Ciao a tutti,
scusate se non ho più postato aggiornamenti, ma a metà febbraio mi sono trasferito a Praga per un corso di lingua ceca e non ho più avuto il tempo per inserire le foto degli ultimi lavori fatti prima della partenza.
Adesso che ho terminato il corso, e sono alla ricerca di un nuovo lavoro nella capitale ceca, ho finalmente il tempo di inserire gli ultimi aggiornamenti.
Ovviamente al momento la costruzione del plastico è sospesa in quanto è rimasto in Italia.


Aredamento dell'abitazione del capostazione terminato


Abitazione terminata con gli arredi




Un paio di viste del fabbricato con l'intelaiatura della copertura.
Nella tabella con il nome della località la cornice e le singole lettere sono in rilievo, per fare questo ho ritagliato singolamente ogni singola parte e le ho poi incollate su un rettangolo in cartoncino avente le dimensioni desiderate.
Purtroppo la cornice non è venuta benissimo (a sinistra è leggermente più sottile), ma il risultato mi soddisfa ugualmente.
Porte e finestre sono in metallo di produzione Lineamodel ad eccezione di quelle del ripostiglio al piano terra (sotto il terrazzo) e dei bagni, che le ho realizzate in cartoncino.


Struttura del tetto con inserito l'impianto per l'illuminazione a led dei singoli vani






Alcune viste del fabbricato terminato e sporcato.
Mancano ancora l'arredo e il pavmento al piano terra, inclusi gli scalini di accesso dal marciapiede, e i pluviali poichè questa parte la realizzerò prima del posizionamento definitivo del fabbricato.
Le persiane sono Lineamodel in metallo, che ho verniciato in verde, il tetto è realizzato con lastrine Auhagen, in modo identico al magazzino merci, mentre il camino è autocostruito in legno e cartoncino.




Due viste del fabbricato illuminato

In contemporanea ho anche terminato la rimessa locomotive con gli ultimi particolari


Interno del magazzino arredato.
I vari arredi provengono dal mio deposito degli avanzi, ad eccezione dello scaffale grigio autocostruito in cartoncino




Rimessa terminata e posizionata.
Le finestre provengono dal solito deposito degli avanzi.
Le fessure alla base verranno ovviamente nascoste con la vegetazione.


Rimessa illuminata


Vista notturna

Come vi ho anticipato, al momento i lavori subiranno purtroppo una lunga pausa, ma appena mi sarò definitivamente sistemato sia con il lavoro che con l'alloggio (al momento abito in un appartamento condiviso) provvederò a trasferire anch'esso in territorio ceco e proseguirò i lavori.

In futuro pensa anche ad attenuare anche la luminosità degli ambienti, anche nel caso avessero la luce elettrica, di sicuro non usavano delle fotoelettriche per illuminare le stanze!
Per il resto un gran lavorone!

Mi associo al suggerimento di attenuare la luminosità, e magari anche "spegnere" qualche luce nelle stanze se possibile. ... così tutto acceso non è troppo realistico. Complimenti
Alessandro

Grazie a tutti per i complimenti

@centu: se mi invii un MP con il tuo indirizzo email posso inviarti, quando riesco, un file pdf in scala H0 con tutti gli arredi.
Ovviamente lo posso inviare a chiunque lo desidera.

Per quanto riguarda l'illuminazione ho predisposto l'impianto con la possibilità di illuminare separatamente ogni singola stanza tramite un proprio interruttore, ho acceso tutto insieme solamente per fare la foto.
Ho notato anch'io che la luminosità è parecchio alta, per attenuarla aggiungerò un paio di resistenze tra il trasformatore e i led, nel cavo comune.

Ciao a tutti, dopo una lunga pausa ho ripreso i lavori al plastico.
Visto che il fabbricato viaggiatori è quasi terminato (mancano solamente gli interni del piano terra e i pluviali) ho deciso di iniziare la costruzione delle abitazioni che simuleranno la presenza del piccolo borgo.





La piccola chiesa in fondo a destra è liberamente ispirata alla Chiesa di San Francesco che si trova a Monterosso, nelle Cinque Terre.
Per le case del borgo mi sono invece ispirato ai vari paesini costieri liguri limitandomi a fabbricati con soli due piani fuori terra (piano terra e primo).
Avevo inizialmente provato a realizzare abitazioni con un piano in più, ma ho poi notato che stonavano a causa della limitata dimensione del plastico.
Tutti i fabbricati residenziali sono realizzati in compensato da 4 mm, per la chiesa ho invece utilizzato compensato da 8 mm così da simulare meglio lo spessore dei vecchi muri.

La struttura del tetto è realizzata con compensato da 3 mm o balsa da 2 mm sulla quale incollerò dei quadratini di carta vetrata molto fine per imitare la tipica copertura in ardesia.

Ai primi due edifici sulla sinistra ho già colorato le pareti basandomi su alcune foto delle Cinque Terre scattate dal sottoscritto o reperite su internet.
Purtroppo i tipici colori non sono facili da realizzare, ma mi ritengo abbastanza soddisfatto

Il problema è lo scarso spazio dal muraglione rispetto alle entrate degli edifici...
Non sò se ci passa un'Ape...capisco che l'accesso sia a piedi , ma non riesci ad allargare un pò l'eventuale strada?
per il resto sono proporzionati
saluti

L'accesso agli edifici è esclusivamente pedonale, come spesso accade nei borghi storici liguri.
Inoltre l'ambientazione è anni '60 e all'epoca era sicuramente normale portare le merci nelle abitazione e nei negozi con carretti o in spalla con ceste;
credo anche che l'Ape50, adesso comunissima nei borghi liguri, all'epoca non esistesse neppure.

Per esserci c'era, è di due anni più vecchia della Vespa, è del 1948. Anzi, dato che in tanti la macchina, manco una scalcinata 500 non se la potevano permettere, l'APE o prodotti simili (ce n'eran tanti!) credo fossero abbastanza gettonati e comuni.

Sapevo che la produzione della Vespa è iniziata all'inizio del secondo dopoguerra, ma ero convinto che l'Ape fosse molto più recente

Bel lavoro!
L'edificio beige a fianco alla stazione si presta ad essere fiancheggiato da una bella crôsa con mattoni rossi al centro e sassi ai lati. Per gli altri edifici, potresti assottigliare i fianchi di un cm e dare più aria alla stradina a loro servizio. La crôsa ti resterà come "veloce" collegamento con la stazione.


PS i tetti in ardesia sono un must anche per le costruzioni ferroviarie

@ Simo: in questi casi wikipedia è sempre utile, magari non sarà sempre esatta al 1000 per 1000 ma dà una buona mano. Poi quelli dei primi anni erano poco più che Vespe a 3 ruote col cassone, da quel che ho letto, i modelli più simili a quelli odierni sono degli anni '60.

@lucaregoli: la mia idea è proprio quella di fare una tipica crôsa che colleghi la stazione con il borgo.
Nel punto più stretto la crôsa è circa 2,20 m al reale (al netto del muretto di protezione che realizzerò sul muro ad archi lato ferrovia) ed è una larghezza comune nei borghi storici, farla più larga secondo me non sarebbe piacevole a vedersi.

@Bomby: solitamente consulto anch'io wikipedia quando ho dei dubbi, ma non ci ho assolutamente pensato riguardo all'ape;
l'ho invece consultata per vedere se il camioncino tipo "Lupetto" che sistemerò sulla banchina del porticciolo è coerente con l'epoca di ambientazione

Dal 1959 al 1968.
alberto

Esatto, il mio plastico è ambientato negli anni '60 perciò è il camion ideale