No Antonio non ho nessun disegno. Sono andato ad occhio. Ho visto che sei bravo a fare le cose e credo che non avrai nessuna difficoltà. Io non escluderei l'uso del meno nobile profilato plastico Evergreen ad H da 3 mm e 2 mm per i montanti. La Sommerfeld ha in catalogo una busta con 10 profilati da 50 cm a pochi euro che sono poi quelli per i pali H0m ed N. Per i tiranti a croce ho usato degli spezzoni di filo armonico in acciaio da 0,3 mm con un piccola goccia di cianocrilato nei 4 angoli.
Poi sai quando è tutto pitturato ed in più ad un costo irrisorio....

Ok...mannaggia la pupazza mi hai solleticato la fantasia. Adesso vedo un attimo come fare perché proprio pochi giorni prima del tuo messaggio sull'ingresso errato della galleria, avevo piantumato e quindi anche il palo della linea aerea è blindato in posizione.

Mi sono scordato di rispondere al Sior Minghetti: hai ragione! Anche se non mi sono ispirato alla stazione di Goschenen, perché l'ho scoperta successivamente alla impostazione del plastico. Ho fatto un mix di tante realtà, cercando di realizzare una insalata mista plausibile. Il fatto è che (almeno secondo me) quando uno va in svizzera, gli si apre un mondo e gli cascano le braccia -> binari dappertutto! E pure a scartamento ridotto! Quindi deve portare con se qualcosa di quello che ha vissuto.

Ricordo ancora che anni fa chiesi consiglio proprio su questo forum su cosa c'era da vedere di ferroviario sul tragitto Chiasso - Berna via Lotschberg. Non ottenni nessuna risposta. Poi ho scoperto: era meglio chiedere cosa NON C'È da vedere. Fantastico...

Bene, fine del pistolotto.
Ciao
Antonio

Ciao,
io non mi preoccuperei più di tanto.. In quello spiazzo io ci metterei un boschetto di abeti e larici di pregio e vedere il treno che esce, passa sotto la tettoia intravedendo il tutto attraverso gli alberi è fantastico Io uso spesso questa ambientazione che dà molto realismo. D'altra parte in Svizzera o le rotaie tagliano attraverso il bosco o quando finisce il bosco, rotaie e grande prato da taglio. Questo è un dioramino 40x100 uso foto per farti capire dal lato di chi guarda

Ma questa motrice sarebbe un modello REALE?? Cioè a dire , anche quella vera hà 2 pantografi DIVERSI ??

e dopo, ci puoi dire che modello sarebbe , e chi lo fa?? La Bemo ???

grazie
ML

Ciao.
@Taurus484. Si è un prototipo veramente esistito (esistente?), con due prese di corrente differenti, e la fa Bemo.

Intanto tiro innanzi sulla vettura pilota. Ho accorciato il telaio di qualche decimo per parte per poter montare il rostro anteriore. Sul carrello, ho montato il cacciapietre e il generatore tachimetrico. Il carrello ha subito una limatina sul lato verso il rostro nella zona superiore delle molle per poter ruotare liberamente.
Sulla cassa invece ho montato gli aggiuntivi come previsto. Ho però preferito dei respingenti in microfusione (quelli originali non erano venuto bene nella fusione in resina) e tolto i fanali in resina.
Proprio sui fanali, vedendo diverse foto ho notato come su diverse vetture erano presenti quelli di tipo elettrico delle locomotive a vapore oppure quelli in ottone epoca III (come quelli di LE Models, tanto per capirsi). Monterò questi ultimi, che lascerò di color ottone.
Qualche foto per gradire:





Ciao
Antonio

Scusa Antonio se ti porto via un pò del tuo legittimo spazio.
https://www.google.it/search?q=mob+bcfe ... e_fAglazOM: https://www.youtube.com/watch?v=ntjSNB11isI

https://www.youtube.com/watch?v=20GdUOJj3d8

e qui hanno restaurato una G 2/2 delle Ferrovie Venete. Ma dove saranno andati a prenderla? https://www.youtube.com/watch?v=iLq0bwLTFDg
Dai non ti viene voglia di un plastico.....

Buongiorno e buona settimana.

Ancora al lavoro sul kit della 100porte: applicati tutti gli aggiuntivi in fotoincisione e fusione alla cassa e verificato l'accoppiamento tra le parti. Pare tutto ok...
Ho anche rifatto qualche fila di rivetti, non perfettamente riuscita, usando le decal micromark.
Contemporaneamente ho dato il primer (per plastica, tamiya grigio) agli interni, ai carrelli e al paravacche (ma si chiama davvero così tecnicamente parlando?).
Invece per la cassa userò un etching primer, che su resina e ottone è la morte sua, appositamente ordinato oltralpe.

Foto:







Ciao
Antonio

Bravo Antonio !

Un dubbio : nelle foto che ho e in quelle dei vari siti fotografici nelle Pilota in oggetto è assente sul frontale la cassetta del freno di emergenza....

Casomai tu o altri avete immagini diverse ...

Buon lavoro,
Andrea

Qualcosa in più sull'etching primer...grazie e bel lavoro

Ciao a tutti.

Grazie Andrea del commento. Ho due foto in cui si vede la cassetta di riarmo del freno. In una è ripresa la npBDz 68202, nell'altra non si legge il numero di vettura. Non conosco l'origine delle foto, quindi per rispetto dell'autore non pubblico niente.

Grazie Claudio del commento. Mi fa piacere spendere due parole e confrontarmi con voi sull'argomento. La prendo un attimo alla larga per coinvolgere eventuali curiosi a digiuno totale.
Ho acquistato tempo fa il libro "A modeller's handbook of painting and lining". Il libro spiega come verniciare un modello, e tratta tutte le fasi, la pulizia, il primer, i colori, l'aerografo...
Al capitolo "primer" per modelli in ottone si dice (cito testualmente): "The real primer is etching primer, which has an important job to do on non ferrous metal. After application, an acid in the mix...eats into the metal surface, creating the microscopic roughness that the paint requires to improve its adhesion."
Cioè: l'etch primer è un primer con una componente acida che agisce sulla superficie del materiale non ferroso e aumenta l'adesione. Nel testo si specifica chiaramente che lo stesso primer è valido anche per la resina.

Ho successivamente verificato anche on line su vari forum, francesi e inglesi: alla domanda " che primer uso per un modello in ottone?" La risposta è: "etch primer" (in francese appret phosphatant).

Cosa acquistare. Detto che in Italia non sono stato capace di trovarlo e sembra essere una cosa fantasmagorica, si può acquistare:
- in bomboletta Upol acid #8, oppure Teroson etch primer
- per aerografo etch primer di Phoenix Precision Paints, oppure appret phosphatante di AMF87.

Io ho scelto l'ultimo, per questioni di prezzo (le bombolette costano proporzionalmente di più) e perché è stato l'unico che ha avuto la cura di verificare e confermarmi la compatibilità con i Lechler.

Graditissimi commenti e approfondimenti sulla questione.
Ciao
Antonio

Saaaalve.

Dato il colore castano al telaio e ai carrelli. Come si può facilmente vedere, il castano Lechler non c'entra una mazzarella con il castano Roco.
Vabbè, non morivo dalla voglia di farlo ma ho uniformato il telaio e il carrello dando un velo di color "sporco esercizio", l'ho soprannominato così. Potevo verniciare tutto il telaio col Lechler ma avrei perso le iscrizioni sui longheroni del telaio. Allora ho trasformato il problema in opportunità e provato un po' di sporcatura.
Foto:











Ciao
Antonio

Bravo Antonio. Bel lavoro!

Si impara sempre qualcosa...
non sapevo della dizione inglese . In sostanza è un primer acido , cioè la vernice intacca con una componente acida la lega , infatti è proprio studiata per l'ottone o l'alpacca.
io uso un bicomponente e ottengo lo stesso risultato.
Comunque dal sito inglese non capisco se si tratta di un bicomponente o un mono...
Quello di amf 87 è un mono , lo avevo già usato comprandolo un pò di anni fà da Gerard Huet ...
saluti

e' un monocomponente...solo che te lo forniscono già miscelato ma ha una scadenza di 1 anno dalla produzione , mentre lo forniscono con acido a parte e quindi lo si mescola all'utilizzo.
Costicchiano, ma funzionano...
saluti

Buongiorno e buona domenica a tutti.

Grazie degli interventi e grazie Stefano dell'apprezzamento.
Proseguiamo con la storiella: arrivato finalmente il primer, ho preparato un aggeggio in ottone che avevo fatto tempo fa, da usare come test. Quindi, come.al solito lavaggio in soda, lavaggio in Hcl, lavaggio con diluente e poi applicazione del primer.





post images

Il primer prende bene, asciuga velocemente ed ha una copertura molto fine. Come consigliato l'ho applicato direttamente dalla boccetta, senza diluizione, ad 1 bar.

Visto che era andato tutto bene ho proceduto ad applicarlo alla 100porte.





La finezza della copertura del primer dà una mano a non far scomparire i dettagli (esempio i rivetti archer che ben si notano) ma ovviamente mostra anche i difetti (la bava sul respingente).
Aspetto l'asciugatura e poi tiro innanzi.

Ciao
Antonio