Modellista ha scritto:
Bomby, non conoscevo l'esistenza della norma Nem113.
L'ho letta e al punto 4.2 parla del possibile utilizzo di una barra elastica da fissare a una estremità tangente alla curva e della sua piegatura fino ad arrivare al rettilineo. Questo è esattamente quello che ho fatto, solo che invece di usare una barra di metallo perfettamente elastico, come indicato, disponendo solo di un legno mediamente duro ho usato quello che avevo [...]
Non esattamente, se non ho male interpretato quanto hai scritto tu stesso.
Cita:
Quello che ho capito è che la mia curva ha il raccordo di entrata e quello di uscita (speculari), ma non ha la parte centrale a raggio costante, perché per riprodurla ho semplicemente piegato un’asta in legno alle sue estremità, ritenendo troppo complicato occuparmi anche della parte a raggio costante. Da qui è nata la mia domanda: se non c’è una parte centrale a raggio costante e quindi misurabile, ma ci sono solo i due raccordi di entrata e uscita, come si quantifica il raggio da assegnare a una siffatta curva? Ammesso che le parabole siano a loro volta corrette, se ottenute piegando semplicemente un'asta alle sue estremità.
In pratica, si tratta semplicemente di tracciare la curva circolare ed i rettilinei (posti alle distanze opportune, come indicato, e poi di realizzare i tratti parabolici di raccordo. Viene indicato l'uso di un profilo metallico proprio per le caratteristiche meccaniche: il legno è fibroso, non è garantito che abbia una elasticità costante lungo tutta la sua lunghezza, al contrario del metallo.
Comunque, ragazzi, le norme NEM ci sono e sono un validissimo aiuto per non fare cavolate (hai voglia a lamentarsi che poi
il rotabile XY non gira ). Dopotutto grossomodo riprendono i principi utilizzati anche al vero, e i libri universitari si trovano anche su Amazon, vedi
https://www.amazon.it/Infrastrutture-fe ... 288&sr=8-1 che non è nemmeno così costoso.