Innanzitutto un grazie a voi per le risposte e i commenti, ed ancora auguri di buone feste!
bigboy60 ha scritto:
Comunque, complimenti a Luciano per la chiarezza di idee: nonostante il non indifferente spazio a disposizione, non si fa tentare dalle linee principali, ma si ispira alle linee secondarie
Grazie per i complimenti. Le linee secondarie mi hanno sempre affascinato, sarà perché si inerpicano lungo le dorsali appeniniche o perché attraversano le nostre belle campagne, ma evocano per me una sensazione particolare di "treno". Un po' lo stesso concetto ripreso da Silvio Assi nel suo plastico Milano Chiaravalle, ma trasposto sulle secondarie.
bomby ha scritto:
Il disegno della stazione non mi convince più di tanto, però. E' una stazione di transito o terminale?
Il binario di raddoppio è troppo corto, un treno di 3 carrozze e locomotiva non ci sta e i tronchini di sicurezza, all'epoca, su una secondaria, non sono per nulla necessari, anzi. Lo scalo ha una disposizione che definirei stramba, e comunque poco efficace. Nel senso, l'asta di manovra, cortissima, dà accesso ad un tronco a servizio del MM particolarmente lungo. Una soluzione più classica è di sicuro preferibile.
La stazione nella mia mente dovrebbe essere terminale, in quanto il binario a sinistra, nel mio primo disegno, dovrebbe raccordarsi ad un piccolo deposito locomotive con annessa piattaforma girevole. In ogni caso devo esprimere i miei complimenti a bomby per la sua competenza in tale campo. Ha cambiato il mio disegno iniziale in qualcosa di fantastico. Grazie.
Per quanto riguarda la profondità il mio unico timore è nella difficoltà di maneggiare un modulo con 60 cm di larghezza. In passato ho già provato con 50 (norma FREMO) e ho trovato un po' di difficoltà soprattutto per il montaggio e smontaggio. A questo punto ci si potrebbe orientare su due moduli con larghezza di 30 cm che accostati ne farebbero uno da 60, ma non so se sia capace di tanto in relazione anche al piano binari.
giosanta parole sante! Tutte le linee da te citate fanno parte di quelle da me sempre ambite per una riproduzione proprio per il loro fascino... per non parlare della povera Sicignano degli Alburni - Lagonegro. Ad ogni modo non ho voluto considerare l'elettrico perché non mi sento capace di poter estendere la catenaria su uno spazio così grande, inoltre non saprei nemmeno in che modo poterla posare tra un modulo e l'altro. Tuttavia non escludo nulla, mi sono rivolto a voi perché nel mio piccolo sono parecchio inesperto. Contate però che a parte un paio di mezzi elettrici il mio parco è composto nella sua totalità da macchine a vapore e mezzi a trazione diesel.
Volendo considerare però l'elettrico mi sorge il dubbio della "applicabilità" (diciamo così) della trazione termica. In fondo nella realtà la trazione elettrica ha soppiantato quella termica e ad esclusione delle stazioni di raccordo tra più linee (vedi Salerno tra la dorsale tirrenica e la linea verso Avellino) il termico e l'elettrico non convivono in modo così esteso. In passato anche Napoli Centrale ha ospitato la trazione a vapore, quando la linea per Cassino prevedeva coppie di Gr. 744 ... semplicemente fantastico.
Dovrei quindi prevedere una stazione di raccordo tra una linea servita con l'elettrico ed con trazione termica.
Un'ultima domanda a bomby: il tronchino che parte dal binario di raddoppio potrebbe connettersi verso uno scalo?
In ogni caso prendo a modello lo schema di bomby, che ringrazio nuovamente, e provo a ripensarlo anche per un'ulteriore linea elettrica.
Grazie a tutti
Saluti
Luciano