Per scongiurare che si incollino gli aghi, ti consiglio di ungere con olio (io uso il Singer x macchine da cucire) tutta la zona delle traversine dove scorrono sopra gli aghi e dove c'è la molletta, in questo modo si crea un velo idrorepellente che impedisce alla mistura acqua+colla di aderire.
In effetti anche nella realtà la zona degli aghi è bella unta, quindi oltre ad un effetto protettivo, si ottiene già un un effetto ottico di invecchiamento realistico.

Ciao
Despx

Ecco il risultato della posa del ballast metodo alternativo (tradizionale) dopo l'asciugatura:



Chi mi sa dire quale e`l'errore evidente nella foto di sotto?



Altra angolazione del ballast. Il ballast asimmetrico e` intenzionale:



Come si puo` vedere dale foto non vi e` molta differenza tra i due metodi di posa. Ovviamente questa riflessione vale usando il Scenic Cement e la massiciata Koemo (HO) con l'aggiunta di un po` di Peco in N.

Quindi penso che continuero` la posa del ballast usando acqua nebulizzata invece di Clear Spirit nebulizzato che usero` invece per altre applicazioni.

Saluti

Giovanni Leone

Grazie per la dritta. Avevo comunque intenzione di creare l'effetto unto usando il colore della Railmatch 'oily sleepers'. Ma l'olio non potrebbe poi attirare la polvere e il 'fluff' ? In ogni caso non spruzzero` colla sopra gli scambi. Usero` il contagocce e non mettero` colla direttamente nel ballast due o tre traverse prima delle zone critiche. La colla verra`attirata li eventualmente per capillarita` in questo modo si evita grande quantita` di colla nella zona critica. Comunque per prudenza come detto aziono gli scambi di tanto in tanto durante la prima fase di asciugamento.

Giovanni

Avanzamento dei lavori.

Inumidire il pietrisco con acqua usando il nebulizzatore:





Protezione della zona scambi prima di applicare la colla con il nebulizzatore:



Risultato dopo 24 ore di asciugamento:



Saluti

Giovanni Leone

'Ballasting' finito e timesaver 'fully operational':





Il 625010 Roco non verra` usato sul timesaver, ma al momento questa e la 214 sono le uniche loco che ho in HO

Saluti

Giovanni Leone

Grandissimo post il tuo. Sarebbe il caso che post simili fossero più diffusi, visto il poco spazio che la maggior parte di noi ha a disposizione. Progetti come timesaver, plastici da manovra, a libreria dovrebbero essere molti di più altrimenti ci si restringerebbe ad una nicchia di appassionati.

Ho preparato un video della prova di marcia con il ballast completato. Mi scuso per alcune riprese un po` erratiche e per delle partenze di loco un po`a scatti. Questo e` dovuto al solito fatto di dovere tenere in mano il cellulare e con l'altra azionare la manopola del trafo e azionare gli scambi ecc..

Sequenza:

1) E 625010 Roco in marcia. Questa loco ha quasi 21 anni. Credo che l'ho comprata nel 1994/1995. L'ho appena uscita dalla scatola dove e` rimasta inoperosa per tanto, tanto tempo. Quando la comprai, avevo grandi progetti per un mega plastico da parata. Infine dopo averla invecchiata e resomi conto che non avevo lo spazio a disposizione sono passato alla scala N e la loco e`rimasta in disuso. Devo dire che anche la mia concezione di plastici e` totalmente cambiata da allora.

2) Carro in spinta per vedere il comportamento sugli scambi. Notare il mio sofisticato edefficace sistema di sganciamento automatico

3) Passo lento e fermata sugli aghi di uno scambio e ripartenza in direzione opposta (per controllare captazione elettrica).

4) Marcia su tutte le altri parti del plastico e controllo della velocita` negli ultimi secondi del video

Ecco il link del video:


https://www.youtube.com/watch?v=SJyZxdOU9DM


Potete notare che il 'layout' anche con un cablaggio molto semplice permette anche due loco (ovviamente non sullo stesso tratto).





Condivido questo tuo pensiero. Almeno qui in Inghilterra se si va alle mostre la maggior parte dei plastici sono scorci di ferrovia ed occupano poco spazio. Ovviamente il tipo di materiale rotabile si deve adeguare alle dimensioni del plastico. Ci sono sempre i grandi plastici dei vari 'Club' per i lunghi convogli realistici.

Saluti

Giovanni Leone

E' da anni che si cerca di far capire questo concetto... speriamo che arrivi a destinazione.

ciao

Iniziata la parte scenica.

Usando i 'material sheets' della Wills

http://www.peco-uk.com/product.asp?strP ... P_ID=18020



Giovanni

Dettaglio invecchiamento fase intermedia:



Giovanni

Thread da incorniciare! Grazie a Giovanni per il passo-passo, e grazie per averci ribadito che la ferrovia in miniatura è questa, manovre, orari, anche in poco spazio, timesaver ma anche "spacesaver" direi!

Massimo

Vi spiego la mia tecnica.

Prima alcune foto dettagliate dell'effetto finale:







Primo passo dopo avere tagliato il foglio a misura e passato leggermente carta vetrata fine sulla superficie e` di dare una mano di primer grigio:




Quando il primer e` asciutto passare quasi a secco due o tre tonalita` di colore differente. Qui uso i colori Petite Properties 'Dirty Stone Mortar', 'Bea's Brick Mortar' e 'Dirty Stone Paint' ma si potrebbero usare qualsiasi tipo di colori sia acrilici , sia enamel :



Quando il colore e` asciutto usero` del filler per riempire`le fuge e lasciare un velo finissimo sulla superficie:



Successivi passi dell'invecchiamento a seguire.

Saluti

Giovanni Leone

Ti seguo con molto interesse, mi piace moltissimo il tuo lavoro e ti ringrazio per la spiegazione passo passo. Le ultime foto sono eccezionali, le macro mostrano un vero pavimento in sampietrini. Immagino a lavoro finito. L'unica cosa che stona sono gli aghi dei deviatoi non all'altezza del bellissimo lavoro.

Emilio

Ciao Emilio. A cosa ti riferisci in particolare? Se e`perche`sono lucidi ed ancora non dipinti, vedi che ancora devo passare il colore 'sleeper grime' ad aerografo. Se e` per qualche altra mancanza fammi sapere perfavore.

Saluti Giovanni

Hai ragione, non sono verniciati e questo fa la differenza, allora tutto cambierà! In meglio ovviamente!
Io ragionavo tenendo a mente la mia esperienza, ovvero vernicio i binari prima di metterli in opera testando poi i deviatoi per verificare se la vernice ha eventualmente apportato danni; lavorando "al banco" mi riesce meglio controllare e rettificare eventuali spiacevoli sorprese. Poi ad asciugatura avvenuta metto in opera il tutto. Questa mia procedura mi ha tratto in inganno, tutto chiarito!

Emilio