Beh, all'epoca non era comunque raro vedere carrozze dirette che venivano ostinatamente effettuate nonostante fossero desolatamente vuote per buona parte del tragitto. Bastava indagare un poco per notare che servivano Roma al paesello natale (o di residenza) dell'Onorevole tal dei tali, che aveva fatto sì che, per i suoi comodi, le servizievoli FS avessero previsto tale servizio. Casualmente, quando tale Onorevole non era stato eletto in Parlamento (caso raro, considerando l'attaccamento al Paes...sedia), la carrozza diretta spariva, per poi ricomparire in caso di elezione. Oggi accade la stessa cosa con certi voli verso aeroporti sperduti nel nulla (perchè prendere il treno non è degno di un Onorevole che si rispetti).

Questa deprecabile pratica può essere usata comodamente come pretesto in plastici ambientati in epoca... prima repubblica per inserire carrozze dirette da Roma a qualsiasi altro posto, anche su linee concesse!

Bomby concordo con la spiegazione: a questo punto devo sforzarmi di cercare il nome più osceno e ridicolo possibile da affibbiare all'onorevole in esame, sperando che gli sparino le Brigate rosse (sempre in anni di piombo siamo)
Saluti anarchici
Francesco

Facciamo un piccolo salto indietro: circa 10 anni prima la linea era ancora sotto le FTL; ecco qualche locale fino a mezzogiorno e la locomotiva del merci raccoglitore (unica categoria di treno ancora a vapore) al rifornimento.

L'orario e i turni sono sempre gli stessi; cambia solo il materiale mobile che si adatta all'epoca.
Teoricamente potrei spaziare dall'anteguerra con tutto vapore e una sola automotrice (allora novità del momento) all'epoca attuale con... un ritorno in forze della stessa FTL (dopo 30 e più anni) a seguito della dismissione della linea da parte di trenitalia: esempio di assoluta attualità proprio in Puglia con la nuova foggia-lucera.
Al riguardo sto studiando come fare, maggiori notizie nei prossimi post

Una (piccola) obiezione ed un benevolo richiamo! Il freelance richiede coerenza.... anche nella scelta delle locomotive!
Trovo appropriate le automotrici, comprese le due assi.
Trovo meno appropriate le locomotive, in particolare quella a vapore.
L'ultima foto mi sembra quella di una Br73, ossia una T12 prussiana.
E' molto improbabile che una secondaria italiana avesse quel tipo di macchina, visto che aveva un carico assiale di oltre 17.5 t!!!
Molto meglio una più comune (e leggera) T3!

Antonio

Antonio, le fleischmann erano le uniche macchine usate che ho trovato: le ho prese per la somiglianza (vaga in verità) con le 280 e simili FNM, ma il particolare che avessero un carico assiale così alto veramente mi sfuggiva.
La t3 peraltro mi sembra un po' striminzita: che macchina può costituire una via di mezzo?
Intanto vado a rinforzare l'armamento

Forse può sembrare striminzita ma la t3 è stata la protagonista indiscussa della epoca del vapore di molte concesse tra cui SV e canavesana. Ma era anche a Follonica, poggibonsi, Grignasco....
E le 870 acquistate dalle Fse anche se apparentemente più importanti per via delle ruote di grande diametro non erano significativamente più potenti delle piccole t3.
Potresti optare per una loco hornby electrotren di cui Paolo aveva elaborato una versione freelance. Oppure elaborare una 851 visto che circolarono su varie concesse ( Siena monte antico , piazzola, Benevento, fcu).
Forse il miglior esperimento sarebbe quello di riciclare la loco tedesca per costruire una nuova cassa dalle fattezze italiane. Una simil breda ... la versione a scartamento ordinario dei capolavori di ricci a scartamento ridotto.

Buona sera Antonio, la spagnola ce l'ho ma pensavo di usarla per le manovre


le altre sono queste




Tranne la Francesca che è un altro bestione (ma le macchine ordinate a Borsig e Vulcan all'epoca erano normali) le altre dovrebbero andare; ricordo di avere visto delle macchine molto simili alle due piccole fleischmann proprio in un libro sulle Fse.
Né escludo di riverniciare in nero la spagnola o prenderne un'altra già nera.
Però una domanda: sia le Fse che le FNM avevano dei macchinoni che non avevano da invidiare alle 940 fs: che carico assiale avevano?

Direi sempre max 15 t asse se non 13.
Per esempio
https://it.wikipedia.org/wiki/Locomotiva_FNM_240
https://it.wikipedia.org/wiki/Locomotiva_FNM_280

Grazie Marco.
Confesso di essere molto a digiuno in tema di macchine a vapore, motivo per cui preferisco chiudere un occhio su queste caratteristiche piuttosto che affrontare una elaborazione di dubbio risultato.
Semmai potrei:
- riverniciare la spagnola verde
- prenderne un'altra nera,
- comprare apposta una 851 nuova, ma non mi sembra una spesa valida per l'uso che devo farne...
- cercare una 270 fnm usata
- dal dopoguerra buttare dentro una 880 ex fs (e torniamo alle beneamate fse)
Cosa vi sembra meglio?

Direi in ordine di priorità:
- le ANNA e BR80/89 fleishmann sono fuori scala, come la rivarossiana 270 FNM che ti sconsiglio di comprare. Il confronto con le carrozze Roco in scala è impietoso; vendile per il conseguimento dei punti successivi, modellisticamente più soddisfacenti...
- rivernicia in nero la spagnola e dotala di un pugno di aggiuntivi di metallo bianco, che diano l'idea di una macchina vera (mi pare non abbia nenache la pompa dell'aria compressa. Indicazioni su TTM a cura del grande Paolo Bartolozzi. Per una stazione piccola come la tua, o più in generale per una linea concessa, l'impiego di una locomotiva per le sole manovre è difficile da concepire, a meno della località sede di deposito ed officina. Può andare bene pensando alla complessità e numerosità di manovre di Bari FSE, Milano Cadorna o Saronno, ma non certo per microstazioni come Otranto o Martina Franca (dove al più vedrei un anutomotore Breuer),
- acquista una 880 usata; ha una meccanica tutto sommato dignitosa, e puoi utilizzarla sia nella versione FS che, ipotizzando un nolo, come macchina ad uso della concessa.
- acquista la 851, per un uso anche FS.
Infine: senza ascoltare troppo il presente rompiscatole integrale, fai quello che più ti aggrada; sei tu che devi "giocare" come ti piace di più!

PS: alcune concesse hanno utilizzato a nolo anche 835.

Saluti freelance

Antonio

Allora:
- ok per la spagnola, l'articolo di Paolo l'ho consumato a forza di rileggerlo;
- la 880 ce l'ho già e la tiro fuori dalla vetrina
- il breuer privato dovrei ricomprare ma è una buona idea
- le due fleischmann le mantengo perché sono un ricordo di famiglia (letteralmente ereditate) e mi hanno dato l'idea per questo piripacchio che stiamo trascinando
- per la 851 poi vedo se si abbassa il prezzo

Questa è la macchina FSE che somiglia alle mie tedescone; e ne ho trovate altre due Fnm ancora più grosse.
Piuttosto: trovata a costo zero macchina svizzera adatta alla bisogna, dovrò solo verniciare le ruote di rosso

Bravo.
Per realizzare la 30, o una simil 30, occorrerebbe per l'appunto disegnare una nuova cassa alla tua tedescona.
Anche solo il rifacimento della cabina e del praticabile anteriore cambierebbe l'aspetto teutonico della locomotiva.

Hai fatto bene a comprare la Tigerli; nel fare le segnalazioni, non me ne ero ricordato: e dire che anche io l'ho acquistata anni fa con lo stesso scopo "freelancino".

A questo punto posso ulteriormente suggerire:
- la Br89 Rivarossi, diversa dalla T3 ma sostanzialmente analoga sotto il profilo dimensionale;
- la T3 del Wuttemberg di Brawa. Funziona ottimamente, ma è costosissima da nuova; tuttavia talora nel mercato dell'usato la si trova sotto i 100 euro.
- la due assi badese D VI di Fleishmann, che ha "sostituito" in catalogo la vecchia "Anna". Ne esiste una versione con biellismo semplificato (su cui occorre assolutamente mettere mano per un accettabile e credibile livello di finitura) ed una assai rifinita ma altrettanto costosa.
- la br 89 Piko, di origine sassone. L'ultima versione è ben rifinita.

Antonio

La carrozza del senatore negli anni 60...


E uno dei primi carri per il vino da taglio

La 302 in officina: ricolorata in nero e aggiunta una (rudimentale) pompa del freno autocostruita in mancanza totale di pezzi adatti.
Sono indeciso sul colore delle targhe: rosse o grigie?