallato. I pezzetti di ferro che spuntano qua e là altro non sono se non i contatti alle rotaie del tassello: dovranno essere opportunamente collegati alle alimentazioni delle tratte ed ai miei servo relè (link). Fortunatamente in questo caso mi servirò soltanto della rilevazione puntuale, quindi i cablaggi elettrici saranno un poco più semplificati.

Immagine

Infine, giusto per essere sicuro di aver fatto bene le cose, ho fatto altro un confronto tra realtà e modello. Poiché i lavori in stazione a Cesena continuano alacremente ed in questo periodo, per lavoro, passo di là almeno tre volte la settimana, ne ho approfittato per cercare qualche scheggia di traversina in attesa dell'arrivo del treno. Con un poco di pazienza e di fortuna sono riuscito a trovare un paio di pezzetti abbastanza maneggevoli ma molto utili: confrontandoli con i listelli che ho utilizzato sono stato molto contento di ritrovare colori simili. Ovviamente sarà necessaria una sporcatura adeguata per simulare anni di uso intenso, ma a questo penserò più avanti.

A presto!


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 31 maggio 2016, 21:51 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
Messaggi: 211
Località: Casalecchio di Reno (Bo)
Buona serata agli amici del forum!

L'estate si sta avvicinando e con l'aumentare dei weekend di bel tempo purtroppo si riduce il tempo che posso dedicare al modellismo. Fortunatamente i lavori di posa del tracciato e di realizzazione dei deviatoi sono abbastanza silenziosi da potersi svolgere anche alla sera, quindi poco alla volta riuscirò comunque a portare avanti il lavoro.

La mostra di Verona, una decina di giorni fa, non solo è costante occasione per prendere qualche spunto -sempre utile!- da chi ha più esperienza di me, ma quest'anno è stata anche proficua dal punto di vista degli acquisti. Passeggiando tra le vetrine sono incappato nello stand di Ninive dove faceva bella mostra di se una versione montata della stazione di Asola: non ho potuto fare a meno di notare la somiglianza della struttura con la stazione di Budrio, che ho preso come spunto per Caprazzino! Ovviamente non ho potuto trattenermi da comprare il kit, che farà il paio con quello del casello che avevo già acquistato in passato.

Immagine

Quando sarà il momento di montarli sarà necessario fare qualche ritocco ad entrambi, anche soltanto per personalizzarli un poco. Oltre al fabbricato viaggiatori, ho deciso di acquistare anche il Track Painter della Woodland Scenics per provare se l'effetto è convincente, e qualche punta sottile per la foratura delle traversine in previsione dei nuovi chiodini.

Dal lato plastico, questo weekend ho iniziato la posa delle traversine sul nuovo tassello, quello in cui il raccordo industriale si innesta sul piazzale di stazione. Per far sì che la traversinatura sia uniforme tra i due moduli ho fatto uso del mio solito template cartaceo fissato con uno spillo al nuovo tassello. Ho realizzato un modulo da 12m seguito da un modulo da 9m, così che possa innestarsi naturalmente sul nuovo deviatoio.

Immagine

Per un posizionamento del deviatoio, non volendo attendere la fine delle operazioni di montaggio, mi sono servito di una stampa che ho allineato il più accuratamente possibile con lo schema sottostante. Differentemente da quanto fatto per la comunicazione semplice qui ho scelto, dopo aver verificato che la distanza fosse compatibile, di interdigitare le traverse del ramo corretto con quelle del ramo deviato.

Come al solito ho lasciato lo spazio per le traverse in vetronite che mi serviranno per bloccare la forma del binario: i prossimi binari di questo tassello saranno di gran lunga più rapidi da realizzare, dato che finalmente metterò in campo i flessibili con traversinatura in legno e cap. I deviatoi resteranno comunque completamente artigianali: la personalizzazione delle geometrie e dell'interbinario non lascia scelta!

Immagine

Ieri sera intanto, in attesa che tornasse la mia consorte, ne ho approfittato per terminare il taglio di tutte le traverse del nuovo deviatoio da 12° con profilo codice 60. La parte del cuore è decisamente simile come numero e spaziatura al vero RA.36: sono proprio contento! Questo weekend si cartavetra il tutto. Speriamo.

A presto!


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: mercoledì 1 giugno 2016, 18:32 
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Nome: Massimiliano Bovaio
Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 11:42
Messaggi: 3139
Località: Rabat (Malta)
Chiedo umilmente venia alla moderazione ( :wink: ) ma avendo visto, e toccato con mano, in fiera a Verona uno scambio di Nicola non posso che rinnovargli i miei complimenti: sono una cosa fuori dall'immaginabile ...almeno per un cialtrone come me! :)
Alla prossima, spero presto,

Max


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 14 giugno 2016, 20:51 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
Messaggi: 211
Località: Casalecchio di Reno (Bo)
Buona serata ai miei lettori!

Piano piano, poco alla volta, anche il nuovo deviatoio da 12° in Codice 60 sta prendendo forma.

Immagine

Ho posizionato tutte le traversine suo nuovo template, non senza qualche difficoltà dato che sto facendo una certa fatica a trovare il nastro biadesivo che usavo di solito, quindi ho dovuto arrangiarmi. In particolare ho usato tre strisce di scotch: una centrale con la parte adesiva rivolta verso l'alto, le altre due, laterali e parzialmente sovrapposte, con la parte adesiva rivolta verso il basso.

Per il mio modo di realizzare i deviatoi è importante poter posizionare le traversine due volte sul template: la prima volta mi serve per prendere bene le misure per incidere il rame la seconda per le saldature. Avevo inizialmente pensato di attaccare le traversine al foglio con un poco di colla e poi tagliarle via, ma in questo modo purtroppo non sono riuscito ad ottenere un altezza uniforme. Il sistema dello scotch pare funzionare bene!

A presto!


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: venerdì 29 luglio 2016, 11:27 
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Iscritto il: sabato 13 dicembre 2014, 18:58
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Ciao e complimenti per l'autocostruzione dei devoatoi : un lavoro veramente eccezionale! Volevo chiederti se hai più fatto le prove col track painter e se sì vorrei sapere se il risultato è accettabile oppure no.
Grazie Michele

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 6 settembre 2016, 21:50 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
Messaggi: 211
Località: Casalecchio di Reno (Bo)
Buona serata agli amici del forum!

L'estate, normalmente periodo di pausa dal modellismo a causa dei vari impegni vacanzieri, quest'anno, grazie al fatto che mia moglie ha finalmente ritrovato il lavoro, si è trasformata in un periodo molto proficuo per il lavoro sul plastico. Avere a disposizione quattro settimane per poter lavorare ininterrottamente o quasi al plastico, di questi tempi è merce più unica che rara, quindi ne ho approfittato il più possibile per portare avanti il lavoro.

Nelle prossime settimane vi farò vedere alcuni dei lavoretti svolti durante il periodo estivo. Questa settimana desidero mostrarvi dei alcuni tipi di giunzioni che si trovano sulla parte esposta del plastico di Caprazzino.

Immagine

Qui sopra potete vedere le quattro traversine che realizzano la giunzione tra due tratti di flessibile con traverse in CAP. Come per i deviatoi, la realizzazione di queste traverse parte dalle solite stecche di vetronite da circa 3mm di larghezza, che poi riduco a 2.75mm con il fido Dremel corredato dalla "alzatina" che ho già mostrato qui [link]. Dopodiché sono passato alla fase di carteggiatura per rimuovere il rame da tutte le parti non necessarie, infine una leggera passa di flussante e di stagno per fissare gli attacchi che serviranno a bloccare le rotaie. Nella foto qui sopra gli attacchi sono ancora in posizione provvisoria, dal momento che non sono ancora perfettamente allineati.

Immagine

Questo è il risultato dopo la posa dei flessibili: sicuramente ho abbondato un po' troppo con lo stagno su uno degli attacchi, percui dovrò fare qualche piccola correzione, ma già ora la circolabilità dei rotabili è più che soddisfacente. Per quanto il colore della traversa sia già "abbastanza" simile a quello della traversa in CAP, una bella passata di aerografo prima della posa del pietrisco è quanto mai necessaria per uniformare il colore di tutte le traverse.

Immagine

Altro luogo dove ho trovato molto utile l'uso delle traverse in vetronite è in corrispondenza dei punti di giunzione tra i diversi moduli. La possibilità di saldare la rotaia in questi punti consente di regolare con precisione la posizione delle rotaie anche una volta posate le traversine ed evitare fastidiosi scalini che possono causare deragliamenti. In questo ed altri casi simili ho ritenuto opportuno tagliare la rotaia seguendo il profilo del modulo, piuttosto che ortogonalmente alla rotaia: in questo modo i tasselli che compongono la parte superiore del plastico si possono inserire più facilmente. Per un taglio pulito ho usato una sega sottile e molto flessibile [link] comprata in fiera a Bologna: è una via di mezzo tra un traforo ed una sega tradizionale e per tagliare la vetronite funziona molto bene.

Immagine

Con un poco di pazienza ho ottenuto il risultato che potete vedere qui sopra. Non si tratta della stessa giunzione, ma questa, che si trova in bella vista alla radice destra della stazione di Caprazzino, mi soddisfa particolarmente perché il punto di congiunzione tra i diversi profilati è ben celato. Una colorazione opaca ad aerografo ed il debito invecchiamento dopo la posa del pietrisco faranno il resto per mascherare questo punto.

Immagine

Infine l'ultimo tipo di giunzione è quello tra profilati di diverso codice: potete vederne un esempio tra un codice 100 GT ed un codice 75 PECO nell'angolo in basso a sinistra della foto qui sopra. So bene che si possono trovare in commercio scarpette realizzate appositamente, ma è veramente facile realizzarle in casa, soprattutto per punti nascosti del tracciato come quello raffigurato.

Immagine

Per realizzarle ho iniziato saldando alcuni spessori in rame ricavati dai testimoni degli attacchi acquistati in Germania: ciascuno spessore mi serve per colmare la differenza in altezza tra i due diversi profili. Nel mio caso ho impiegato due spessori da 0.3mm per ciascun profilato. E' stato necessario carteggiare sia la superficie del piede della rotaia, sia il rame per ottenere una buona adesione; un velo di flussante inoltre ha aiutato a ridurre ed uniformare lo spessore dello stagno.

Immagine

Verificata la corrispondenza in altezza dei due profilati, sono passato a modificare le scarpette. Partendo da scarpette tradizionali, ho dapprima eliminato le svasature alle due imboccature poi, con il dremel ed un dischetto da taglio sottile, ho praticato un'incisione sulle giunzioni per separare le due metà delle linguette superiori, così da poter lavorare solo su una parte senza alterare l'altra parte.

Immagine

Infine, con paio di pinzette ho adattato le giunzioni al profilo codice 75, avendo cura di allineare la faccia interna dei funghi delle rotaie, onde evitare saltellamenti indesiderati. Ho poi saldato il tutto, come potete vedere qui sopra, per garantire una buona continuità elettrica ed evitare lo scorrimento. La saldatura dal lato del codice 100 l'ho effettuata durante l'incollaggio, quando ancora mi era possibile sfruttare un po' di gioco sulla posizione delle traverse. Infine, per garantire l'assenza di cuspidi, ho provveduto ad incollare sotto la giunzione una traversa in vetronite, così da poter bloccare in posizione le due rotaie.

Immagine

Qui sopra potete vedere lo stato attuale dei lavori sulla rampa elicoidale che porta dalla stazione nascosta alla radice della stazione di Caprazzino. Una semplice prova di scorrevolezza con una centoporte a carrelli di recente fattura ed una MDVE di fattura decisamente precedente ha dato i risultati che speravo: la carrozza riesce a percorrere per gravità tutta la rampa senza fermarsi né saltellare.

A presto!

@E464177
Caro Michele, ho fatto varie prove con diverse passate del Track Painter. Posso dirti che secondo il mio gusto una passata non è sufficiente per ottenere un buon risultato, ma con una seconda passata si ottiene un risultato accettabile. Il risultato che ho cercato di ottenere con l'aerografo rispecchia una rotaia un po' più vecchia e polverosa, che personalmente preferisco, ma si tratta di gusto personale. Lascio a te decidere sulla base delle foto qui sotto.

Immagine


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: mercoledì 7 settembre 2016, 4:32 
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Iscritto il: sabato 13 dicembre 2014, 18:58
Messaggi: 154
Grazie per la risposta. Sono d'accordo con te il risultato è comunque accettabile ma è decisamente più realistico quello fatto con l'aerografo.
Forse sul lavoro fatto col Track Painter ci vorrebbe una spruzzata di opacizzante: dalla foto sembra un po' troppo lucida.
Grazie ancora Michele

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 13 settembre 2016, 21:42 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
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Località: Casalecchio di Reno (Bo)
Buona serata agli amici del forum!

Dopo il lavoro di questa estate, in questi giorni sto finalmente terminando di posare il binario in codice 60. Oltre a preparare un altro centinaio abbondante di traverse per concludere il lavoro, ho dovuto curare con attenzione la posa in curva. Infatti, la parte del raccordo da cui sono partito con la posa era rettilinea, quasi tutto il resto dei tratti di binario secondari sono in lieve curva. Per questo motivo ho sostituito il template che avevo mostrato qui [link] con una più semplice strisciolina di cartoncino con un adeguato numero di tacche, come potete vedere qui sotto.

Immagine

Al centro potete vedere che tre spazi sono marcati con un puntino: quando voglio realizzare campate da 12m incollo una traversa per ogni tacca, mentre quando si tratta di realizzare traverse da 9m, quei tre spazi vengono saltati. Le due righe continue alle estremità invece mi servono come riferimento per la mezzeria dei coppioni. In curva, piuttosto che deformare il template, con il rischio di alterare la distanza tra le traverse, accosto di volta in volta il template al supporto del binario, correggendone la posizione, e poi, con pazienza, incollo le traverse al sughero con un poco di vinilica. Per mantenere una posa accurata, correggo la posizione del template ogni 5-6 traverse, e comunque sempre prima che lo spazio tra il supporto ed il sughero superi il millimetro.

Immagine

Altro aspetto che ho cercato di curare è il raccordo nella posa delle traverse del binario semplice con quelle del deviatoio. Per fare questo, prima di avere a disposizione i deviatoi che al momento della foto erano ancora in fase di lavorazione, ho stampato dei carta-modelli dei futuri deviatoi in scala 1:1. Ho trovato questo sistema particolarmente comodo anche per verificare se vi sarebbe stato qualche conflitto tra le traverse dei vari deviatoi. Fissate al sughero le sagome con tre puntine ho poi usato la strisciolina di cartoncino per cercare il miglior raccordo da le due sezioni, come potete vedere qui sotto.

Immagine

Qualche piccolo compromesso purtroppo è inevitabile, ma penso che anche nella realtà questo sia avvenuto dato che dubito che sia stato sempre possibile posare tratte da esattamente 12m e 9m. Per fissare in maniera più salda le rotaie, ho aggiunto, come sempre, la solita traversina in vetronite al termine della tratta. A questo punto, a seconda della colla utilizzata, ho scelto e posizionato i contrappesi, distribuendo il peso con una tavoletta di legno.

Immagine

Una volta trascorso il tempo di asciugatura ho rimosso i contrappesi e verificato il corretto allineamento verticale delle traverse. Raramente ho avuto necessità di carteggiare: quando l'ho fatto, ho utilizzato una carta vetrata a grana molto fine, numero 400. Il risultato finale, dopo aver saldato i profilati codice 60, praticato i fori guida per i chiodini di fissaggio, incollato le rotaie alle traverse, ed aver posizionato il primo dei due deviatoi, lo potete vedere nella foto qui sotto.

Immagine

A presto!

@ANDREA CAVALLI: come promesso in gennaio, ho fatto un certo numero di prove circa la bontà della soluzione telaio/contro-telaio che ho adottato per i miei tasselli. Questa estate la temperatura in stanza è arrivata tranquillamente sui 29-30 gradi, circa 10 in più rispetto alla media invernale. Inoltre ho volutamente lasciato esposto i telai alla luce diretta del sole che nel pomeriggio a partire dalle 14 e fino al tramonto del sole colpisce il plastico. Sono stato molto soddisfatto di come si sono comportati i miei telai: non ho avuto alcun problema sia in fase di rimozione che in fase di installazione, e senza dover ricorrere alla carta vetrata. :D


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