Allora... io l'ho fatto quel "trabiccolo" per la scala H0e, nella quale sistemare sul binario una locomotiva, o anche una carrozza (a volte, essendo le casse ben piú larghe dei carrelli e questi con ruote molto piccole, manca proprio lo spazio per poter afferrare i carrelli stessi) è piú complicato che nello scartamento normale. Ovviamente, ciò non toglie che possa essere eseguito per qualsiasi scala e qualsiasi scartamento. Qualche precisazione: non serve nessun rialzo centrale, è sufficiente che la distanza tra le due rotaie nella parte piú larga sia minore del doppio della distanza minima tra le due ruote dello stesso asse (7,4 mm per lo scartamento 9 mm; 10,2 per lo lo scartamento 12 mm; 14,3 mm per lo scartamento 16,5 mm... secondo le norme NEM) piú la larghezza della striscia isolata. Per esempio, per lo scartamento normale in scala H0, tenendo un isolamento di 0,4 mm si può partire, al massimo, da uno scartamento di 29 mm (14,3 + 0,4 + 14,3); in questo modo le due ruote dello stesso asse staranno necessariamente ciascuna dal proprio lato evitando cortocircuiti.
La base migliore è la vetronite per circuiti stampati, sulla quale incidere la mezzeria isolata con gli appositi acidi (sarà sufficiente ricoprire la parte che dovrà rimanere metallizzata con del nastro adesivo, va bene anche quello da pacchi) o in subordine col disco abrasivo del trapanino. Sul lato dove si troverà lo scartamento pari a quello del circuito si dovrà asportare il rame e anche un po' di materiale per permettere l'inserimento delle scarpette sotto le rotaie saldate. Una rotaia va incisa sulla suola dalla parte interna all'inizio del restringimento e dalla parte esterna alla fine dello stesso, in modo da poterla piegare in questo modo: ¯\_ ; l'altra dovrà essere incisa specularmente e piegata _/¯. Per quanto riguarda le lunghezze, per la parte piú stretta è sufficiente un centimetro o poco piú mentre la parte divergente e quella parallela terminale dovranno permettere la posa a casaccio della locomotiva piú lunga. Ovviamente piú sarà graduale il restringimento e piú dolcemente la locomotiva si disporrà correttamente.
La fase sucessiva, ed è la piú critica, è saldare le rotaie alla basetta, la brasatura è meglio farlo dal lato esterno per punti ogni qualche centimetro tenendo la parte non ancora saldata in posizione con dei morsetti e tenendo la parte terminale agganciata ad una rotaia per assicurare l'esatto scartamento. Poi, eventualmente, per estetica si potrà fare una brasatura continua aiutandosi con del flussante.
E adesso che ho scritto 'sta pappardella mi rendo conto che è piú facile farlo che dirlo!