qdp ha scritto:
Luca, progetto minimale ma di grande effetto. Giocati bene i raggi di curva in ingresso in stazione. No so se hai già fissato tutto, io avrei optato per un raggio variabile, cominciando ovviamente da uno più grande riducendo via via verso la zona nascosta
Ciao Giuseppe, quale onore una tua visita al mio modesto lavoro...
Come forse avrai letto, le rotaie sono di recupero.
Nei brevi tratti di curva a vista utilizzo i pochi flessibili disponibili (all'inizio della linea secondaria) o i segmenti curvi di raggio maggiore tra quelli venduti da Fleischmann (raggio 64,7 cm).
Solo nei tratti in galleria il raggio si riduce progressivamente ma senza arrivare ad utilizzare il raggio minimo (di cui ho moltissimi elementi).
Tra l'altro nel definire il tracciato mi ha molto aiutato Bomby il quale, anche in un plastico "vintage" come questo, ha molto insistito nell'evitare i raggi troppo stretti.
Infatti non ho impiegato i deviatoi in curva che posseggo proprio perché costringono a fare almeno 90° di curva con il raggio minimo (soli 36 cm).
qdp ha scritto:
Per il resto... un plastico in stile tedesco credo sia un obbligo morale verso il fermodellismo che prima o poi tutti dovremmo affrontare.
Come ho scritto quando mi sono presentato nel forum, la mia prima esperienza fu il plastico Märklin di mio padre.
Quando nel 1990 volli iniziare con un mio plastico fui tentato inizialmente dal soggetto FS ma allora c'era ben poco di commerciale (edifici, accessori...) e quindi si imponeva una auto-costruzione quasi integrale non alla mia portata.
La scelta del soggetto DB fu la naturale conseguenza, anche perché non mi dispiace affatto.
Però preferii Fleischmann a Märklin di cui non mi sono mai piaciute le rotaie con il contatto centrale.
Adesso sto riscoprendo l'affidabilità e longevità del materiale Fleischmann: dopo trent'anni e nonostante un lungo inutilizzo funziona tutto alla perfezione...