Alla fine mi sono deciso
Ecco qui qualche scatto del nostro (mio e della mia fidanzata) plastico. È su due livelli: sopra una stazione idealmente piazzata nel basso Piemonte con quattro binari di linea, di cui 2 in c.c. E 2 in trifase. Al piano inferiore una linea a scartamento metrico delle RhB con una piccola stazioncina.
Ambientazione dagli anni 60 fino alla fine del trifase. Tutto il plastico, costruito con le solite metodologie falegnamiche è piazzato sopra il letto matrimoniale.
In generale, sono due ossi di cane piegati a L. Per massimizzare i binari di stazione, le curve strette (min 500 mm di raggio) sono in galleria assieme ai deviatoi.
Qualche foto...



Il plastico è tutto a moduli, in modo che sia trasportabile se dovessimo mai traslocare (non si sa mai di sti tempi...). Attualmente sto lavorando alla linea aerea di tutto il plastico, definendo dei dettagli (grazie anche a Maurizio di Savona ).
L'armamento è peco Cod. 75 per l'H0, Tillig/Peco per l'H0m. Tutto analogico.

Qui la stazioncina RhB, che verrà realizzata in modo che non stoni stilisticamente con l'ambientazione italiana del livello superiore. Spero un giorno di farci girare anche altro materiale a scartamento metrico...Siamo ancora in alto mare e sto litigando con la linea aerea e i portali.

La linea a scartamento metrico passa anche sul ponte che avevo descritto tempo fa...


A presto!
Antonio

A me piace molto...Hai usato gesso o forex?

Bravo

Vai Antonio! Fichissimo:mi ricorda in piccolo la mia vecchia Letimbro alla fine degli anni 60 con i primi tre binari in c.c. (GE-XXmiglia) e gli altri in c.a.(per Torino e Alessandria).

DAS! Steso col mattarello da cucina, sulla carta forno, fino allo spessore di 2, 3 mm, a seconda del necessario. In precedenza è necessario preparare la forma di compensato che lo sostiene.
Quando DAS e forma sono pronti, spennellata di vinavil allungata sulla forma, successiva stesura della sfoglia di DAS, aggiustaggio con taglio delle eccedenze e messa a punto delle giunzioni.
Successivamente, ad asciugatura della colla avvenuta: incisione delle pietre! E qui, son dolori. Il direttore artistico nonchè comandante supremo (la mia fidanzata) ha comandato l'incisione a secco, per avere le fughe non troppo profonde e larghe e poi ripassata ad umido delle fughe.
Giuro che sono veramente dolori alla mano!

Quanta bella roba !!!
complimenti !!
Andrea

Segnalamento...(di ultima generazione ovviamente... )
Tempo fa ho montato dei segnali ad ala MFAL e delle marmotte di Fermodellismo.it...






Poichè nella stazione confluiscono due linee a doppio binario, installerò due segnali a sbalzo e due normali. Poi con le marmotte provvederò a dare il segnalamento basso in modo da giustificare delle piccole manovre, anche di cambio trazione.

Buona domenica!
Antonio

Ciao a tutti.
Dopo circa due anni, mostro gli aggiornamenti e lo stato attuale del plastico. (Le foto fanno un po' kakà...spiacente ma sto litigando con l'image host...)
In primis nuova illuminazione con faretti led orientabili. Acquistati su ebay a prezzo molto basso, sono a circa 50 cm l'uno dall'altro. Le lampade a led sono a luce naturale e calda, intervallate. Guardando in alto si vede la differenza, mentre in basso i cpni di luce si intersecano mescolandosi bene.

Poi al piano inferiore, linea a scartamento metrico, nuova galleria e nuovi muri di stazione. La linea aerea prima installata è stata rimossa e verrà installata una molto più fedele in kit di ottone. Nella nicchia tra i muri troverà posto il fabbricato viaggiatori.





Al piano di sopra, cresce la linea aerea. Cerco di riprodurne tutti i componenti, mescolando prodotti commerciali, artigianali, autocostruiti. Ho anche trovato delle perline in vetro adatte a riprodurre alcuni tipi di isolatori.
Ad ogni modo sono stati colorati i muri e rifatti i marciapiedi con il das. Il risultato che avevo ottenuto prima con il forex non ci soddisfaceva. Nella parte destra, è stato ridisegnato l'ingresso in stazione, togliendo una galleria. Adesso è più arioso...








Ecco: per il momento è tutto. Spero non passino altri due anni per il prossimo aggiornamento.
Ciao
Antonio

Complimenti !! ottimi lavori in corso !!!
Ciao
Andrea

Molto bello! Complimenti e buon lavoro!

Ciao. Grazie dei commenti positivi: fan sempre piacere...
A proposito di isolatori. A chi non è mai passato per la zucca di usare le perline? Ho investigato, e con l'aiuto di mia sorella pratica dell'argomento, ne ho tratto quanto segue.
Se in prossimità dell'isolatore bisogna saldare, allora serve una perlina di vetro.
Al seguente link si trova una tabella con le dimensioni delle perline di vetro e il loro nome.

http://www.miyuki-beads.co.jp/english/seed/01.html

Sostanzialmente per i nostri scopi vanno bene le "Rocailles" o le "Delica" delle misure 15/0 e 11/0 o poco più grandi.
Non sempre si trovano in negozio: per chi le volesse cercare e acquistare in internet oltre al termine "perline" si può usare "beads". Si acquistano a peso e per il nostro mondo costano una inezia.
Qui 5 g:


La stragrande maggioranza degli isolatori hanno le alette: io le ho realizzate in carta usando la fustellatrice (pinza per forare le cinture) tarata al foro più piccolo. Basta posizionare tra le pinze più fogli di cartoncino da calendario e il gioco è fatto.
Ho poi assemblato il tutto su un filo. Il risultato non è malaccio direi...soprattutto è economico e resiste alla saldatura.


Prima prova di utilizzo sul portale di amarro per la linea aerea



Ciao
Antonio

Qualche aggiornamento sulla costruzione della linea aerea. Ho costruito qualche palo e qualche mensola per la linea aerea trifase: non ho inventato niente, solamente ho seguito le indicazioni del TTM sulla linea aerea trifase. Aggiungo qualche considerazione.
Per la costruzione degli isolatori ho usato del filo di rame, prelevato da un cavo da 35 mmq, avvolto attorno ad una punta da 0,7.




Per la costruzione delle mensole bisogna prendere un attimo la mano: all'inizio sembra di giocare a shangai in barca perché tutti i componenti si muovono assieme e non stanno fermi neanche a pregarli in aramaico antico. Io per esempio mi sono organizzato usando la morsa elettrica e saldato un gruppino di componenti assieme per poi proseguire con gli altri. È solo questione di organizzazione e ordinamento dei movimenti...




Inoltre, per saldare quei piccoli componenti trovo di grande aiuto l'uso della crema saldante: si ha una mano libera in più e lo stagno aggiunto si dosa meglio. In altre parole, è praticamente impossibile mettere troppo stagno.

La mensola costruita e stagnata andrebbe pulita con le spazzoline. Siccome è piuttosto delicata, si pulisce bene con la matita in fibra di vetro.


Qualche altra foto.



Devo rifare il palo perché le due mensole son troppo vicine


Riciao
Antonio

Ricomplimentoni e grazie di questo post! Devo anche io realizzare quelle mensole, e vedere le foto e la descrizione delle difficolta' che si possono incontrare è utilissimo; nonposso che rifarti i miei auguri per il tuo lavoro che è veramente ottimo!!!!!

Buongiorno.
Sono contento che l'argomento sia di interesse e anche di aiuto.
Grazie anche dei gentili e positivi commenti: mi piacerebbe leggere anche qualche critica. Se qualcuno vuole farsi avanti, leggo e valuto molto volentieri.

Comunque, presa un po' di manualità nella costruzione di pali e mensole, ne ho fatti altri. Il lavoro, anche se complesso e articolato su più fasi (prova, riprova, sposta, cambia...) risulta piacevole e appagante.
Qualche foto, compresa una con la nuova mensola "custom".




Ciao
Antonio

Buondì.

Oltre alla linea aerea in senso stretto vorrei riprodurre anche il groviglio degli scarti. Non voglio adesso tirare i fili, altrimenti non riuscirei a fare niente al di sotto di essi. Ma devo pensarci adesso per predisporre sui pali i vari ormeggi, fantini, calate e isolatori di supporto.
Per schiarirmi le idee e risolvere la questione ho esaminato vari testi: pubblicazioni CIFI, e FIMF, un paio di documenti ufficiali, e anche il filetto "Catenaria e sezionamenti" all'interno del quale il, gentilissimo e competentissimo, utente "merlotrento" ha pubblicato diversi schemi utili allo scopo. Sulla base di questi schemi, e facendo un paio di ipotesi che mi sembrano quantomeno plausibili ho partorito il seguente schema di elettrificazione.
Nel disegno, sono tracciati la linea aerea di contatto e gli scarti. La linea aerea, ovviamente, ha lo stesso percorso dei binari, e nel lato destro, si individua un bivio. Sono altresì rappresentate le gallerie, i sezionamenti a spazio d'aria e quelli di stazione.
Mi piacerebbe sentire qualche commento al riguardo, magari giusto per avere una mezza conferma di plausibilità.



Ciao
Antonio

Saaalve.
Siccome ancora non sono sicuro della quantità e disposizione dei sezionatori, ho costruito qualcos'altro.
In diverse foto "trifase" si nota su alcuni pali l'aggeggio mostrato qui sotto. A me pare un trasformatore e un esperto in materia tempo fa mi ha confermato questo parere. Ho notato che alcuni erano monofase, altri trifase. Anzi, ad essere precisi, credo che siano tutti alimentabili sia in trifase che in monofase, in quanto tutti hanno due isolatori. Ma alcuni sono collegati ad entrambi i fili della linea aerea, altri ad una sola...forse avevano un sezionatore all'interno? Mah...
Sempre dall'analisi delle foto, direi che questi trasformatorini alimentavano l'illuminazione della stazione. Se alimentassero anche altro, non lo so...
Ad ogni modo, l'oggetto è il seguente. La foto proviene dal tT Tema sugli anni 60 uscito anni fa. (Redazione, ne facciamo un altro? A me sono sempre piaciuti un sacco...)

Ed ecco qui la sua riproduzione, versione trifase.


Ho poi costruito i supporti per gli scarti della linea aerea in c.c., usando due isolatori differenti. Anche nella realtà, c'era un bel mix. Una versione con isolatori a filo, un'altra con isolatori a perline.



Ciao
Antonio