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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: giovedì 16 marzo 2017, 23:09 
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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 21 marzo 2017, 22:23 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
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Buona serata ai miei lettori!

Settimana intensa, quella appena trascorsa, ma non scevra di soddisfazioni! La mia centrale di controllo ha lentamente preso vita e posso finalmente farvi vedere qualcosa che si muove.

Devo ammettere che la documentazione su come realizzare la comunicazione non è proprio abbondante, sia dal punto di vista dei produttori di centrali (eccezion fatta per Lenz [link] ed una vecchia versione di Sprog [link]), sia dal punto di vista dei programmi di controllo. Capisco molto bene il punto di vista dei produttori commerciali e ritengo siano da elogiare i due che ho indicato per aver rilasciato al pubblico una descrizione -seppur forse incompleta- del protocollo di comunicazione. In giro ovviamente si trovano anche altri dettagli, ma preferisco non avere noie in seguito.

Al contrario proprio non capisco per quale motivo chi sviluppa software di controllo open-source (in questo momento, realmente aperto resta solo JMRI) non abbia previsto un meccanismo, non dico facile, ma almeno umano, per estendere la libreria di centrali di controllo. Pertanto ho dovuto arrangiarmi...

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Qui sopra il sistema di pre-test: in pratica ho fatto in modo di trasferire al PC tutti i comandi che JMRI e Rocrail inviano tramite la porta seriale di uscita sulla Raspberry. Sarebbe stato un gioco da ragazzi se avessi avuto un convertitore USB-seriale adatto al voltaggio della Raspberry. Purtroppo non ce l'ho, quindi dovuto adottare una soluzione più complessa, riciclando la schedina che tempo fa avevo usato per il misuratore di velocità. In primo piano la scheda di programmazione e debug, subito dietro sulla destra quella di conversione, dietro ancora la Raspberry. Grazie ai dati letti in questo modo, ai sorgenti di uno dei due programmi di controllo di cui sopra ed alla documentazione ufficiale trovata in rete, sono riuscito a capire come scambiare i comandi.

Immagine

A questo punto ho potuto finalmente programmare in modo adeguato la mia schedina e vedere accendersi i fanali della mia fida 245, che da sempre uso come muletto per queste prove, come potete intravvedere dalla foto qui sopra. Per dimostrarvi che non solo le luci funzionano, ma anche il motore fa il suo dovere, eccovi un piccolo video.

Immagine.

Non sono ancora granché soddisfatto della velocità di reazione e manca del tutto la parte di programmazione e lettura delle variabili di configurazione, quindi c'è ancora del lavoro da fare ma che dire... eppur si muove! :D

A presto!


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 Oggetto del messaggio: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 21 marzo 2017, 23:24 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
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Ma con tutte le soluzioni pronte in commercio...chi te lo fa fare...certo se è un divertimento allora nulla da dire..
Ciao

http://berros.eu/itrain/forum/viewtopic ... 6&start=90


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2017, 8:12 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
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Ciao Nicola, vedo che ti stai dando da fare :mrgreen:
Anch'io, come te, sviluppando la mia KDCCX2 mi sono scontrato con i due programmi menzionati. Rocrail lo trovo abominevole, mal commentato (e spesso in crukko....ma dico io almeno in inglese no?) complicato, farraginoso e non totalmente chiaro se opensource o no quindi ho ripiegato su jmri. Almeno quest'ultimo lo trovo più comprensibile e riesco a modificare e ricompilare i sorgenti...
Tuttavia concordo con te che entrambi i programmi siano penosi dal punto di vista del l'interfacciamento con l'hw estremo. Possibile che nel 21° siamo ancora alle prese con convertitori seriali? Possibile che per implementare una nuova centra si debba ricompilare tutto il programma?
Non sarebbe ora di passare ad usare l'usb in modo serio (anche solo l'HID x noi basterebbe) e rendere i programmi abili a gestire nuovo hw tramite plugin tipo come fa winamp con le librerie audio? Bha...
Per leggere i pacchetti DCC generati dalla centrale in fase di debug ti consiglio di usare Showdcc e un piccolo adattatore che permette di usare il mic in del PC. L'unico problema è che il programma è vecchio e non gira da W7 in poi, per risolvere ho creato con virtualbox una VM con win2K e dentro ci faccio girare showdcc senza problemi.

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2017, 8:13 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
Messaggi: 209
Località: Casalecchio di Reno (Bo)
@Umbirele: In effetti sì, è in parte divertimento ed in parte una piccola sfida con me stesso per vedere se sono in grado di fare ciò che mi sono proposto, più o meno come i deviatoi. Anche quelli, col senno di poi e cedendo a qualche compromesso, avrei potuto comprarli. :mrgreen:

D'altra parte ho imparato un sacco di cose su come funziona una centrale ed il sistema DCC, costruendo la mia versione: non penso che questo sia tempo perso e magari mi potrà tornare utile in futuro. Personalissima opinione, credo fermamente in questo detto: "Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco". :wink:

@Despx: Credo esista anche una versione più recente di ShowDCC, capace di fare la decodifica dei pacchetti sul circuito e di trasmetterla via USB ad un terminale: la puoi trovare qui (link). Il sito è in rumeno, ma il tecnicalese è comunque traducibile senza Google Translate. Ci sono sia schematici che layout in Eagle (v5.4.0) per realizzare la board. Ultimo aggiornamento del SW 13/2/16.

Un carissimo saluto a tutti ed un grazie per i suggerimenti e gli incoraggiamenti che mi mandate!
Nick


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2017, 10:16 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
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Si conosco e provato, una boiata pazzesca! Non ti fa vedere in realtime cosa succede ma ti da la lettura dei pacchetti anche con un ritardo di 2 secondi scartando eventuali pacchetti errati così non si capisce se la centrale oltre ai pacchetti buoni sputa porcheria.
Meglio allora il progettino che avevo iniziato a sviluppare con un 18F4550+fotoaccoppiatore che si connetteva come periferica USB HID al pc e un programmino scritto in pascal che mi faceva vedere i pacchetti con un ritardo massimo di 50 ms, poi quando ho scoperto per caso il "trucco" per continuare Showdcc, l'ho messo in stand by.
In più, con l'adattatore per il MIC IN di showdcc posso usare programmi free che emulano un oscilloscopio e/o un analizzatore di spettro (utile per vedere le armoniche spurie del dcc generato) come il semplice Scope (http://www.zeitnitz.de/Christian/scope_en) o "la bestia" Visual Analyser (http://www.sillanumsoft.org/).

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2017, 10:22 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
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Buono a sapersi!
Io mi sono fatto regalare questo da mia moglie per un compleanno (link).
Costicchia, è vero, ma fa veramente un sacco di cose!
In più tutti i programmi sono gratuiti: gran bazza. :mrgreen:
Nick


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2017, 11:13 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
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Lo conosco e, visto che montava un DSP microchip ero li li per comprarlo poi però... ho visto il convertitore usb-com...e mi son detto "ma come, ti mettono un dsp bello tosto e poi te lo castrano con 115 Kbps di banda verso il pc quando la più sgolfia interfaccia HID 1.1 ti da 512 Kbps!" e mi sono cadute le braccia... :cry:
Si certo ha una banda di 20MHz ma di realtime non mi sembra che possa fare molto....magari sbaglio... :roll:

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2017, 12:03 
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Messaggi: 1799
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Dove hai presto quel cacciavite ? :D
Immagine
Ti mando Messaggio privato


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 4 aprile 2017, 21:35 
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Buona serata agli amici del forum!

Con pazienza l'ennesimo deviatoio in CAP sta vedendo la luce. Il metodo è il solito, per ora: Dremel, mascherina e tanta pazienza. Però, dopo i vostri consigli -un grazie di cuore a Antonio "nanniag" Nanni- per il prossimo deviatoio vorrei provare l'incisione chimica del rame: dovrebbe essere decisamente più rapida. Altro suggerimento arrivato proprio oggi da Antonio è quello di usare la pasta saldante che si usa per saldare i componenti elettronici a montaggio superficiale (SMD) al posto del solito filo di stagno: ho verificato che costa di meno e contiene già la giusta quantità di flussante. Inoltre gli attacchi di Weinert hanno più o meno le stesse dimensioni di un SMD. Vedremo se gli esperimenti avranno successo!

Immagine

Immagine

Qui sopra potete vedere lo stato di avanzamento dei lavori. Terminato questo deviatoio siamo a -4 dal termine. Tutti deviatoi semplici, quindi nulla di nuovo. Per questo è giusto sperimentare qualche nuova tecnica.

Per quanto riguarda invece la nuova centrale DCC, ho aggiornato profondamente la parte di generazione del segnale DCC e di ricezione dei messaggi dalla Raspberry: ora la velocità di risposta della loco di test è decisamente migliorata. Ho fatto anche qualche prova con una 668 digital sound per testare le funzioni: funzionato tutto al primo colpo e senza incertezza.

A presto!


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 2 maggio 2017, 22:18 
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Località: Casalecchio di Reno (Bo)
Buona serata agli amici del forum!

Devo proprio dire che quest'anno non ci si può lamentare del periodo Pasquale: tre weekend lunghi uno attaccato all'altro sono stati ottimi per i lavori in casa ed al plastico. Devo ammettere che sto prendendo questa fase con una certa calma, ma onestamente nessuno mi corre dietro: in questo modo ho tutto il tempo necessario per fare le cose con la dovuta precisione e la giusta meditazione per non rischiare di avere delusioni o ripensamenti in futuro.

Immagine

Come potete vedere dalla foto qui sopra il lavoro sul piano binari è quasi terminato: ho terminato di posare la comunicazione semplice sinistra tra il primo ed il secondo binario, realizzata con i soliti deviatoi medi da 12 gradi in CAP, così come di posare tutto il binario flessibile. Restano ora da terminare le due estermità sinistre di questi binari, con la comunicazione semplice destra ed i relativi tronchini, e la parte del deposito locomotive. Proprio per questo sono già in fase di realizzazione altri due deviatoi, uno dritto in CAP ed uno curvo con traverse in legno, che potete vedere qui sotto.

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A proposito di deposito locomotive! I primi giorni dello scorso novembre avevo prenotato la nuova girevole di AKA models: venerdì scorso è arrivata. Pur avendolo spaccettata la sera stessa -ero troppo impaziente di godermi l'acquisto!-, ho dovuto attendere la mattina successiva per l'installazione sul plastico. Il modello che ho acquistato mi è stato fornito già montato, digitalizzato e programmato. E' in perfetta scala 1:87, anche per quanto riguarda la profondità della tina. Le righiere a lato del ponte, le leve ed i chiavistelli sono veramente molto fini. In poche parole, già alla prima vista, sono rimasto decisamente soddisfatto della mia scelta.

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Il posizionamento sul plastico è stato semplicissimo: una volta praticato un foro di diametro 180mm con il Dremel la tina si è inserita perfettamente, senza incertezze e senza forzature. La piattaforma è fornita con due uscite ed un ingresso, ma è possibile spostarli su un totale di nove posizioni. Dopo aver valutato come meglio inserirla nel modulo d'angolo, ho cambiato la configurazione degli accessi, avvicinando l'ingresso al pozzetto ed allontanando fra loro le due uscite: penso infatti di far proseguire il binario diametralmente opposto all'ingresso fino al bordo del modulo e di sfruttare l'ulteriore uscita per un tronchino su cui depositare un carro E carico di carbone, o una draisina per l'ispezione della linea.

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Devo ancora decidere se realizzare il binario di accesso con le traverse in legno o con le traverse in CAP; il dubbio mi è venuto guardando le foto aeree aggiornate della stazione di Piazza al Serchio sulla Lucca-Aulla (link): a quanto pare è stata completamente riarmata con binari con traverse in cemento mantenendo inalterata la girevole da 15mt. Sono stati coinvolti oltre ai binari di corsa anche il binario della rimessa e quelli afferenti alla girevole, come potete vedere nella foto qui sotto.

Immagine

Per Caprazzino avevo ipotizzato una situazione simile, ma non avevoconsiderato le traverse in CAP per il binario della rimessa. D'altra parte, Bologna Roveri mostra una soluzione più particolare: sono stati conservati i deviatoi con le traverse in legno anche sui binari di corsa, mentre il resto del piano binari è stato convertito in CAP.

Immagine

In conclusione non poteva certo mancare una foto della 940 con vomere in bella mostra sulla nuova girevole. L'accoppiata mi soddisfa un sacco e mi pare che la posizione della piattaforma sia in armonia con il resto dell'impianto della stazione di Caprazzino.

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A presto!


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2017, 11:30 
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Ho visto il video di presentazione della piattaforma su youtube. La velocità di rotazione è programmabile? Mi sembra eccessiva.
Anche l'arresto in posizione nel video risulta un po' troppo secco... qualche mezzo potrebbe ribaltarsi.
Com'è dal vivo?


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2017, 12:49 
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Iscritto il: lunedì 8 novembre 2010, 10:44
Messaggi: 818
Località: Magione
marco1016 ha scritto:
Ho visto il video di presentazione della piattaforma su youtube. La velocità di rotazione è programmabile? Mi sembra eccessiva.
Anche l'arresto in posizione nel video risulta un po' troppo secco... qualche mezzo potrebbe ribaltarsi.
Com'è dal vivo?


la velocità è impostabile tramite funzione... attualmente il default è una velocità media. Non si ribalta comunque niente, provata con un carro.
Dal vivo è bella

qui sotto l'elenco delle funzioni impostabili da tastiera remota

ACTION 1 - configure DCC address for movement
ACTION 2 - configure DCC address for reverse
ACTION 3 - add an arbitrary stop point
ACTION 4 - clear current stop point
ACTION 5 - move current stop point
ACTION 6 - restore a default stop point (2-9)
ACTION 7 - move to zero position
ACTION 8 - set zero position
ACTION 9 - invert turntable digital control for basic movement
ACTION 10 - invert turntable digital control for reverse
ACTION 11 - adjust operational speed
ACTION 12 - factory reset


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: mercoledì 3 maggio 2017, 16:27 
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Dipende dal grado di modernità che vuoi dare all'ambientazione del plastico (e sull'elasticità della stessa, a tutti noi piace un po' derogare dall'epoca prescelta per sconfinare in epoche vicine) il fatto di usare le traversine dei binari di accesso alla PG in cemento. La scelta migliore, a mio avviso, è quella di lasciarle in legno, "ferro" leggero e bona, così l'ambientazione temporale può spaziare per un arco di tempo maggiore (e più spinto indietro).

Piuttosto, non ricordo l'epoca di ambientazione del plastico, ho dato una scorsa veloce alle pagine iniziali ma non l'ho vista. Comunque, direi che sei orientato a cavallo tra epoca V e VI. L'ammodernamento delle trasversali appenniniche secondarie si è intrapreso entro la prima metà degli anni '90. Quindi deduco che l'epoca di ambientazione può essere dal 2000 a oggi (e fanno quasi 20 anni!). All'epoca certi tronchini li lasciavano in legno e molte volte pure gli scambi (le traverse in legno sono più elastiche e se non erro richiedono una posa e una manutenzione meno accurata, che non necessita(va) all'epoca di personale particolarmente specializzato).


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 26 settembre 2017, 21:22 
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Buona serata agli amici del forum!

Finalmente dopo tanto lavoro sono riuscito a terminare il piano binari della stazione di Caprazzino. Dopo aver sagomato oltre 700 traversine ed installato oltre 1900 attacchi (con le relative saldature e chiodini), anche l'ultimo deviatoio è terminato e l'ultimo centimetro di binario è installato. Dal primissimo tentativo (link) all'ultima realizzazione che potete vedere qui sotto è passato un bel poco di tempo e non nego che non vedevo l'ora di riporre dime e schemi costruttivi per dedicarmi al prossimo passo e veder finalmente circolare qualche treno sui binari di Caprazzino.

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Non ho però potuto resistere, prima di iniziare seriamente con il cablaggio di tutti moduli, a fare qualche panoramica dell'impianto nudo, complice anche la bella giornata di sole di sabato. Percui eccovi in sequenza alcune immagini di come appare il piano binari di Caprazzino con tutti i binari ed i deviatoi al loro posto.

Panoramica dal lato Fermignano/Carpegna: in primissimo piano il binario della rimessa locomotive e sulla destra di tronchini del magazzino merci e del raccordo Saltarelli e Migiani.
Immagine

Primo piano dei binari di stazione: dal fronte al muro il binari di sorpasso e di corsa della Ponte Messa-Fermignano, il binario di corsa dell'antenna per Carpegna, i due binari di scalo ed il raccordo Saltarelli.
Immagine

La radice della stazione di Caprazzino in direzione di Ponte Messa con le due comunicazioni semplici tra i binari 1, 2 e 3 e la breve asta di manovra per la movimentazione delle merci.
Immagine

Infine, ecco come appare Caprazzino con un poco di popolazione. Siamo nel settembre del 1975: mentre una solitaria ALn 668 disbriga un servizio passeggeri decisamente leggero, probabilmente in un orario di morta, la D.342 3001 negli ultimissimi anni del suo servizio attivo manovra sul binario 3 una breve colonna di carri Gbhs provenienti da Carpegna, carichi di prosciutti. Sul binario del piano caricatore una sogliola ha appena posizionato due carri a sponde e si appresta ad accodare i restanti Gbhs al merci per Ravenna via Ponte Messa/Rimini.
Immagine

Terminata la sessione fotografica, è ora di mettersi al lavoro sulla parte elettrica. Ho iniziato il lavoro dal lato sinistro: rimosso il pannello con i binari ho subito sistemato qualche lieve imperfezione nella giunzione tra i moduli poi, sfruttando le dimensioni contenute ho iniziato a installare i cavetti di rame per portare sotto il piano della stazione i contatti verso le rotaie.

Immagine

Dopo avere riportato a matita su entrambe le facce l'ingombro dei listelli che costituiscono l'armatura scatolare dei moduli, ho provveduto a realizzare tutti i fori necessari, di diametro diverso in funzione dell'uso. Ho scelto 1mm per i contatti in rame delle alimentazione, 2.5mm per i servocomandi, ed una combinazione di 3mm e 4mm per i sensori IR per i punti di arresto. Ho anche riportato a matita il nome di ogni deviatoio, binario e contatto per non impazzire in seguito. Vista la presenza di un listello centrale -dovuto alla configurazione del mobile sottostante- saranno necessari almeno due connettori per portare tutti i contatti verso i relativi moduli del sistema di controllo.

Immagine

Per collegare ciascuno dei moduli del piano di stazione di Caprazzino con la parte inferiore del plastico dove saranno ospitati i circuiti di controllo, utilizzerò i classici connettori RJ12 usatissimi anche per tutti i vari dispositivi Loconet. Ho progetto e fatto realizzare una basetta che ospita ciascuna 3 connettori: li fisso con un paio di viti ciascuno e realizzo un cavetto piatto a 6 poli di circa 5 cm di lunghezza. Il cavo piatto l'ho trovato a pochi euro in un dei tanti negozi di distribuzione di materiale elettrico/elettronico. Ciascuna basetta riporta anche per ogni connettore l'ordine corretto dei cavi, così da evitare errori di connessione. Essendo alti esattamente 15mm rientrano perfettamente sotto il piano del modulo superiore senza sporgere.

Per ora è tutto: questo weekend a Novegro sarò alla ricerca di kit per la costruzione dei paraurti. Senza quelli non posso iniziare a posizionare adeguatamente i sensori IR che delimitano il punto di arresto per le manovre.

A presto!


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