ammiraglio ha scritto:
Se devo essere sincero, l'idea l'ho presa proprio da Andrea e dal suo plastico della val Pambiana, ne sono stato rapito da quando lessi 25 anni fa il primo articolo sul numero 44 della rivista concorrente (preso come arretrato), poi ho dovuto aspettare l'età adulta, il lavoro e la casa per poterlo mettere in pratica, confermare che il divertimento con questo sistema non finisce mai.
Vero! Anche per me fu una folgorazione!
ammiraglio ha scritto:
Peraltro segnalo che gli edifici industriali sono solo poggiati sul piano: se mi stufo li cambio a piacimento, per esempio ho da parte i silos di un granaio e di un cementificio.
Perbacco! Vedo che Iain Rice ha colpito ancora! Una volta che ti va, faresti la sostituzione e ce la mostreresti?
ammiraglio ha scritto:
L'altro plastico che usava questo metodo, questa volta con gli sfondi curvi che ammetto però di non saper fare, era quello sulla val brembana di Bonomi e Morzenti, sempre di 20 anni fa (se non 30) e che non so se esiste ancora, ma era bellissimo anche per lo sforzo di riprodurre luoghi veri: io ho fatto lo stesso tentando di comprimere il centro storico di Prato e di interpretare la piazza s.marco di Firenze, mentre le altre scene sono di fantasia.
Altro plastico pietra miliare , una miniera di idee ed autocostruzione spinta; un capolavoro. Esiste ancora per fortuna (almeno in parte, mi pare) , e sta venendo integrato in un grande plastico sociale al GFB
http://www.gfobergamo.it/plastico_fvb_-_fvs_21.html