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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Passerano Marmorito
MessaggioInviato: domenica 22 novembre 2020, 11:53 
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Nome: Lorenzo Mazzitelli
Iscritto il: giovedì 14 gennaio 2010, 14:43
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Località: Villach - Austria
Ma così non è garantita l'indipendenza, e quindi la sicurezza, del tronchino dell'industria rispetto ai binari di circolazione...
A meno di non mettere uno scambio che mandi eventuali carri in fuga verso il tronchino di sicurezza (in blu)

eventualmente raddoppiando il binario (in verde) a servizio dell'industria sul tronchino potrebbe starci a riposo la locomotiva da manovra di proprieta dell'industria stessa

(scusate il pessimo disegno ma fatto al volo non son riuscito a fere di meglio)


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Passerano Marmorito
MessaggioInviato: martedì 24 novembre 2020, 18:39 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Località: Massa Finalese (MO)
Ragazzi, la soluzione è una, rifarsi al vero. Non c'è nulla da inventare!
L'asta di manovra innestata al primo binario non si può vedere, e la toppa è peggio del buco.

La soluzione adottata più comunemente dalle FS era quella che ho proposto io. Poi ci potevano essere modifiche, aggiunte, eliminazioni (molte stazioni della Fabriano-Civitanova non avevano l'asta di manovra...) a seconda dei livelli di traffico, ma lo schema di base era quello. Qui il compito è semplice semplice, copiare. Se ci si inventa una soluzione astrusa e poi dato che non soddisfa i requisiti della circolazione, ci si mette una pezza, si ottiene un papocchio che non ha nessuna corrispondenza al vero.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Passerano Marmorito
MessaggioInviato: giovedì 28 gennaio 2021, 22:59 
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Iscritto il: sabato 23 marzo 2013, 8:46
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Dopo due mesi rieccomi ad aggiornarvi sul progetto di Passerano Marmorito.
Purtroppo da un attenta analisi degli spazi disponibili per il plastico, ho dovuto ridurre la lunghezza a 4,9 m rispetto ai 5,5 m inizialmente previsti. Questo ha comportato una serie di conseguenze tra le quali una differente organizzazione del piano di stazione e l'eliminazione della linea di diramazione in uscita verso destra, come nel precedente progetto. Infatti per non ridurre eccessivamente la lunghezza dei binari di stazione, ho dovuto rinunciare alle comunicazioni tramite scambi tra la linea principale e quella secondaria. La linea di diramazione avrà origine direttamente dalla stazione nascosta e potrà essere oggetto di un futuro ampliamento nella parte bassa a sinistra.
L'impiego di uno scambio triplo nella radice destra della stazione permette di compensare la riduzione in lunghezza dell'impianto senza sacrificare la lunghezza dei binari dello scalo. Anzi in questo progetto ho inserito un binario in più nella zona di manovra e stazionamento dei treni merci. Il settimo binario in basso è un binario di servizio per il disimpegno delle locomotive verso il deposito.
Nella stazione nascosta ho previsto l'impiego di scambi Hornby corti. So che molti storceranno il naso per la scelta, ma li ho impiegati su un altro impianto tuttora in esercizio, senza riscontrare problemi, neppure in deviata. Certo non ci deve transitare il Frecciarossa a piena velocità ma tranquilli treni a vapore o al limite diesel, caratteristici di una linea secondaria degli anni '60 e '70.
Sulla planimetria non ho inserito gli edifici ma almeno per questo nulla è cambiato rispetto alle versioni precedenti.
Al mio segnale scatenate l'inferno.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Passerano Marmorito
MessaggioInviato: venerdì 29 gennaio 2021, 13:14 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
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Buongiorno.
Capisco la riduzione in lunghezza, ma 4.5m sono comunque tanta roba! Soprattutto se il tema è una secondaria a trazione termica.
Francamente, per come vedo io le cose, meglio poter far circolare tre treni corti che un treno lungo... la diramazione offre tante possibilità in più, e (sempre secondo il mio parere, soggettivo), la rinuncia ad una seconda linea per favorire un piazzale più ampio non la condivido.
Vero che c'erano alcune stazioni intermedie su linee secondarie relativamente ampie (Per esempio Aosta e Alba, in Piemonte o l'Aquila in Abruzzo), tali da giustificare l'attestazione a tale impianto di alcuni treni merci e passeggeri, e motivare quindi la necessità di un fascio di ricovero... ma tutto sommato, il piazzale è ora fin troppo generoso e la rimessa con piattaforma è quasi un lusso.
Se mai potrai sempre immaginare che la diramazione abbia inizio più avanti, dopo un ponte o una galleria importanti, e che tale scelta sia stata fatta al tempo per evitare di duplicare una costosa opera d'arte. Succedeva questo a Busca, con la diramazione per Dronero a circa 600 m dalla stazione (per evitare un secondo ponte sul torrente Maira), a Sicignano per la diramazione verso Lagonegro che originava circa 1 km dopo la stazione (per evitare una seconda galleria)…
Riguardo ai deviatoi corti Hornby, come si comportano su tali deviatoi le vaporiere OsKar? Sono così belle, e "indispensabili" per un plastico epoca III, ma altrettanto sensibili a cuori troppo generosi.... La lunghezza di un Hornby corto è 165 mm, quella di un Peco corto 189 mm. Comunque, se proprio vuoi orientarti a quel modello, forse sarebbe meglio usare il Peco Settrack, dalla stessa geometria ma più robusto. insomma, vedi tu. Si perderanno si e no 25 cm di lunghezza tenuto conto dell'angolo meno ampio!

Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Passerano Marmorito
MessaggioInviato: venerdì 29 gennaio 2021, 14:13 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7437
Località: Fabriano
Io seguirei i consigli di Antonio. Così, sembra solo una mega stazione senza nessun senso, i tratti di piena linea non vengono esaltati, si perdono tra i mille binari...
Boh!


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Passerano Marmorito
MessaggioInviato: venerdì 29 gennaio 2021, 17:32 
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Iscritto il: sabato 23 marzo 2013, 8:46
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In effetti avevo precisato che la stazione è ancora stazione di diramazione, solo che la derivazione della linea secondaria avviene in galleria, cioè non è rappresentata nella realtà sulla porzione di plastico ma altrove, qualche km più avanti rispetto alla radice destra dello scalo. Questo giustificherebbe il piano binari così complesso e la presenza di un deposito locomotive e della piattaforma girevole per l'inversione di marcia delle locomotive a vapore. Come suggerisce Federici, si può ipotizzare la presenza di un'opera d'arte complessa come un ponte (che prevedo di realizzare sul modulo che contiene la curva in uscita) o la stessa galleria che nasconde l'ingresso nella stazione nascosta, per giustificare che la derivazione non avvenga in stazione ma origini poco oltre.
Ho concepito la stazione di Passirano Marmorito come una stazione "passerella" dove veder transitare e incrociare i treni e fare qualche manovra per i carri che devono essere smistati sul raccordo industriale (cantina sociale dove si produce il famoso vino Passirano, distribuito in tutta Italia e non solo). Avevo pensato anche di riprodurre un secondo raccordo in corrispondenza della radice destra della stazione per riempire lo spazio rimasto vuoto (deposito legnami?). Vedremo.
Sui moduli che invece saranno oggetto di un futuro ampliamento, saranno rappresentati tratti di piena linea della derivata, percorsi da treni brevi (automotrici o locomotive con due / tre vagoni) diretti verso la stazione di testa di Feletto Catozzaro. Ma questa è un'altra storia.
Relativamente agli scambi corti Hornby, non danno alcun problema con le locomotive in mio possesso: Rivarossi 740, 741, 940, tre assi di Roco e Lima (talvolta la 851 si impianta sul cuore a velocità di manovra). Di Oskar posseggo solo la 625 e vi transita senza problema alcuno. Da verificare con macchine più lunghe come la 685, anche se non ne ho in programma l'acquisto ma non si sa mai. Forse qualcuno che la possiede può riportarne il funzionamento su scambi corti?


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Passerano Marmorito
MessaggioInviato: sabato 30 gennaio 2021, 8:08 
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Iscritto il: sabato 6 ottobre 2007, 10:23
Messaggi: 228
Parere personale?
Che cosa succede a Passerano Marmorito, quella vera? O, meglio, che cosa succedeva nell'epoca della tua ambientazione?
Provincia di Asti, Monferrato: l'economia e la vita sociale in genere gravitano e gravitavano intorno al vino. Può non esserci una Cantina Sociale?
In una località del comune vi era una cava di calce, non rara nel Basso Monferrato, che si è esaurita a metà del XX secolo. La calce veniva trasportata e lavorata in una fornace in località Boscorotondo.
Avresti già due elementi connessi alla realtà vera, quella che vuoi riprodurre nel tuo "impero". Decisamente adeguabili a ciò che hai in tuo possesso in termini di materiale rotabile.

Se vino e calce/cemento rappresentavano l'attività produttiva di Passerano Marmorito, intorno ad esse vi era un brulicare di altra sussistenza paesana tipica dei tempi che furono:
- il distributore di benzina con annessa officina con il benzinaio in grado di riparare un motore e vulcanizzare le gomme;
- l'emporio dove tutto potevi trovare;
- la bottega delle bigonce, perché l'uva deve essere trasportata dalle vigne alla Cantina Sociale (o alle case di chi si produceva il vino da solo);
- la scuola, un bell'edificio che si trova in ogni Comune italiano ormai spesso e volentieri in stato di abbandono, ma che cinquanta-sessant'anni fa era attiva ovunque;
- la chiesa, anzi due, anzi tre;
- civiltà monferrina: una piazza con un bel muraglione per giocarci a tamburello;
- la ferrovia.

Ed eccoci al punto. Oggi Passerano Marmorito plausibilmente è una località in cui ci sono agriturismi e casali per turisti britannici e tedeschi, e la gente per lavorare sale in macchina e va da un'altra parte ogni santo giorno. Ieri no.
Ieri c'erano la fornace, la cava e una Cantina Sociale ipoteticamente più importante in termini di produzione di quella reale.
Avresti già due/tre elementi per creare del movimento ferroviario merci interessante (raccordo per Cantina Sociale, raccordo per fornace, eventualmente una decauville tra la cava e la fornace sebbene in Monferrato fossero comuni le teleferiche) oltre a quello canonico ed ortodosso: magazzino merci, servizio postale, servizio passeggeri locale.

La realtà, che non è la ferrovia attorno a cui nasce qualcosa ma è il qualcosa dove un giorno o l'altro è arrivata la ferrovia, questa è. L'altra realtà è che tu ti stai approcciando ad un divertimento, non ad un tormento fatto di dogmi da rispettare (e l'asta di manovra e la comunicazione errata e il segnale sbagliato) che non portano ad altro che ad una perpetua masturbazione mentale sull'ortodossia ferroviaria che in un milione di casi ha portato a rastrelliere di binari lasciate a metà ed accantonate in un garage perché il divertimento si era trasformato in una rottura di palle.

Ti potresti divertire perché fai qualcosa che piace a te, non qualcosa che piace ad altri, entomologi dell'enciclopedia ferroviaria più integralista la cui funzione sociale è annientare il novello modellista e lasciarlo in preda a dubbi e timori davanti a un tavolaccio di compensato. Ciò che ci piace lo si deve fare perché piaccia a noi stessi, non ad altri mentalmente predisposti a manipolare il nostro gusto e a frustrare le nostre ambizioni e i nostri desideri.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Passerano Marmorito
MessaggioInviato: sabato 30 gennaio 2021, 17:49 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Località: Massa Finalese (MO)
Condivido il pensiero di Antonio, secondo me la stazione è un filo troppo affollata di binari. Ne poterei piuttosto un paio. Una stazione di diramazione piuttosto importante su una linea piuttosto importante come Ostiglia (BO-VR) era composta da 5 binari... Tempo fa avevo fatto il progetto e lo avevo pubblicato qui sul forum.

viewtopic.php?f=7&t=84097&p=860421&hilit=ostiglia#p860421

Il progetto è fatto per una stanza più ampia della tua, ma è giusto per darti un'idea di come era strutturata la stazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Passerano Marmorito
MessaggioInviato: lunedì 8 febbraio 2021, 22:51 
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Iscritto il: sabato 23 marzo 2013, 8:46
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Ebbene rieccomi qua ad aggiornarvi sulle mie elucubrazioni e masturbazioni mentali riguardo al progetto del futuro plastico. Dopo attente valutazioni, ho ritenuto di accogliere le vostre osservazioni. Ho modificato la stazione di Passerano eliminando qualche binario e l'intero deposito locomotive, che appesantiva non poco il progetto. Dopo queste modifiche, la stazione di Passirano Marmorito torna ad essere una semplice stazione di transito, sia pure con la derivazione della linea per Feletto Catozzaro sulla sinistra, che come già scritto in altri post, sarà oggetto di un futuro ampliamento. La stazione di Passerano non fungerà più da capolinea per i treni della linea diramata, ma questi proseguiranno oltre verso una destinazione fittizia (Asti?) rappresentata da un cappio di ritorno collocato sotto la stazione nascosta. Questa soluzione si impone perché eliminando il deposito locomotive e l'annessa piattaforma girevole, si pone il problema di ottenere la giratura delle locomotive e annessi convogli, per il viaggio di ritorno verso Feletto Catozzaro. Il cappio di ritorno sarà raggiunto da una rampa in discesa con pendenza del 25/1000, ed elicoidale (r = 505 mm) che permetteranno di superare un dislivello di circa 230 mm rispetto alla quota +/-0,00 del piano del ferro nella stazione nascosta di superficie. All'interno del cappio ho collocato anche una seconda stazione nascosta formata da tre binari di lunghezza sufficiente ad ospitare i brevi convogli della linea secondaria. Questa soluzione, oltre a semplificare il piano binari della stazione e renderla maggiormente realistica, consente di ricavare spazio alle spalle del fabbricato viaggiatori per rappresentare una porzione dell'abitato di Passerano Marmorito tramite edifici in bassorilievo. Nell'angolo in basso a destra è presente il raccordo per la cantina sociale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Passerano Marmorito
MessaggioInviato: domenica 21 febbraio 2021, 18:16 
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Prima di iniziare a realizzare la struttura del plastico, pubblico le immagini del fabbricato viaggiatori e del magazzino di Passerano Marmorito. Naturalmente sono fabbricati di fantasia perché nella realtà il paese non è servito dalla ferrovia e per la loro realizzazione mi sono ispirato a modelli di architettura ferroviaria di inizio '900, diffusi sulla rete italiana. Il F.V. è realizzato interamente in cartoncino di diversi spessori. I serramenti sono in plasticard mentre le persiane sono textures riprodotte su carta fotografica e successivamente incollate su cartoncino. I due camini sono in resina di provenienza commerciale, così come l'orologio lato binari. Il tetto è realizzato con strisce di cartoncino ondulato presente nelle confezioni dei ben noti biscotti. Ho intenzionalmente voluto dare all'insieme un aspetto particolarmente vissuto, con intonaci scrostati in alcuni punti che lasciano affiorare la muratura sottostante (realizzata con pennello fine). I futuri viaggiatori non dovranno preoccuparsi perché è già stato appaltato il lavoro di sistemazione delle facciate alla ditta Preiser Srl e sul plastico almeno su una facciata sarà allestito il relativo ponteggio. Mancano ancora le Leopolder.
Il magazzino merci invece è in forex da 3mm per quanto riguarda la struttura portante, compresi i due portoni, sui quali ho riprodotto le venature del legno con un punteruolo. Il tetto è realizzato ancora in cartoncino ondulato. Questo edificio necessita ancora di qualche dettaglio come i pluviali che avevo realizzato con le stecche degli ombrelli ma risultavano troppo grossolani e sovradimensionati.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Passerano Marmorito
MessaggioInviato: mercoledì 24 febbraio 2021, 16:00 
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Decisamente meglio, aggiungerei solo l'asta di manovra allo scalo merci (deviatoio inglese anziché lo scambio semplice), lunga almeno quanto il più lungo dei binari di scalo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Passerano Marmorito
MessaggioInviato: domenica 8 ottobre 2023, 21:28 
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Buongiorno, a distanza di più di oltre due anni e mezzo dagli ultimi messaggi, faccio un aggiornamento sull'avanzamento dei lavori che ho iniziato ufficialmente il 31/12/2020, con la posa dei binari sul primo modulo della stazione nascosta, anche se dovrò sostituire gli scambi Hornby con altri più performanti. Ad oggi sono stati realizzati due moduli della stazione nascosta, il modulo della curva che immette in stazione lato Ovest e due moduli della radice Ovest della stazione di Passerano Marmorito. Come si vede dalle immagini, tutti i moduli sono allo stato grezzo, ancora senza parte paesaggistica. Ho rinunciato a muovere gli scambi con il metodo dei tiranti perché la messa a punto era troppo laboriosa e ho ripiegato sui più collaudati ed affidabili motori Peco PL10. Purtroppo i lavori procedono molto lentamente nel poco tempo libero a disposizione.
Un saluto e al prossimo aggiornamento.


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