Dipende, in epoca VI le manovre in uno scalo merci sono rare (non impossibili). Parlando di situazioni che conosco, mi viene in menteSan Giovanni in Persiceto su Google Maps: è stata ridotta a fermata, sostanzialmente, ma lo scalo è ancora allacciato in quanto da lì parte il raccordo per il mulino, che però può accogliere solo un carro per volta. Ergo, arriva la tradotta con i carri di cereali esteri, viene piazzata sui primi due binari tronchi davanti al FV, che sono stati lasciati allo scopo, e quindi il badoni o quel che è si mette lì e manovra i carri. Dato che vengono accolti treni completi e i binari non sono poi così lunghi, c'è tutta una serie di manovre. Il problema è che il tipo di treni è sempre quello e le manovre idem. In epoca meno recente, invece, il divertimento era molto di più. In alternativa c'è Revere Scalo, sempre sulla Bologna-Verona. Qui la vecchia linea ante raddoppio è stata mantenuta in opera da Poggio Rusco fino alla citata località, e da qui parte un raccordo che serve dei silos (anche qui, granaglie). A proposito di granaglie e di Bologna-Verona, c'è la stessa Poggio Rusco.
Insomma, anche una stazione abbastanza modesta può avere uno o più grossi raccordi verso aziende o magazzini di logistica. Me ne è sovvenuta un'altra, Piadena, qui lo scalo merci credo sia rimasto attivo sino a pochissimi anni fa per poi trasferire le sue attività altrove e c'è un raccordo con un'azienda che si occupa di trasporti pesanti. Oppure, parlando di linee in TD, Torrile San Polo, frequentissima meta grazie al raccordo con un autoparco dove vengono scaricate le auto nuove. Verzuolo in Piemonte, c'è una cartiera che fino allo scorso anno ha garantito più coppie di merci al giorno su una linea altrimenti sospesa: il traffico è cessato solo perchè la ditta sta riconvertendo la produzione. A Sannazzaro de' Burgundi c'è la raffineria ENI. Ritornando in Piemonte c'è Robilante, con il cementificio, oppure Borgo San Dalmazzo con uno scalo usato per trasporti intermodali. A Villadossola è raccordata la Vinavil, non so se ci sono ancora traffici. Vicino a Piadena c'è Bozzolo, dove si trova una ditta di manutenzione di carri. Ho detto solo una manciata di stazioni con raccordi, in genere poste su linee secondarie, con impianti in genere modesti. Non è necessario riprodurre la ditta nella sua interezza, nemmeno tutto il raccordo: ai nostri scopi bastano i binari di presa e consegna con le FS o i binari di carico e scarico. Il trucco è questo: prenditi la lista degli M53 che Omnibus pubblica qui sul forum e cerca i merci. Trovati tutte le origini o destinazioni che, in Italia, riportano nomi di località non così grandi, e poi vai a sbirciare con Google Maps. Se da lì parte un merci, verosimilmente parte da un raccordo o da uno scalo intermodale misconosciuto. Un altro paio di località: Desio, Cava Tigozzi, Fossacesia o Vasto San Salvo (queste sono un po' grandine...). Avrai notato che non ho citato nessuna località laziale. Perchè non me ne vengono in mente, ma spero che i merciofili di Epoca VI possano esserti d'aiuto.
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