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Ecco i due magazzini abbandonati, uno accanto all'altro.

Al plastico mancava una cosa: il fondale.

E dire che ho trovato ben 25 anni fa (!) una ottima carta da parati celeste chiaro, lievemente chiazzata di bianco. L'ideale per simulare il cielo. Inoltre, sempre circa 25 anni fa (sic) avevo acquistato un fondale Faller con montagne e colline.

Tutto è rimasto inutilizzato per lunghissimo tempo poiché quel che avevo comprato l'ho lasciato abbandonato, quasi dimenticato - per pigrizia - su un ripiano al disotto del plastico.

...finché, tra i vecchi acquisti, ho trovato anche un'altra cosa ed è finalmente scattata la voglia di apportare qualche modifica e integrazione al paesaggio.

Ho fatto alcune foto dei lavori. Ora le sistemo e poi, man mano, vi racconto...

Non so se ricordate, ma non mi sembra il caso di inserir foto che sono quasi la replica di quelle già messe.

Comunque, il plastico - come spiegato a suo tempo - "corre" lungo le quattro pareti di una stanza e l'operatore sta al centro. E' dunque come un lungo diorama.
Guardando la stazione c'è sulla sinistra la parte alta di Arcale Terme, il centro vero e proprio dell'abitato, che è isola pedonale. Poi c'è una parte (albergo e scuola( che invece sta addirittura sotto il piano delle rotaie), poi - sulla parete opposta a quella dove è ubicata la stazione - c'è la zona periferica con fabbricati più moderni. Infine c'è il piccolo deposito locomotive.

Sempre guardando la stazione, a destra inizia il parco e il giardino delle Terme.

La stazione è situata in una rientranza del muro, che ospita una finestrella.
Ho nascosto la finestra, così, alla buona, mettendo un pezzo di fondale Faller con alcune montagne. Chiaro che si trattava di un ripiego momentaneo, che non mi dava soddisfazione (tanto momentaneo che è durato... venticinque anni circa!!!).

Questa era la situazione, in attesa di qualche idea... che ho atteso per ben cinque lustri

...finché, un paio di settimane fa, rovistando fra ripiani e cassetti, ho trovato questo kit in cartoncino. fatto molto bene.

Si tratta di un palazzo rinascimentale. Sarebbe il Palazzo Farnese che sta qui a Roma.
Ho pensato che potevo utilizzare quasi tutte le pareti, esterne e interne, da mettere - previo lieve invecchiamento e maquillage atto allo scopo - al posto del fondale Faller.

Queste sono alcune parti del kit in cartoncino.

In realtà ero incerto. Non sapevo se fosse stata la soluzione ottimale come sfondo, visto che la cittadina occupava già gran parte del plastico e forse sarebbe stato opportuno creare una zona di campagna fra questa e il parco delle Terme.

Però ho deciso di andare avanti perché in alcune facciate del palazzo sono presenti delle arcate. E le arcate, o portici, sono anche la caratteristica della parte alta, cioè della piazzetta di Arcale Terme.

Quindi ho tolto lo sfondo Faller con le montagne.

Ecco l'inizio dei lavori. Dietro la stazione, a copertura della finestra, ho messo un bel rettangolo di compensato sul quale ho poi incollato la carta da parati che simula il cielo...

Fatte alcune prove, senza incollare nulla, mi sono convinto che prolungare la città anche in questa zona retrostante la stazione era tutto sommato una soluzione convincente e d'effetto.

Ho quindi applicato la carta da parati e su questa ho incollato il profilo delle montagne (ho adottato questa soluzione perché il fondale Faller, nella parte alta, dove ci sono il cielo e le nuvole, era rovinato).

Poi ho dato qualche ritocco alle facciate dei palazzi, soprattutto ombreggiature e un filo di invecchiamento e ho incollato anche queste. In alto, sui tetti, ho messo sagome di altre costruzioni più lontane, per dare profondità allo scenario.

Il fabbricato centrale - che sta proprio dietro la stazione - è avanzato di circa 5 mm rispetto agli altri, per dare un po' di risalto e di movimento.

...e così, la parte circostante la stazione ha cambiato completamente aspetto...

Qualche particolare.

Le antenne TV in foto si vedono molto, ma in realtà si notano appena, giusto quel che basta.

I marciapiedi devono ancora essere verniciati e rifiniti.
Mancano ancora i comignoli sui tetti... mancavano, perché poi li ho messi.

Ma una cosa alla volta...

Questa veduta dall'alto mostra la strada che si è venuta a creare fra il Grand Hotel delle Terme, le facciate dei palazzi, le arcate e la stazione.

Per logica, da questa parte si dovrebbe raggiungere la parte alta di Arcale (a destra, invece si va verso il parco delle Terme oppure fuori città).

Volevo fare la strada a senso unico, poiché è strettina. Ma su quasi tutti i plastici lo spazio scarseggia, quindi lascio il doppio senso di marrcia.

Poi qui ho messo le strisce pedonali e i cartelli di direzione. Farò le foto.

In questa veduta dall'alto si vede che il fabbricato centrale - come già ho scritto - è "avanzato" di circa mezzo centimetro rispetto agli altri per dare un leggero movimento e risalto al fondale.

Grazie alla bontà del disegno, che in alcune parti (specie dove sono le arcate e le balconate) sembra quasi tridimensionale, il risultato è più che accettabile. Devo mettere ancora qualche cavo elettrico, verticale e orizzontale, lungo le pareti, a imitazione della realtà.

Qui sono già state messe alcune indicazioni stradali.

A sinistra, come ho spiegato prima, si va verso il centro di Arcale Terme; a destra la strada porta fuori città.

Il "Grand Hotel delle Terme" deve essere ancora ben posizionato (si vede una slabbratura alla base, sulla parte erbosa).
Lo fisserò alla strada dopo aver sistemato l'illuminazione all'interno del fabbricato.

Messo il nuovo sfondo, dove in primo piano ora ci sono i palazzi e le montagne vanno in secondo piano, restava il problema che questa parte del plastico è alloggiata e costruita nell'incasso del muro, dove c'è la finestrina a vasistas.

A sinistra, dove c'è il Grand Hotel, il problema è stato risolto - come mostrato nelle precedenti immagini - con la strada che va verso il centro città.

Anche a destra della stazione, però, volevo occultare in qualche modo la rientranza del muro. Bisognava "prolungare" anche qui la strada trovando il modo di nascondere almeno in parte, l'antiestetica rientranza del muro. Intanto ho levato quell'arco antico che era solo poggiato e voleva rappresentare un ingresso secondario per il Parco delle Terme.

Qui si vede, in parte, il muro oltre il quale ci sarebbe il Parco delle terme.

Occorreva trovare una soluzione per raccordarlo col fondale cittadino circostante la stazione. Occorreva anche creare qui uno sfondo con alberi, diverso da questo che vedete fatto ad acquerello, ma troppo evanescente.

Anche la piazzetta con l'ingresso principale delle Terme ha subìto variazioni.

In primo luogo il Grand Hotel è stato spostato (come appare dalle precedenti foto) vicino alla stazione e al suo posto è stato messo il monumentale arco con i cancelli in ferro battuto, che già è apparso in qualche foto precedente.

Insomma, bisognava collegare nel modo migliore il parco con l'area circostante la stazione...

Guardando la stazione, a nascondere la rientranza del muro, sulla sinistra, provvedeva il posizionamento "ad hoc" del Grand Hotel.

A destra invece ho creato una sorta di "cuneo", ovvero un prolungamento del muraglione del parco. che opportunamente "riempito" di alberi avrebbe dato l'illusione che anche da questa parte la strada continuasse, non più verso il centro città, ma verso la periferia.