Ringrazio Ale e Umbriele. Mi diverte commentare le foto e "costruire" piccole scene. Vi sono grato per l'apprezzamento.
(Già ho pronto un altro "aneddoto", ma lo metto tra qualche giorno )

Continuo ad apprezzare le foto che inserisci Pierpaolo.
L'impianto è piccolo e semplice e proprio per questo molto bello!

Inoltre, come mi hanno fatto notare altri, è molto importante contestualizzare le foto che vengono inserite, si da in un certo senso una "storia" ed un "vissuto" al plastico, rendendolo quasi reale.

Matteo.

Grazie,Matteo!
Tanto fra qualche giorno il plastico lo verrai a vedere di persona
A presto!

Non vedo l'ora!

Questa è una porta antica, che devo fissare nella parte alta della città. E' tutta autocostruita in plasticard inciso con cutter e i particolari in rilievo sono stati otttenuti stendendo una patina di gesso lavorata con la lama di un cutter e limata con carta vetrata finissima. Il tutto è verniciato con colori acrilici, lumeggiato con acquerello a secco e altre tecniche varie. In basso i lati dell'arcata tendono un po' a convergere, ma una volta fissata, tutto andrà a posto.

Particolare delle nervature perimetrali superiori e dello stemma (non ben delineato anche perché si suppone che sia stato corroso dal passare del tempo). Tutto, come dicevo, è stato ottenuto lavorando opportunamente la patina di gesso.
Il motivo ornamentale orizzontale è ricavato da un "surplus" di una scatola di montaggio di edificio in plastica.

L'arco che sta all'interno dei giardini delle Terme già l'avete visto in qualche altra foto.

Voglio mostrarvi, invece, l'arco monumentale che voglio mettere proprio all'ingresso delle Terme, al posto del Grand Hotel, che è stato spostato vicino alla stazione.
Questo arco (come quello della foto precedente) è prodotto da una Ditta inglese che non ha niente a che fare col modellismo, ma produce graziosi soprammobili per la casa. Sta benissimo in un impianto H0. Ricordo che lo pagai anche parecchio: circa 140.000 lire una quindicina di anni fa.
Notare il particolare della cancellata: una vera opera di cesello.
Credo che una volta piazzato, con qualche lampione antico e gli alberi attorno, farà la sua bella figura.

Farà sicuramente una gran bella figura anche perchè è un opera unica ed irripetibile, commercialmente introvabile dal punto di vista modellistico. Ma con il peso come siamo messi?

Ciao, Emilio. Non so se questi articoli si trovano ancora. Mi è capitato di vederli in un negozio, alcuni anni fa, ma erano tutte casette di stile inglese. La Casa che li produce (penso di poterlo scrivere perché non so se esiste ancora e comunque può essere utile a chi ha interesse per queste costruzioni di foggia antica) è la Lilliput Lane.
In quanto al peso, il "modellino" è molto compatto. Pesa abbastanza. In quello che ho già messo all'interno delle Terme ho segato il basamento e il materiale all'interno è proprio bianco; non è resina, insomma; sembra piuttosto gesso, ma molto duro e non certo friabile.
Considerate le varie incisioni, l'accurata verniciatura e tutto l'insieme - indubbiamente valido - si capisce subito che non si tratta di prodotti economici.
Nella stanza del plastico ho anche una riproduzione dell'Arco di Costantino (quello accanto al Colosseo), preso in una bancarella per turisti qui a Roma. L'ho pagato abbastanza poco, ma è troppo riconoscibile e non lo metto nel plastico. E' più leggero di quello Made in England (che riproduce non so quale arco, nella realtà) e più grossolano nelle incisioni dei bassorilievi e delle pietre.
A Ravenna, per esempio, ho comprato il Mausoleo di Teodorico e l'ho messo nel plastico, a poca distanza dalle Terme, dopo averlo parzialmente ricoperto di vegetazione varia e di rampicanti, per non renderlo riconoscibile a prima vista.

Ad Arcale, per l'importanza delle sue Terme, fermano molti treni importanti, ma non gli Eurostar. Questo etr 480, però, ha dovuto effettuare una sosta eccezionale perché i macchinisti avevano sentito strani rumori provenienti dalla parte frontale dell'elettrotreno, come se del brecciolino fosse penetrato nel carrello anteriore. Da una sommaria ispezione di alcuni tecnici non è emerso nulla di anormale e il convoglio, proveniente da Ancona Falconara, ha ripreso la sua corsa verso Roma Termini (un episodio simile mi capitò nel 1976, quando il Settebello, in servizio da Milano a Roma, si fermò una decina di minuti in una stazioncina toscana per un problema analogo a questo...)

...ma la persona vestita in arancione sta leccando l'ETR??

Ma come: non hai sentito parlare delle nuove vernici alla menta!

Anni Sessanta. Un Diretto, trainato da un 626, ha ancora il suo fascino.

Più o meno nello stesso periodo.
Doppia trazione trifase. Un 431 in testa, seguito da un 432.