Ecco qua.

Qualcuno che è esperto nell'uso dell'Eulithe sa dirmi qual è il sistema per indurire le superfici? Io sapevo della spennellatura con Vinavil diluito circa 50/50, ma dopo due mani ad asciugatura completa si è indurito solo pochissimo. C'è un altro sistema?

Sto provando un marciapiede in Eulithe da 10 mm. Ho ritagliato alcune strisce che ho unito ai lati con Vinavil, l'incollaggio è molto buono. Ad asciugatura avvenuta ho ritagliato il bordo lato binari. Si taglia molto bene con un cutter, quindi sotto questo aspetto è validissimo. Poi, una volta ritagliato fuori opera seguendo il profilo di una sagoma in cartone che avevo preparato, l'ho appoggiato sul piano. Il bordo del marciapiede deve essere rifinito con il kit Brawa, quindi per ora è grezzo. Se si usa una tela smeriglio per uniformare il taglio si riesce molto bene.

Dalla foto sembra che il profilo sia irregolare, ma invece è il binario a non esserlo, ho usato binario Tillig flessibile, ed è un problema posarlo perfettamente poiché è troppo flessibile ed è difficoltoso creare curve regolari: cosa, invece, molto semplice con il Peco. Su questo dovrò lavorare ancora. Il taglio deve essere ancora uniformato con tela smeriglio.

Il bordo del marciapiede Brawa deve essere adattato alle esigenze, per essere incollato al profilo del marciapiede. Per questo deve essere ripulito da ciò che renderebbe difficile l'operazione.

Il profilo in sezione.



L'adattamento con l'uso di tronchesi.



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A questo servirà una finitura con tela smeriglio per rendere la superficie piana, prima dell'incollaggio.

E' un po' che il marciapiede è a questo punto, non è ancora finito, ma non mi piace gran che. L'Eulithe non mi ha soddisfatto quanto il Forex.

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Con un po' di colore le cose migliorano. Ma l'inserimento dei pali per l'illuminazione, che non potranno andare più in basso dello spessore del marciapiede stesso, avranno abbastanza robustezza, vista l'estrema fragilità dell'Eulithe?

Volendo inserire un palo nell'Eulithe da 10 mm si incontra un problema. Se il palo è di piccolo diametro come questo (1,3 mm) non sarà possibile renderlo stabile, poiché data la bassa consistenza del materiale, basta poco per fare in modo che si pieghi. Le cose migliorano se sul forellino si pone una goccia di cianoacrilico e poi si infila il palo, in modo tale che si porti dietro la colla, ma è pur sempre insufficiente. Un altro miglioramento si ha inserendo pali di diametro maggiore, ma un urto è sempre fatale. Tutt'altra cosa con 1 cm di Forex.

Marcello, ciò da te riscontrato mi sembra ovvio e scontato considerata la "robustezza" dell' eulithe (ricordiamo sia un materiale poroso e molto leggero) in confronto alla densità del forex!

Potresti aumentare la base di appoggio del palo per avere più stabilità. Ti suggerirei una base di forex a mò di plinto da inserire in una sede fatta ad hoc nel marciapiedi e camuffare il tutto con la polvere dell' eulithe stessa (un amico usa le polveri ottenute dal carteggiamento dell'eulithe per rifinire eventuali giunzioni).

Non mi piace, rifaccio tutto daccapo.

Avevo previsto, sopra al marciapiede, qualcosa di simile a questo, ma mi rendo conto che oltre ad essere molto impegnativo, almeno per me, è anche fuori tempo, poiché la stazione è di costruzione più recente, ma non so dove trovare qualcosa cui riferirmi.

Ciao Marcello, il marciapiede a cui fai riferimento è questo?


... su cui vorresti realizzare un camminamento a sbalzo (presumo alla quota di un eventuale strada che porta alla stazione) come quello delle foto.
Dopo essermi riletto le pagine da 20 a 30 di questa discussione (dove si parlava della realizzazione della stazione) potrebbe non essere difficile partendo da questi pressupposti:
- stazione dei primi anni del 1900 (1920 se non erro)
- necessita di adeguamenti strutturali e/o manutentivi intercorsi negli anni
- ecc ...
ecco che si puo trovare la quadra.
soluzione 1): lateralmente ai binari abbiamo dei muri di sostegno (su quello in foto sono stati ricavati dei magazzini tra i pilastri in muratura. su tali muri( a dx o sx decidi tu) puoi inserire delle travi a sbalzo (quindi perpendicolari ai muri stessi) costituiti da profilati IPE (base=metà dell'altezza) a passo 1,00 mt l'una dall'altra collegati da un solaio in tavelloni di laterizio (andamento lineare) o volterrane in laterizio (andamento curvo o a volta)

il tutto ampiamente consono con l'epoca di costruzione della stazione in oggetto.
Materiali che utilizzerei IO: profilati Evergreen e balsa su cui applicare la finitura in mattoni (fogli adesivi) o semplicemente stuccando per imitare l'intonaco più o meno ammalorato

soluzione 2: nel corso degli anni interventi di adeguamento strutturale e/o manutentivo hanno portato l'Ammininstrazione Comunale ad adottare nuove scelte realizzative ovvero mantenendo le travi IPE esistenti su di esse si è deciso di appoggiare dei solai in cemento armato prefabbricato (lastre predalles ad esempio o elementi come quelli in foto) di adeguata lunghezza (5÷6,00 mt) e larghe quanto serve che grazie agli appoggi sottostanti esistenti consentono di sostenere carichi maggiori oltre che facilità e velocità di posa. la finitura superiore sara costituita da massetto di calcetruzzo e pavimentazione di vario genere (asfalto, cubetti di porfido ecc.)

Materiali che userei IO: soliti profilati Evergreen e forex o compensato

Ciao e buon lavoro ... se hai bisogno fischia pure
Santino

PS in entrambi i casi non ho volutamente considerato le colonne in ghisa di sostegno, in quanto le considero una complicazione realizzativa di cui se ne può fare a meno

Grazie, come sempre molto preciso.

Quindi, se ho ben capito, le cose starebbero così:



A lavoro fatto delle travi resterebbe visibile solo la parte sottostante, che potrebbe essere realizzata solo con una striscia che imiti l'acciaio: una striscia ogni metro. Se non ci fosse l'intonaco indicato con 5.

La vista in fronte sarebbe solo intonaco.

Lo spessore in scala potrebbe essere di 5-7 mm + l'eventuale marciapiede.

Si ... quasi cosi... i tavelloni (elementi di laterizio utilizzati nei solai con profilati d'acciaio) avevano e hanno una larghezza di cm 25 ed una lunghezza che oggi arriva anche a 2,50 mt ma all'epoca non superava 1÷1,20 mt. e i fori di alleggerimento erano ovviamente sul lato corto.


salvo i casi in cui si utilizzassero elementi singoli di laterizio forato detti volterrane o pignatte

Le foto del reale che hai postato evidenziano un intradosso a volta (prima immagine del mio post sopra) che era normale ai tempi in quanto staticamente parlando sfruttava le proprietà statiche dell'arco di convogliare gli sforzi ai sostegni laterali, in questo caso profilati di acciaio, che pur lavorando a sbalzo hanno una maggiore resistenza alla flessione.


Per riprodurre l'effetto volta potresti utilizzare , meglio della balsa, il polistirene in qualsiasi forma (estruso, espanso ecc ... ma non quello a pallini cioè il volgare polistirolo) e facilmente modellabile.



Si considerato la parte superiore un marciapiede soggetto ai carichi denominati "folla compatta" direi che 5÷7 mm siano corretti.

Ciao

OK, lascerò perdere la volta.