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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: domenica 30 novembre 2014, 16:20 
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Rispondo quì a palaz5388 per non appesantire il suo filetto "IDEE & PROGETTI : PLASTICO KBS 980" in cui si ipotizza di utilizzare il sistema della cintura per un plastico a circolazione a destra (Germania).
palaz5388 ha scritto:
dallo schema ... qua sotto non vedo difficoltà elettriche per il DCC, in quanto non ci sono cortocircuiti da gestire (niente inversioni di polarità).

Vero, ma il problema nasce in stazione perchè la linea a doppio binaro giunge in stazione con le polarità invertite fra i due sensi di marcia.
Per il normale transito, oppure per una stazione senza passaggi fra i due binari di corsa, non sussistono problemi. Ma tale configurazione è rara nella realtà, quindi è facile dover affrontare la questione.
Questo crea problemi sia col sistema in continua sia in DCC, perchè i binari comuni ad entrambi i sensi di marcia (p. es. binari di precedenza o di scalo merci), devono esere commutati verso la polarità opportuna. In questo modo :
Allegato:
Intersezioni elettriche - 1.JPG
Intersezioni elettriche - 1.JPG [ 55.81 KiB | Osservato 13366 volte ]

Col sistema a corrente continua, in Klausen21 abbiamo predisposto un sistema di commutazione delle polarità asservito alle levette che comandano la posizione degli scambi. In questo modo il tutto è abbastanza trasparente. Il prezzo da pagare (in Lire, ai nostri tempi, ed in ore) è la necessità di un cablaggio complesso.
Non ci spaventò, perchè anche il vero ha cablaggi complessi, quindi era quasi una forma atipica di modellismo (!!!), ma ...

potendoselo risparmiare, è meglio.
Adottando il DCC si può fare una scelta leggermente diversa e risparmiarsi i complessi sezionamenti asserviti agli scambi in stazione.
La stazione confina con quattro sezioni di blocco. Bene, è sufficiente selezionare un senso di marcia, e per quello dotare le sezioni di entrata ed uscita di un meccanismo di inversione di polarità. A quel punto si può avere una polarità unica per tutta la stazione. Ovviamente questo non impedisce di mettere in stazione i sezionamenti per gestire automatismi e rilevare la posizione dei treni.

Le sezioni prima e dopo la stazione hanno lunghezza sicuramente superiore a quella del treno più lungo circolante.
Allegato:
Cintura in digitale - inversione polarità - 1.JPG
Cintura in digitale - inversione polarità - 1.JPG [ 68.77 KiB | Osservato 13366 volte ]

L' automatismo della polarità (potrebbe essere asservito al DCC o autonomo) dovrebbe realizzare le seguenti condizioni :
* Per la sezione di arrivo verso la stazione (quello raffigurato) :
- a riposo, o dopo un transito, la sezione commutabile è normalmente a polarità uguale a quella della stazione
- leggendo le condizioni della cintura, se in corso un movimento di approccio, deve commutarsi a rovescio rispetto alla stazione, per accogliere il treno in arrivo
- occupandosi col treno in arrivo, non esegue azioni, ma si predispone
- liberandosi la sezione precedente a questa, deve commutare la propria polarità, uguagliandola alla stazione
- tali operazioni sono indipendenti dall' esistenza o meno del via libera per entrare o uscire dalla sezione

* Per la sezione di uscita dalla stazione :
- a riposo, o dopo un transito, la sezione commutabile è normalmente a polarità uguale a quella della stazione
- occupandosi non esegue azioni, ma si predispone
- liberandosi la sezione precedente a questa (interna alla stazione), deve commutare la propria polarità, diversificandola dalla stazione
- liberandosi a seguito uscita del treno verso la cintura, deve riportarsi alla polarità di stazione

In entrambi i casi, se il treno si spezza, occorre che non prosegua oltre e si fermi nella sezione commutabile come quando essa ha un via impedita in uscita.

Mi rendo conto che queste descrizioni possono sembrare complicate, ma c' è il lato positivo. Essendo le operazioni asservite a poche regole semplici, credo che una volta messe a punto, possano funzionare affidabilmente.

Per ora mi fermo. A disposizione in caso di domande.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: martedì 2 dicembre 2014, 10:54 
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Ciao Stefano. Grazie davvero della delucidazione, molto interessante e chiara.
Se ho ben capito, in dcc servirebbero almeno 2 moduli di inversione polarità (correggimi se sbaglio, un solo modulo non basterebbe nell'eventualità che entrambe le sezioni di inversione risultassero occupate in contemporanea).
Alessio.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: mercoledì 3 dicembre 2014, 23:43 
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palaz5388 ha scritto:
... Se ho ben capito, in dcc servirebbero almeno 2 moduli di inversione polarità ...

Esatto, perchè altrimenti saresti vincolato ad avere o un treno che può entrare, o uno che è appena uscito dalla stazione, ma non entrambi.

Ma forse potrebbero bastare due relè, azionati da altrettante uscite permanenti del DCC.
Le inversioni andrebbero asservite al programma di controllo del traffico, perchè il farle funzionare da sole potrebbe essere difficoltoso e richiedere circuiti non standard.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: martedì 6 gennaio 2015, 22:31 
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A Federici ha scritto:
Stefano, perché non organizzare una complessa ma senz'altro opportuna trasferta a Verona????

Non riusciremo a partecipare.
Nel 2014 abbiamo avuto due alluvioni (acqua nella stanza del plastico) a Marzo e a Ottobre, con circa 30 cm di acqua ogni volta.
I piloni su cui poggia il plastico sono di legno, ed il legno ha inglobato acqua e si è deformato.
Proprio stasera abbiamo scoperto che il legno è danneggiato al punto di non consentire un trasporto affidabile. Lo smontaggio e rimontaggio potrebbero portare a rotture.
Ora dobbiamo studiarne la riparazione o sostituzione. Seguiranno altre notizie.
Ci spiace, vedremo per una prossima occasione.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: lunedì 8 giugno 2015, 21:50 
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Un' altra inquadratura delle Gr410 :
Allegato:
Tre Gr410 AGM in Klausen _ IMG5920ritagliata.JPG
Tre Gr410 AGM in Klausen _ IMG5920ritagliata.JPG [ 78.4 KiB | Osservato 12636 volte ]


Sono un po' "vissute" perchè girano nel plastico.
Attualmente hanno tutte il gancio come l' ultima a destra.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: martedì 9 giugno 2015, 11:13 
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Ciao Stefano,
spero che questa nuova bella foto sia il segnale dell'avvenuta riparazione di Klausen21.
Le visite saranno nuovamente possibili a breve?
Proprio in questi giorni, leggendo TTM41 mi ha incuriosito la frase "[L'orografia...] è divisa in tre zone e completamente asportabile". Trovo anche questa una soluzione intelligente, come è stato realizzato ciò? L'orografia si colloca a incastro o attraverso bulloni/viti?
Si rimuove anche la stazione di Klausen o solo il paesaggio?
Grazie!

Alessio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: martedì 9 giugno 2015, 22:53 
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No, ci spiace, ma siamo ancora in lavorazione. Dovremmo essere a posto verso l' autunno inoltrato.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: venerdì 19 giugno 2015, 13:38 
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ste.klausen21 ha scritto:
No, ci spiace, ma siamo ancora in lavorazione. Dovremmo essere a posto verso l' autunno inoltrato.


Stefano Minghetti


Buon lavoro, dunque !
Fateci sapere .... le date dell'esordio !!!

Mario


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: giovedì 22 settembre 2016, 22:17 
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Allegato:
IMG_0867 13-03-2009 Gr740 precedenza a Gr729 con Piero - al 33 percento.JPG
IMG_0867 13-03-2009 Gr740 precedenza a Gr729 con Piero - al 33 percento.JPG [ 38.17 KiB | Osservato 11445 volte ]

Non è una bella foto, ma quando gliela mostrai, sorrise.
Ci ha lasciati il 19 settembre per un malore improvviso.
Due giorni prima avevamo lavorato assieme nelle noste solite attività fermodellisitche.

Era molto appassionato di ferrovie italiane, in particolare di locomotive a vapore, nonchè di treni armati e treni corazzati.

Nell' ormai lontano 1981 ebbe il coraggio di disfare il plastico che aveva, per far spazio a Klausen21.
Non per una generica voglia di fare, ma per attuare una nuova idea : la riproduzione del traffico secondo l' orario ferroviario vero, proposto da un ragazzo di 25 anni : io.
Da allora la nostra amicizia si è cementata, durante la costruzione del plastico, e poi negli anni successivi.

Aveva manifestato la volontà di lasciare a mè e agli altri pochi amici il plastico, per proseguirne l' attività.
E noi continueremo per onorarne la memoria.

Ciao amico Piero.

Stefano


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: mercoledì 15 febbraio 2017, 22:35 
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palaz5388 ha scritto:
Proprio in questi giorni, leggendo TTM41 mi ha incuriosito la frase "[L'orografia...] è divisa in tre zone e completamente asportabile". Trovo anche questa una soluzione intelligente, come è stato realizzato ciò? L'orografia si colloca a incastro o attraverso bulloni/viti?
Si rimuove anche la stazione di Klausen o solo il paesaggio?

Non sò se ti interessi ancora la risposta. Comunque, eccola, scusandomi per il ritardo.

Sì, si smonta l' orografia e si smontano anche le due stazioni (H0 e H0e).
L' orografia è costituita da fogli di polistirolo espanso da 1 o 2 cm (trent' anni fà c' era quello ...), incollati frà loro, sagomati e ricoperti di pasta di segatura, vinavil, acqua e colore.
In pratica abbiamo realizzato quattro blocchi di forma articolata e diversa per inserirsi negli spazi di alloggiameno e per incastrarsi fra essi.

La base che resta, poi, si divide in due semitelai svitando due robusti bulloni.
Un semitelaio ha spine metalliche annegate all' interno, mentre l' altro ne ha le controparti.
In fase di rimontaggio le spine metalliche si inseriscono per garantire l' allineamento al mm.
Poi, una piastra di ferro viene avvitata sotto la congiunzione dei binari interni, dopo l' ultimo aggiustamento al decimo di mm, per garantire la stabilità della giunzione nel tempo. In oltre 30 anni ha dato problemi solo due volte.
Tutte le giunzioni sono fatte solo a binari affacciati, senza scarpette.

Anche i binari visibili, nel passaggio da un modulo di stazione alla parte fissa, sono semplicemente fissati ai rispettivi moduli.
Quì non c' è piastra, ma la precisione è data dalla bassa tolleranza dei pezzi.
La parte telaistica è stata fatta per amicizia da Carlo che fà il falegname di mestiere.
La continuità elettrica è data sempre da cavi che arrivano tramite connettori.

Una foto :
Klausen21 in maniche di camicia, cioè senza paesaggio
Allegato:
IMG_5729-al25percento-ritagliata.JPG
IMG_5729-al25percento-ritagliata.JPG [ 78 KiB | Osservato 10878 volte ]

All' altezza del sottopasso si intravede una linea che taglia i binari. E' la linea di giunzione. La stazione H0 finisce lì.
Dall' altra parte, un po' prima del portale c' è l' altra giunzione.
La stazione H0e ha la base che è parzialmente sotto la H0, che và sfilata per prima.

La strada che si vede rettilinea ha un ponticello (non ancora rimontato in foto). Sotto esso passa un fosso che è il perimetro della stazione H0e, perimetro che poi prosegue ad appoggiarsi al muro che si vede sulla destra.
Il ponte è compreso, con tutti i piloni nella stazione H0e.
Una volta smontata la stazione H0e, il ponte resta parzialmente a sbalzo nel vuoto.


Stefano Minghetti


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MessaggioInviato: giovedì 16 febbraio 2017, 9:19 
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Scusa, forse ho perso qualche passaggio, ma non ho capito il significato dell'intersezione fittizia tra le due linee a doppio binario in basso a sx nella foto.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: giovedì 16 febbraio 2017, 19:53 
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Fittizia. Esatto !

Lato sud la linea reale uscirebbe verso il bordo del plastico, mentre per necessità di funzionamento i binari devono curvare verso l' interno del plastico.
Questi ultimi sono funzionanti, mentre gli altri sono solo per dare l' idea di dove andrebbe la linea reale.

Sul bordo che si vede a sx c' è una galleria, ed i binari fittizi ne seguono la curva.
Ricordo che l' immagine è presa col paesaggio smontato.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: giovedì 16 febbraio 2017, 20:55 
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ste.klausen21 ha scritto:
Fittizia. Esatto !...
Stefano Minghetti


Capito! Anche grazie alle foto iniziali.
Veramente molto bello!
Grazie.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: giovedì 6 luglio 2017, 22:15 
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Località: Faenza
Un aggiornamento. Qualcosa si è mosso.
L' amico Carlo ha rifatto i sostegni di Klausen21 e li abbiamo verniciati.

Poi abbiamo rimontato la parte elettrica all' interno del sostegno centrale ed abbiamo riassemblato correttamente il plastico, che poggiava su cavalletti provvisori.
Non lo abbiamo mai tenuto smontato.

Abbiamo iniziato i collaudi e, dopo aver aggiustato la posizione di un portaschede, ora ha ripreso a funzionare.

Ora dobbiamo affrontare un altro scoglio.
Il processore che governa la cintura fà le bizze, ed è in corso la diagnosi per la riparazione o la sostituzione.
E' un COP402 di National Semiconductors, un 4 bits con 64 mezzi bytes di RAM e può indirizzare 1kbyte di memoria di programma.
E' fuori produzione da più di 30 anni.
Se non riusciremo a farlo funzionare, lo dovremo sostituire con qualcosa di attuale.

Però, grazie agli amici di Forlì, il plastico ha trovato una sua collocazione ed è stato rimesso in funzione.

E' possibile che si arrivi, frà tempo, a poterlo mostrare pubblicamente.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Klausen21
MessaggioInviato: sabato 8 luglio 2017, 20:49 
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ste.klausen21 ha scritto:
Ora dobbiamo affrontare un altro scoglio.
Il processore che governa la cintura fà le bizze, ed è in corso la diagnosi per la riparazione o la sostituzione.
E' un COP402 di National Semiconductors, un 4 bits con 64 mezzi bytes di RAM e può indirizzare 1kbyte di memoria di programma.
E' fuori produzione da più di 30 anni.

Avevo già sentito nominare questo processore, allora davvero qualcuno lo ha usato per automatizzare un plastico (all'estero forse diversi altri...)! Nel 1986 non c'era già più sul mercato. Anch le RAM e le ROM che ci saranno attaccate non si trovano probabilmente più.
Perchè non provate con i PIC? O, se volete qualcosa "di più", con Arduino?


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